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Cita a ciegas (Confidenze fatali) al Teatro alle Vigne

Per la stagione di Prosa 2018/2019 del Teatro alle Vigne, il Comune di Lodi propone Cita a ciegas (Confidenze fatali), che si tiene il giorno mercoledì 9 gennaio 2019 alle ore 21.00 presso il Teatro alle Vigne, in via Cavour 66.

Abbonamenti
- intero: 135 €
- ridotto (under-25 e over-65): 110 €

Biglietti
- intero: 23 €
- ridotto (under-25 e over-65): 19 €

Teatro alle Vigne
Tel. 0371 409.855
e-mail: teatroallevigne.biglietteria@comune.lodi.it
 

 
 

Gioele Dix, Laura Marinoni, Elia Schilton, Sara Bertelà, Roberta Lanave

Cita a ciegas (Confidenze fatali)
di Mario Diament

produzione Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana
scena Gianmaurizio Fercioniluci Camilla Piccionicostumi Nicoletta Ceccolinitraduzione, adattamento e regia Andrée Ruth Shammah

Un thriller appassionante, un avvincente intreccio di incontri apparentemente casuali dove violenza, inquietudine e comicità serpeggiano all’interno di rapporti d’amore. Un uomo cieco è seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires. È un famoso scrittore e filosofo – chiaramente ispirato al grande poeta e scrittore argentino Jorge Luis Borges, che era solito godersi l’aria mattutina. Una mattina la sua meditazione viene interrotta da un passante: da qui una serie di incontri e dialoghi, che svelano legami tra i personaggi sempre più inquietanti, misteriosi e a tratti inaspettatamente divertenti.

Come Borges, che crebbe parlando e scrivendo in inglese e spagnolo e visse in diversi Paesi, l’autore Mario Diament è uno scrittore interculturale, un emigrato e un esule che scrive della e sull’Argentina, sull’identità e l’isolamento – analogamente al grande poeta.

“È un testo molto sudamericano, molto argentino sia nel gioco di destini incrociati che ne scandisce la trama, sia nel fatto che al centro di essa c’è proprio il padre nobile degli scrittori argentini, Borges”. (R. Palazzi, Il Sole-24 Ore)

“Tutta in levare, la regia di Andrée Ruth Shammah è un invito alla concentrazione e all’empatia con i personaggi, una mano invisibile che cura il dettaglio tessendo una ragnatela stregante di sussulti segreti […]. La felicità è un attimo, il resto è vita. Uno spettacolo di malinconica lievità cechoviana.” (Sara Chiappori, La Repubblica)

“Ottimo Elia Schilton, bancario che corre, con bel sviluppo, verso un tragico assurdo, lungo le lancette impazzite del suo sentire. Bravi Laura Marinoni, vibrante e ammaliante signora, Gioele Dix, misurato, sornione Borges, Sara Bertelà e Roberta Lanave, accanto a loro lungo i sentieri incrociati del thriller dei destini compiuti.” (Magda Poli, Corriere della Sera)

 
immagine dello spettacolo