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Festa del Patrono della città e della Diocesi di Lodi, San Bassiano

 

Messaggio di saluto della Municipalità al Vescovo diocesano

Eccellenza Reverendissima,  
Autorità del territorio,  
Amministratori dei Comuni lodigiani,  
carissimi concittadini,    

E’ eccezionale la circostanza che quest’anno ci riporta nella Cripta della Cattedrale, al cospetto delle reliquie del venerato patrono San Bassiano. Celebriamo infatti l’anniversario dei 1700 anni dalla nascita del pastore della Chiesa di Lodi. Siamo eredi della predicazione del nostro primo vescovo e per questo proviamo immensa gratitudine e orgoglio e vogliamo continuare a seguire la strada che egli ha tracciato per noi, spronandoci a custodire e a mantenere vivi i suoi insegnamenti che attraverso i secoli hanno plasmato l’identità dei lodigiani e creato i presupposti per mantenere unito questo territorio e la sua comunità civile e per costruire un rapporto duraturo di collaborazione tra Chiesa e istituzioni.  

Tornare da Sindaco a rendere omaggio a San Bassiano, nel secondo anno del mio mandato, è un’emozione che si rinnova e cresce, perché, all’entusiasmo dei primi passi mossi per rendere la nostra città più bella, viva e sicura, si uniscono la maggiore consapevolezza di quanto sia complesso e impegnativo il compito che mi è stato affidato e la voglia di affrontare questa sfida con l’energia regalata da felici circostanze personali.   Sono certa infatti che il dono della maternità possa ampliare e acuire lo sguardo che con costante partecipazione, interesse e talvolta, non lo nego, apprensione, rivolgo ai tanti temi e alle tante problematiche che quotidianamente toccano i nostri concittadini.  

Da Sindaco oggi parlo alla comunità lodigiana perché desidero fortemente che i nostri figli possano crescere in una città e in un Paese migliori.  
Il 52esimo Rapporto del Censis racconta una crisi economica tutt’altro che “alle spalle” e una società che fatica a programmare il proprio futuro. Le persone soffrono per l’inadeguato riconoscimento del lavoro, per lo sforzo non ripagato di resistenza e di adattamento alla crisi economica e per l’incertezza delle prospettive di crescita e sviluppo. Il mondo del lavoro richiede oggi più che mai azioni incisive per essere rilanciato. Il Governo sta indirizzando in questo senso i propri provvedimenti, ma anche gli amministratori sono chiamati a fare il possibile, detassando le imprese, combattendo l’abusivismo e il lavoro nero, valorizzando le eccellenze locali che sono numerose e meritano il massimo supporto. Per l’economia della nostra città, il trasferimento da Milano della Facoltà di Medicina Veterinaria, con i suoi oltre 2000 studenti, è senza dubbio un’opportunità eccezionale.
L’Amministrazione ha lavorato affinchè il nuovo anno accademico partisse in tranquillità. Agli studenti, ai docenti e al personale universitario sono stati garantiti tutti i servizi indispensabili, dal trasporto pubblico al coordinamento delle proposte di accoglienza.  

Grazie alla costante sinergia con Regione e Provincia, si è concluso l’Accordo di programma che ha assicurato ulteriori importanti stanziamenti per completare la realizzazione degli edifici che ospitano Medicina Veterinaria e per rilanciare un’eccellenza della ricerca del nostro territorio, il Parco tecnologico padano. Università e Tecnoparco rappresentano, a mio giudizio, il futuro per Lodi, per i suoi giovani e per le sue attività produttive che si gioveranno dell’indotto generato da questo “polo del sapere”, intorno al quale ci auguriamo possano gravitare iniziative culturali, sportive e di intrattenimento, di ospitalità e commerciali. Contiamo sulla generosità e sulla nota capacità di accoglienza dei lodigiani per fare sentire a casa i tanti ragazzi che da quest’anno speriamo di incontrare più frequentemente per le strade di Lodi, non appena sarà completato il percorso ciclopedonale di prossima realizzazione per facilitare il collegamento con il campus universitario oltre la tangenziale.  

Dinnanzi a noi si profila però una sfida ancora più ardua. La classifica della qualità della vita, presentata annualmente dal Sole 24 Ore, con indicatori riferiti all’anno 2017, colloca Lodi al penultimo posto tra le province italiane per qualità dell’offerta nel campo della cultura e del tempo libero. Questo dato ci sprona, come istituzioni, a rendere la città più attrattiva, soprattutto per i nostri giovani, promuovendo per loro iniziative culturali e ricreative di spessore e opportunità di lavoro più solide. Ci impegna inoltre a coinvolgerli e a responsabilizzarli affinchè si sentano pienamente inseriti nel tessuto comunitario, ad ascoltarne le esigenze e a infondere in loro la fiducia che spesso hanno perso, rifugiandosi in un individualismo esasperato. Non possono venire meno al contempo l’attenzione e la vicinanza agli anziani, alle solitudini e ai disagi anche economici e abitativi che possono affliggere questa fragile parte della popolazione.

Il Comune di Lodi, da solo, non ha forze sufficienti per rispondere ai crescenti e pressanti bisogni, diventa così ancor più rilevante la collaborazione con enti pubblici e privati, con il volontariato, con le parrocchie e con la Diocesi che ringraziamo per la disponibilità, per il dialogo costante e per gli aiuti concreti, offerti sempre nel rispetto della distinzione dei ruoli.   L’ascolto è uno dei migliori alleati di un buon Amministratore, soprattutto nel tempo delle disillusioni generate dagli attesi, ma mancati cambiamenti, un tempo in cui le persone temono che nessuno difenda i loro interessi, la loro identità e l’uguaglianza tra i cittadini, principi che sono a me molto cari.
Proprio per mettermi in ascolto delle voci dei lodigiani, nei mesi scorsi, ho visitato i quartieri di Lodi, raccogliendo segnalazioni, suggerimenti, apprezzamenti e talvolta critiche a cui ho cercato di dare riscontro, mentre per altre soluzioni, più complesse, occorrerà tempo. Certamente mi piacerebbe quanto prima ripetere e arricchire questa esperienza dalla quale vorrei scaturisse un messaggio semplice, ma importante e purtroppo a volte trascurato: chiunque può rivolgersi all’Amministrazione e avere parte attiva nel cambiamento tanto auspicato. Molte delle persone incontrate hanno chiesto più rispetto e decoro, più sicurezza per i luoghi in cui viviamo.  

Da Sindaco lancio un appello accorato: amate Lodi e contribuite, ognuno nel suo piccolo, a renderla migliore.
I nostri operatori e la nostra Polizia locale sono sul campo quotidianamente e, senza dubbio, hanno avuto grande rilievo gli investimenti, già effettivi o programmati dall’Amministrazione, nelle manutenzioni e nelle riqualificazioni straordinarie di edifici pubblici, strade, infrastrutture che accusano, come è normale, i segni del tempo, ma occorre l’apporto della collettività perché il volto delle nostre vie, delle piazze, dei luoghi di incontro si trasformi in modo reale e duraturo.  

La festa di oggi diventa allora occasione per riflettere sulle sfide che ci attendono e che per essere affrontate richiedono unità, condivisione di valori e sostegno reciproco. Il 19 gennaio scorso, Monsignor Egidio Miragoli, a pochi giorni dal suo ingresso nella Diocesi di Mondovì come nuovo vescovo, era tornato a Lodi e dalla Cripta della Cattedrale aveva esortato i lodigiani a vivere questo tempo di cambiamenti e di incerte prospettive “con intensità e generosità”, proprio come fece San Bassiano in un periodo di profonde e difficili trasformazioni quale fu il quarto secolo. Seguiamo l’esempio del nostro patrono e cogliamo la festa di San Bassiano come un’occasione di amicizia, di incontro, e di ascolto delle parole che ci proporrà l’Arcivescovo di Milano, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Mario Delpini, che oggi ci onora con la sua presenza.      

Buon San Bassiano a Lei, Eccellenza, e buon San Bassiano a tutti i lodigiani.

Sara Casanova, Sindaco di Lodi

Lodi, 19 gennaio 2019

 
 

Il programma della giornata di sabato 19 gennaio 2019

L'Amministrazione comunale rende noto il programma delle celebrazioni di sabato 19 gennaio 2019, Festa di San Bassiano, Patrono della città e della Diocesi di Lodi:

Ore 09.00
Arrivo delle autorità a Palazzo Broletto

Ore 09.45
Formazione del corteo delle autorità sullo scalone di Palazzo Broletto, precedute dai figuranti in costume della Pro Loco e dai Vigili in alta uniforme, con i ceri votivi per l'omaggio al Vescovo.
Discesa nella cripta della Cattedrale

Ore 10.00
Dopo l'ingresso in cripta del Vescovo, apertura della cerimonia con il discorso del Sindaco di Lodi.
Segue l’intervento del Vescovo.
Al termine, i Vigili urbani consegnano al Vescovo i ceri.

Ore 10.30
Celebrazione della Santa Messa Pontificale nella Cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo di Milano S.E. Rev.ssima Mons. Mario Delpini.
Al termine del Pontificale la Pro Loco di Lodi offre, come da tradizione, la trippa sotto i portici del Broletto.
Nel pomeriggio distribuzione gratuita di vin brulè da parte dell'Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Lodi.

Ore 16.00
Nella Sala Rivolta del teatro alle Vigne si terrà un concerto a cura della Theresia Youth Orchestra.
Il programma prevede l’esecuzione del Quartetto per flauto e archi in Re di Giuseppe Cambini, del Quartetto per flauto e archi di Joseph Martin Kraus e del Quintetto G337 di Luigi Boccherini.

Ore 17.30
Al Teatro alle Vigne si tiene la consegna del Fanfullino d'Oro da parte della Familia Ludesana e delle Civiche Benemerenze da parte dell'Amministrazione comunale di Lodi.
Intermezzi musicali a cura dei maestri Lorenzo Meraviglia che suonerà il prezioso violino Omobono Stradivari del 1740 e Riccardo Marelli con violoncello J. Klotz del 1779.

Ore 21.00
Nella Cattedrale di Lodi si terrà il concerto “Uno Stradivari per Lodi”.
L’Accademia concertante d’Archi di Milano, diretta dal maestro Mauro Ivano Benaglia, eseguirà le Quattro Stagioni per violino e orchestra e il Gloria per soli coro e orchestra di Antonio Vivaldi.
Violino solista Lorenzo Meraviglia che suonerà l’Omobono Stradivari del 1740.
Parteciperanno il Coro da camera dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano e il Coro Schola Cantorum Ars Nova di Cerro Maggiore.
Silvia Mapelli soprano, Romina Tomasoni contralto.

L'invito alla cittadinanza è per una partecipazione sentita e festante.


In occasione della giornata di festa si rinnova inoltre l'appuntamento con l'Open Day di San Bassiano, che prevede le aperture straordinarie di sedi e luoghi della cultura secondo il programma riportato di seguito.

(11.01.2019)
 

 
 
programma dell'open day