Il Comune di Lodi promuove l'iniziativa benefica organizzata dalla Società San Vincenzo de Paoli: Consiglio Centrale di Lodi, che vede il coro Gospel "The Jubilant Singers" esibirsi in canti Spirituals, afro-americani e Gospels, nella Chiesa di Sant'Agnese, Sabato 28 Settembre alle ore 21.00.

I proventi dall'offerta libera andranno a favore delle opere benefiche sostenute dalla Società.

La San Vincenzo de Paoli sul territorio lodigiano nasce ufficialmente l’11/12/1935 con successiva aggregazione al Consiglio Internazionale di Parigi il 15/12/1937 (da numerose testimonianze l’attività vincenziana è iniziata molto prima ed in date discordanti tra di loro con interventi notevoli a favore dei bisognosi anche in tempi difficili).
Oggi le Conferenze sono cinque (B.V. Assunta, San Lorenzo, San Giovanni Bosco, San Giuseppe e SS. Bartolomeo e Martino di Casalpusterlengo) per un totale di 68 soci che assistono 211 famiglie, in totale 653 persone.

La sua attività è collegata alla Federazione Regionale Lombarda e ne segue le direttive. I'impegno consiste nel visitare i poveri, nel pagare bollette per varie forniture, affitti e medicinali.

Collabora con l’Associazione Progetto Insieme (mensa e asilo notturno), con la Casa del Giovane (ragazze madri) e aiutano i bambini stranieri nell’inserimento scolastico. E' attiva nella distribuzione alimenti in parte provenienti dal Banco Alimentare ed in parte dal Centro di Raccolta Solidale di Lodi.
Oltre all'attività sul territorio, l'associazione è impegnata nel settore solidarietà e gemellaggi nel mondo e con le adozioni a distanza.

Il Gruppo “The Jubilant Singers” è nato a Milano nell’autunno 2000.
Per prepararsi alla nuova avventura il Gruppo si è affidato alle cure di un musicista “vero”: Andrea Locati, che prepara e dirige i Jubilant Singers a tutt’oggi. Negli anni di attività il Gruppo si è arricchito di nuove voci ed ha ampliato il proprio repertorio, dedicandosi in particolare al genere degli Spirituals afro-americani e Gospels, cantati nella versione in lingua originale: una scelta dettata dalla sintonia dei “Jubilant Singers” con le particolari sonorità ed il carattere ora esuberante, ora intimista, tipico di questi generi musicali.