IL CANE A SEI ZAMPE COMINCIO' A CORRERE A CAVIAGA: LE ORIGINI DELL'AGIP E DEL "MITO" MATTEI IN UN INCONTRO ALL'ARCHIVIO STORICO CON IL RICERCATORE E SAGGISTA DANIELE POZZI
Lodi (per la precisione Caviaga) è stata all'origine della svolta nell'industria degli idrocarburi nazionali guidata da Enrico Mattei nel dopoguerra. I ritrovamenti di metano avvenuti nel Lodigiano già negli ultimi anni del conflitto, infatti, alimentarono uno straordinario processo di crescita che permise di trasformare la vecchia Agip prebellica, arrivando alla creazione di Eni e alla sua affermazione a livello internazionale. Mentre gli specialisti di Eni iniziavano a esplorare i deserti dell'Egitto o le impervie montagne dell'Iran, tuttavia, il gas naturale delle pianura padana rimaneva sempre il centro della strategia del gruppo e la linfa vitale con cui la sfida di Mattei all'industria mondiale del petrolio poteva essere alimentata. Il libro di Daniele Pozzi Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe - Tecnologia, conoscenza e organizzazione nell'Agip e nell'Eni di Enrico Mattei (editore Marsilio) ricostruisce la storia dell'Agip dei primordi e, soprattutto, l'ascesa della nuova formula imprenditoriale voluta da Mattei e realizzata dai tecnici dell'impresa, fino all'affermazione di Eni come importante operatore internazionale. L'opera verrà presentata giovedì 12 marzo, presso l'Archivio Storico Comunale di via Fissiraga, nel corso di un incontro (inizio ore 21.00) intitolato Il cane a sei zampe cominciò a correre da Caviaga, a cui parteciperanno l'autore, Lucia Nardi (responsabile iniziative culturali Eni) e Ferruccio Pallavera (direttore de il Cittadino), con la moderazione di Giorgio Bigatti dell'Università Luigi Bocconi di Milano. Al dibattito farà seguito la proiezione del film Le vie del metano, documentario diretto da Ubaldo Magnaghi che l'Agip realizzò nel 1952 per illustrare i risultati ottenuti nelle ricerche di gas nella pianura padana e i problemi inerenti la costruzione dei primi metanodotti.
info: telefono 0371/424128,
fax 0371/422347,
e-mail archiviostoricolodi@comune.lodi.it
Il libro
Wild cat (letteralmente "gatto selvatico") è un'espressione tipica del gergo petrolifero, che indica una perforazione in un'area ancora inesplorata, in cui la resa e il conseguente profitto sono del tutto imprevedibili. Questa è l'immagine che meglio rappresenta la situazione che si trovò ad affrontare l'Agip alla sua nascita, nel 1926. Nel quarantennio che seguì, questa impresa italiana si trasformò in uno dei più dinamici - e discussi - protagonisti dell'industria internazionale del petrolio. Nel dopoguerra, il cane nero a sei zampe divenne l'emblema di un grande progetto di sviluppo avviato da Enrico Mattei, suscitando enormi entusiasmi e inestinguibili ostilità, che ancora oggi spesso trasfigurano la vicenda dell'impresa in una dimensione mitica. Questo saggio - basato in gran parte sugli archivi dell'Eni - intende spiegare le ragioni e i limiti dell'affermazione della compagnia petrolifera italiana dalle origini agli anni sessanta, analizzandone la dimensione operativa e, al suo interno, il lungo processo di accumulazione di competenze tecniche e organizzative e il ruolo di catalizzatore svolto da Mattei. L'autore Daniele Pozzi (1976) si è laureato in Storia nel 2000 all'Università degli Studi di Milano. Dopo la specializzazione presso l'Istituto per la cultura e la storia d'impresa Franco Momigliano - Icsim di Terni (corso per Esperto in economia e storia d'impresa), è stato borsista della Fondazione Luigi Einaudi nel 2001 e nel 2002 e ha conseguito il dottorato in Storia economica e sociale presso l'Istituto di Storia Economica dell'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano (2004). La sua tesi di dottorato sullo sviluppo organizzativo dell'Agip - ricerca che costituisce la base di partenza del saggio Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe - è stata premiata con il Premio Achille Taverna 2004 assegnato dalla Fondazione Alcide De Gasperi per la migliore tesi di dottorato nella sezione "Economia, persona umana e società democratica". Attualmente insegna Storia economica e d'impresa presso l'Università Carlo Cattaneo LIUC ed è inoltre titolare di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico dell'Università commerciale Luigi Bocconi (per un progetto dedicato all'opera manageriale di Giuseppe Luraghi, alto dirigente Pirelli e Alfa Romeo). È vicedirettore dell'Archivio del cinema industriale e della comunicazione d'impresa, centro di ricerca per il quale ha collaborato alla realizzazione di numerose iniziative di carattere divulgativo e scientifico. Partecipa inoltre, come ricercatore, alle attività del Centro di ricerca sul management e sull'economia della cultura (CERMEC) dell'Università Carlo Cattaneo - LIUC. Socio dell'European Business History Association (EBHA), della Società Italiana degli Storici dell'Economia (SISE) e dell'Associazione per la Storia e gli Studi dell'Impresa (ASSI), è membro della redazione della rivista Imprese & Storia e collabora con la rivista Energia. Al sua attivo ha diverse pubblicazioni (prevalentemente nell'ambito della storia dell'industria petrolifera) su riviste, in raccolte di saggi e come curatore.
(05-03-2009)
IL CANE A SEI ZAMPE COMINCIO A CORRERE A CAVIAGA: LE ORIGINI DELLAGIP E DEL MITO MATTEI IN UN INCONTRO ALLARCHIVIO STORICO CON IL RICERCATORE E SAGGISTA DANIELE POZZI Lodi (per la precisione Caviaga) è stata all'origine della svolta nell'industria degli idrocarburi nazionali guidata da Enrico Mattei nel dopoguerra. I ritrovamenti di metano avvenuti nel Lodigiano già negli ultimi anni del conflitto, infatti, alimentarono uno straordinario processo di crescita che permise di trasformare la vecchia Agip prebellica, arrivando alla creazione di Eni e alla sua affermazione a livello internazionale. Mentre gli specialisti di Eni iniziavano a esplorare i deserti dell'Egitto o le impervie montagne dell'Iran, tuttavia, il gas naturale delle pianura padana rimaneva sempre il centro della strategia del gruppo e la linfa vitale con cui la sfida di Mattei all'industria mondiale del petrolio poteva essere alimentata. Il libro di Daniele Pozzi Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe Tecnologia, conoscenza e organizzazione nellAgip e nellEni di Enrico Mattei (editore Marsilio) ricostruisce la storia dell'Agip dei primordi e, soprattutto, l'ascesa della nuova formula imprenditoriale voluta da Mattei e realizzata dai tecnici dell'impresa, fino all'affermazione di Eni come importante operatore internazionale. Lopera verrà presentata giovedì 12 marzo, presso lArchivio Storico Comunale di via Fissiraga, nel corso di un incontro (inizio ore 21.00) intitolato Il cane a sei zampe cominciò a correre da Caviaga, a cui parteciperanno lautore, Lucia Nardi (responsabile iniziative culturali Eni) e Ferruccio Pallavera (direttore de il Cittadino), con la moderazione di Giorgio Bigatti dellUniversità Luigi Bocconi di Milano. Al dibattito farà seguito la proiezione del film Le vie del metano, documentario diretto da Ubaldo Magnaghi che l'Agip realizzò nel 1952 per illustrare i risultati ottenuti nelle ricerche di gas nella pianura padana e i problemi inerenti la costruzione dei primi metanodotti.info: telefono 0371/424128, fax 0371/422347, e-mail archiviostoricolodi@comune.lodi.itIl libroWild cat (letteralmente gatto selvatico) è unespressione tipica del gergo petrolifero, che indica una perforazione in unarea ancora inesplorata, in cui la resa e il conseguente profitto sono del tutto imprevedibili. Questa è limmagine che meglio rappresenta la situazione che si trovò ad affrontare lAgip alla sua nascita, nel 1926. Nel quarantennio che seguì, questa impresa italiana si trasformò in uno dei più dinamici e discussi protagonisti dellindustria internazionale del petrolio. Nel dopoguerra, il cane nero a sei zampe divenne lemblema di un grande progetto di sviluppo avviato da Enrico Mattei, suscitando enormi entusiasmi e inestinguibili ostilità, che ancora oggi spesso trasfigurano la vicenda dellimpresa in una dimensione mitica. Questo saggio basato in gran parte sugli archivi dellEni intende spiegare le ragioni e i limiti dellaffermazione della compagnia petrolifera italiana dalle origini agli anni sessanta, analizzandone la dimensione operativa e, al suo interno, il lungo processo di accumulazione di competenze tecniche e organizzative e il ruolo di catalizzatore svolto da Mattei. Lautore Daniele Pozzi (1976) si è laureato in Storia nel 2000 all'Università degli Studi di Milano. Dopo la specializzazione presso l'Istituto per la cultura e la storia dimpresa Franco Momigliano - Icsim di Terni (corso per Esperto in economia e storia dimpresa), è stato borsista della Fondazione Luigi Einaudi nel 2001 e nel 2002 e ha conseguito il dottorato in Storia economica e sociale presso l'Istituto di Storia Economica dell'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano (2004). La sua tesi di dottorato sullo sviluppo organizzativo dell'Agip ricerca che costituisce la base di partenza del saggio Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe è stata premiata con il Premio Achille Taverna 2004 assegnato dalla Fondazione Alcide De Gasperi per la migliore tesi di dottorato nella sezione Economia, persona umana e società democratica. Attualmente insegna Storia economica e d'impresa presso l'Università Carlo Cattaneo LIUC ed è inoltre titolare di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico dell'Università commerciale Luigi Bocconi (per un progetto dedicato all'opera manageriale di Giuseppe Luraghi, alto dirigente Pirelli e Alfa Romeo). È vicedirettore dell'Archivio del cinema industriale e della comunicazione d'impresa, centro di ricerca per il quale ha collaborato alla realizzazione di numerose iniziative di carattere divulgativo e scientifico. Partecipa inoltre, come ricercatore, alle attività del Centro di ricerca sul management e sulleconomia della cultura (CERMEC) dell'Università Carlo Cattaneo LIUC. Socio dell'European Business History Association (EBHA), della Società Italiana degli Storici dell'Economia (SISE) e dell'Associazione per la Storia e gli Studi dell'Impresa (ASSI), è membro della redazione della rivista Imprese & Storia e collabora con la rivista Energia. Al sua attivo ha diverse pubblicazioni (prevalentemente nell'ambito della storia dell'industria petrolifera) su riviste, in raccolte di saggi e come curatore. (05-03-2009)
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