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ANCI: interruzione del confronto con il governo sul federalismo fiscale

 
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Interrompere il confronto con il Governo sul federalismo se prima non si assicurano ai Comuni le risorse economiche dovute dal rimborso ICI.
l presidente di ANCI Lombardia al direttivo nazionale di ANCI.

Se la situazione non cambia rapidamente vi è una grande e vera difficoltà dei Comuni a continuare a svolgere le proprie funzioni. Oggi siamo di fronte al rischio di fallimento dei Comuni se il Governo non rispetterà gli impegni che si era assunto>> ha sostenuto Lorenzo Guerini, presidente di ANCI Lombardia e sindaco di Lodi, intervenendo giovedì 25 settembre al direttivo nazionale di ANCI, a Roma.
Fino ad ora, infatti, il Governo non ha mantenuto fede agli impegni presi dal ministro degli interni Maroni e da altri colleghi, che avevano assicurato un intervento per garantire ai Comuni le risorse a compensazione del mancato gettito dovuto all'abolizione dell'ICI sulla prima casa e a una sbagliata previsione rispetto alla rivalutazione degli immobili rurali.
"L'importo complessivo - continua Guerini - è di circa 1 miliardo e 500 milioni di euro, comprensivo del mancato rimborso dell'ICI e di minori introito rispetto alle previsioni del precedente Governo sulla rivalutazione dei fabbricati rurali, nonché sull'entità dei risparmi sui costi della politica. Sono risorse che i Comuni avevano già messo nei loro bilanci. Questo significa che, senza interventi del Governo, nessun Comune in Lombardia ed in Italia riuscirà a chiudere i bilanci e a rispettare il già difficile e penalizzante patto di stabilità. Prima bisogna risolvere questa situazione e solo dopo si potrà riprendere il confronto sul federalismo fiscale"
A questo proposito ANCI Lombardia ribadisce i contenuti del documento dei sindaci lombardi dell'1 settembre sul federalismo fiscale e sulla richiesta di un patto di stabilità che premi i Comuni più virtuosi e che sia possibile declinare a livello regionale. Anci Lombardia ribadisce inoltre la sua condivisione, come base di discussione per l'autonomia finanziaria dei Comuni, della proposta dei sindaci veneti di assegnare ai Comuni il 20% dell'IRPEF.
Sarebbe inaccettabile che si intervenisse ancora una volta per sanare situazioni di dissesto finanziario di Comuni come Catania - conclude Guerini - umiliando gli sforzi dei tanti Comuni virtuosi che in questi anni hanno fatto sacrifici pesanti per garantire i servizi e rispettare le regole della finanza pubblica.
Milano 26 settembre 2008


Ordine del Giorno

"Patto di Stabilità Interno 2009"

Il Comitato Direttivo dell'Anci, riunitosi a Roma il 25 settembre 2008

Premesso che

· il comma 8 dell'articolo 77bis della legge n. 133/2008, di conversione del DL 112/2008, dispone la neutralità dei proventi da alienazioni per la costruzione dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno;
· al fine di comprendere nel miglior modo possibile gli effetti della manovra per l'anno 2009, Anci - attraverso IFEL - ha condotto una indagine tra i Comuni soggetti al rispetto del patto di stabilità interno; · la manovra finanziaria per i Comuni nel 2008 era espansiva mentre nel 2009 è restrittiva

Considerato che

· la disposizione indicata in premessa genera un effetto positivo per gli enti che nel 2007 hanno operato dismissioni in misura consistente: i Comuni in questa situazione sono circa un terzo di quelli soggetti al patto di stabilità;
· per gli enti che faranno alienazioni dall'anno 2009 la norma ha invece effetti negativi in quanto non potranno computare questi proventi come entrate utili ai fini del patto, quindi avranno grandi difficoltà a compensare la spesa per investimenti programmata (circa la metà dei Comuni soggetti al patto potrebbe trovarsi in questa condizione);
· una volta applicato il comma 8 dell'articolo 77bis così come formulato nel dl 112/2008, si può individuare una soglia di sostenibilità della manovra confrontando il differenziale dei saldi obiettivo 2008 e 2009 e la spesa finale.

Tutto ciò premesso e considerato,

Al fine di

· tutelare tutti i comuni e di proporre una misura equa per tutto il comparto, individuando obiettivi di miglioramento dei saldi compatibili con le realtà di bilancio dei singoli enti

chiede

· che la neutralizzazione delle entrate straordinarie rispetto al calcolo dei saldi utili ai fini del rispetto del patto di stabilità interno - come previsto dell'articolo 77bis comma 8 della legge n. 133/2008, di conversione del DL 112 /2008 - sia resa facoltativa per i Comuni;
· che venga individuata una soglia di sostenibilità in modo che il differenziale tra i saldi obiettivo 2008 e 2009 non sia superiore al 20% della spesa finale.


Ordine del Giorno

"Patto di Stabilità Interno 2009"

Il Comitato Direttivo dell'Anci, riunitosi a Roma il 25 settembre 2008

Premesso che

· il comma 8 dell'articolo 77bis della legge n. 133/2008, di conversione del DL 112/2008, dispone la neutralità dei proventi da alienazioni per la costruzione dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno;
· al fine di comprendere nel miglior modo possibile gli effetti della manovra per l'anno 2009, Anci - attraverso IFEL - ha condotto una indagine tra i Comuni soggetti al rispetto del patto di stabilità interno; · la manovra finanziaria per i Comuni nel 2008 era espansiva mentre nel 2009 è restrittiva

Considerato che

· la disposizione indicata in premessa genera un effetto positivo per gli enti che nel 2007 hanno operato dismissioni in misura consistente: i Comuni in questa situazione sono circa un terzo di quelli soggetti al patto di stabilità;
· per gli enti che faranno alienazioni dall'anno 2009 la norma ha invece effetti negativi in quanto non potranno computare questi proventi come entrate utili ai fini del patto, quindi avranno grandi difficoltà a compensare la spesa per investimenti programmata (circa la metà dei Comuni soggetti al patto potrebbe trovarsi in questa condizione);
· una volta applicato il comma 8 dell'articolo 77bis così come formulato nel dl 112/2008, si può individuare una soglia di sostenibilità della manovra confrontando il differenziale dei saldi obiettivo 2008 e 2009 e la spesa finale.

Tutto ciò premesso e considerato,

Al fine di

· tutelare tutti i comuni e di proporre una misura equa per tutto il comparto, individuando obiettivi di miglioramento dei saldi compatibili con le realtà di bilancio dei singoli enti

chiede

· che la neutralizzazione delle entrate straordinarie rispetto al calcolo dei saldi utili ai fini del rispetto del patto di stabilità interno - come previsto dell'articolo 77bis comma 8 della legge n. 133/2008, di conversione del DL 112 /2008 - sia resa facoltativa per i Comuni;
· che venga individuata una soglia di sostenibilità in modo che il differenziale tra i saldi obiettivo 2008 e 2009 non sia superiore al 20% della spesa finale.