DON LUISITO BIANCHI, IL PRETE-OPERAIO-SCRITTORE OSPITE DEL CICLO DI INCONTRI CON GLI AUTORI LIBRIAMOCI
A voler scrivere di don Luisito Bianchi si rischia di andar fuori strada, di non riuscire a spiegare chi sia veramente questo prete, scrittore, operaio e chissà cos'altro ancora.
Meglio allora affidarsi a qualche sintetico cenno biografico, senza avventurarsi in definizioni ed etichette che mal si addicono a "inquadrare" una personalità così particolare.
Luisito Bianchi è nato a Vescovato, in provincia di Cremona, nel 1927 ed è sacerdote dal 1950. La sua vita nutre la sua opera: è stato insegnante e traduttore, prete-operaio e inserviente d'ospedale. Attualmente svolge funzione di cappellano presso il monastero benedettino di Viboldone (Milano). Ha pubblicato, tra l'altro, Salariati (1970), Come un atomo sulla bilancia (1972), Dialogo sulla gratuità (1975), Sfilacciature di fabbrica (1980), Gratuità tra cronaca e storia (1982), Dittico vescovatino (2001), Simon Mago (2002).
Il suo libro più famoso, La messa dell'uomo disarmato, l'ha scritto negli anni Settanta, rappresentando con i mezzi della letteratura un'esperienza per lui profonda e cruciale: la Resistenza. Il dattiloscritto viene letto da alcuni amici, che ne intuiscono il valore e, nel 1989, ne curano la prima pubblicazione, autofinanziata, con il titolo Resistenza.
Il libro comincia così a diffondersi di mano in mano, da amicizia ad amicizia e, nel 1991, viene addirittura approntata una ristampa, anch'essa da tempo esaurita.
Nel 2003 l'editore Sironi, imbattutosi come tanti in quest'opera straordinaria, la propone al grande pubblico, dove continua a ottenere ampi consensi.
Di questo libro, al centro di un'esperienza davvero unica (caso più unico che raro di un best seller impostosi al grande pubblico al di fuori del circuito ufficiale del mercato librario), don Luisito Bianchi parlerà mercoledì 9 luglio, ospite della sezione Libriamoci della rassegna di eventi estivi Lodi al Sole (ore 21.00, cortile di Palazzo dei Filippini, corso Umberto I). Al centro dell'incontro con il pubblico lodigiano anche un'altra opera di don Luisito, I miei amici - Diari (1968-1970), il "giornale dell'anima" di un grande scrittore, la voce viva di un uomo che antepone a tutto la sua umanità.
(08-07-2008)