DIRITTO DI ASILO, RIFINANZIATO ANCHE PER IL 2008 DAL MINISTERO DELL'INTERNO IL PROGETTO DI ASSISTENZA DEL COMUNE DI LODI PER RIFUGIATI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO
Anche nel 2008 il Comune di Lodi continuerà a garantire accoglienza e assistenza agli stranieri che giungono in Italia per sfuggire a situazioni di persecuzione e violenza.
Il progetto Per il diritto di asilo in Lodi, avviato nel 2001, è stato infatti ammesso per l'ottavo anno consecutivo al riparto delle risorse del Fondo Nazionale per la Politiche e i Servizi dell'Asilo, con l'assegnazione di uno stanziamento di 117.600 euro del ministero dell'interno, a cui si aggiungeranno 37.600 euro messi direttamente a disposizione dall'amministrazione comunale. L'iniziativa è frutto della collaborazione tra il settore politiche sociali del Comune e una serie di partner locali attivi nel mondo del volontariato sociale: l'associazione Lodi per Mostar Onlus (a cui è affidata la gestione del programma di asilo), l'associazione Progetto Insieme (che mette a disposizione i servizi del dormitorio pubblico di via Defendente e alcune soluzioni abitative), la Caritas diocesana (in particolare con il servizio della "mensa dei poveri"), la Cooperativa Santi Naborre e Felice (per l'inserimento lavorativo dei rifugiati), e le case di accoglienza Rosa Gattorno (femminile) e Mons. Luigi Savaré (maschile). Il progetto prevede l'accoglienza di due nuclei famigliari composti ciascuno da 4 persone (ospitati presso un alloggio messo a disposizione da Progetto Insieme e uno di proprietà comunale in via Bay) e di 8 individui singoli (5 donne ospitate presso la Rosa Gattorno di via Gorini e 3 uomini presso la Mons. Luigi Savaré di via San Francesco).
"Il fenomeno dei rifugiati sta assumendo dimensioni sempre più significative - commenta l'assessore comunale alle politiche sociali, Silvana Cesani - I conflitti interetnici e le persecuzioni delle minoranze politiche e religiose che colpiscono numerosi Paesi dell'Africa, del Sud America e dell'Asia alimentano un flusso senza sosta di persone che approdano anche in Italia in cerca di scampo. Con questo progetto, che mette in rete le risorse, gli sforzi e le competenze specifiche di numerosi soggetti istituzionali e del volontariato sociale, ci proponiamo di promuovere una diversa cultura dell'accoglienza, basata sull'integrazione sociale e sulle forme di collaborazione con le diverse realtà esistenti sul territorio. In questi anni pensiamo di aver messo a punto un modello organizzativo efficace, che sta fornendo importanti riscontri".
Le persone cui prestare assistenza vengono segnalate allo Sportello per rifugiati e richiedenti asilo di Lodi dal servizio centrale per l'immigrazione e l'asilo del ministero degli interni. Presso lo Sportello, che ha sede all'ex asilo Garibaldi di via Vistarini, operano a tempo pieno due figure specializzate, che si occupano di avviare gli assistiti alle strutture convenzionate per la soluzione dei problemi abitativi e per l'inserimento lavorativo.
Il fondo di 117.600 euro stanziato dal ministero viene gestito direttamente da Lodi per Mostar, mentre per le spese affrontate dalle case di accoglienza il Comune versa per ogni ospite un contributo di 100 euro al mese (in totale 6.000 euro all'anno per la Rosa Gattorno e 3.600 per la Mons. Luigi Savaré) e una diaria di 10 euro al giorno.
(21-02-2008)