Il progetto espositivo Giardini è un percorso potente che parla all’anima: ricorda, racconta, oltrepassa il periodo che l’emergenza sanitaria ha violentemente e drammaticamente imposto. La mostra è stata pensata e realizzata dall’artista milanese Francesco Diluca proprio per il territorio di Lodi in quanto primo luogo in cui l’Italia si è confrontata con quel “nemico invisibile” che tanto, troppo, ha segnato esistenze, luoghi, ritmi, economie, pensieri e speranze.
L’ambizioso progetto Giardini vuole creare un percorso espositivo d’arte contemporanea nei prestigiosi palazzi pubblici del Comune di Lodi.
Le importanti sedi come la Collezione anatomica Paolo Gorini, l’ex chiesa Dell’Angelo, le nicchie poste sulle facciate esterne del Teatro alle Vigne, l'ex chiesa Santa Chiara Nuova e la prestigiosa Sala dei Filippini all’interno della Biblioteca Laudense sono gli spazi che accoglieranno, coerentemente con il contesto, circa 150 opere.
Un filo rosso lega ogni luogo scelto dall’artista, quello della figura umana, toccando temi come fragilità, precarietà, forza e una continua resilienza capace di generare una nuova realtà.
Giardini è una metafora della vita sulle molteplici forme dell'esistere e del resistere, “come lo sbocciare di un germoglio dopo il gelido inverno” (cit. Francesco Diluca).
La mostra, curata da Angela Madesani, presenta opere inedite, ispirate e appositamente create per gli spazi lodigiani.
COLLEZIONE ANATOMICA PAOLO GORINI
VIA AGOSTINO BASSI, 1
SABATO 5 MARZO - ORE 18.00
PERFORMANCE
ORE 20.00
La grande mostra lodigiana di Francesco Diluca si snoda lungo alcuni edifici della città,
luoghi di grande bellezza che meritano di essere scoperti anche da un pubblico che viene da fuori.
L’artista ha lavorato durante i mesi di lockdown e tiene fortemente conto di quanto successo.
È bene sin da subito sottolineare che non ci troviamo,
tuttavia, di fronte a una mostra sul COVID e sulle sue conseguenza.
La rassegna è riflessione,
proposta, in cui l’analisi complessa e articolata è nei confronti della natura,
del suo rapporto con l’uomo.
Non esiste una sola risposta di fronte a opere di questo tipo,
si legge, piuttosto,
tra le righe un’aspirazione alla resilienza,
alla capacità di reagire al trauma, alla perdita, alla tragedia.
L’arte diviene così faro, imprescindibile per la società civile.
Angela Madesani
Accompagna la mostra un catalogo edito da Eclipse, con un testo critico di Angela Madesani, le fotografie di Giorgio Gori.
Con l'esplicita volontà di permettere ai cittadini lodigiani di riappropriarsi dei luoghi della città, la mostra stimola un dinamismo attrattivo verso i cittadini, gli appassionati d’arte, gli esperti del settore, i turisti.
Le opere “si fondono” con i luoghi prescelti in una dinamica di valorizzazione reciproca.
INFO
TEL. 0371.409410/229
cultura@comune.lodi.it
www.francescodiluca.com/lodi/
DAL 1° APRILE INGRESSO ALLE MOSTRE CON MASCHERINA