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Approvato il progetto di riorganizzazione del servizio rifiuti

Il progetto di riorganizzazione su scala provinciale del servizio di gestione dei rifiuti prosegue con la conferma della partecipazione attiva del Comune di Lodi all'iniziativa.
Nella seduta di martedì 13 dicembre, infatti, il consiglio comunale della città capoluogo ha approvato (con 26 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astensione) lo studio di fattibilità elaborato in proposito da Astem Spa, prendendo inoltre atto dell'avvenuta costituzione della nuova società Sogir Srl (partecipata dalla stessa Astem e da Eal Spa), alla quale è stata conferita la funzione di "centrale di committenza" per la pianificazione del servizio rifiuti nella fase che precederà la gara per la scelta del socio privato di Sogir stessa.
L'obiettivo del progetto è quello di attivare un nuovo modello organizzativo del servizio, improntato al principio della gestione integrata (raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, spazzamento strade e gestione di centri comunali e piattaforme sovracomunali di raccolta), in forma associata e relativa all'intero territorio provinciale (con la possibile aggiunta del Comune di Paullo in Provincia di Milano). L'iniziativa risponde alla duplice esigenza di adeguare le gestioni in essere alla normativa vigente in materia di servizi pubblici locali e di superare la frammentazione delle attuali gestioni, per raggiungere una dimensione in grado di assicurare maggior efficienza, efficacia ed economicità del servizio.
Lo scenario attuale del settore rifiuti vede infatti nel Lodigiano attivi ben 11 diversi gestori e varie tipologie di affidamento (14 diretti a società di capitale pubblico, 12 diretti o con gara a cooperative sociali e 36 con procedure a evidenza pubblica), impedendo il raggiungimento di dimensioni minime ideali per sfruttare economie di scala: dimensioni che nell'ipotesi di un solo gestore in forma associata per tutto il territorio sarebbero garantite da un fatturato annuo stimato in circa 22 milioni di euro, sulla base della somma dei costi delle varie gestioni in essere.
Peraltro, in un quadro caratterizzato da estrema variabilità della durata degli incarichi, già entro il 2011 si dovrebbe verificare per effetto della legge la decadenza di gestioni in essere che riguardano 34 Comuni, per una popolazione complessiva di oltre 160.000 abitanti (sui circa 230.000 dell'intera Provincia), mentre nel 2012 giungerebbero a scadenza contrattuale le gestioni relative ad altri 17 Comuni (per una popolazione equivalente di circa 45.000 abitanti).
Il modello prospettato nello studio di fattibilità predisposto da Astem si articola in due fasi: nella prima, Sogir avrà l'unico scopo di mettere a punto il progetto gestionale esecutivo e gli atti di gara per la scelta del socio privato (che dovrà acquisire una quota minima del 40 per cento); nella seconda, Sogir (diventata, a seguito della gara, una società mista pubblico privata, in quanto tale legittimamente affidataria del servizio di gestione integrata dei rifiuti) vedrà l'ingresso diretto dei Comuni nel capitale sociale, tramite la cessione di quote di Astem ed Eal. Nell'assetto definitivo, all'interno della società mista competeranno ai soci pubblici i compiti di pianificazione e controllo ed al socio privato i compiti di organizzazione del servizio operativo e di esecuzione diretta di parte o della totalità dello stesso. A proposito della partecipazione dei Comuni a Sogir, lo studio di fattibilità prende in considerazione anche i principi di base dei futuri patti parasociali e della determinazione delle varie quote societarie, da attribuire in proporzione al fatturato che ciascun Comune apporterà alla società mista. Stando alle prime stime, il Comune di Lodi potrebbe così detenere una quota di circa il 28 per cento di Sogir, i quattro Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti (Codogno, Casalpusterlengo, Sant'Angelo e Paullo) ciascuno quote oscillanti tra il 5,3 e l'8,2 per cento, Lodi Vecchio il 3,2 per cento, mentre il restante circa 42 per cento del capitale sociale verrebbe suddiviso tra gli Comuni di dimensioni inferiori in proporzione di circa lo 0,35 per cento per quelli con popolazione sino a 1.000 abitanti e tra lo 0,9 e l'1 per cento per quelli sino a 3.000 abitanti.
Prima della votazione della delibera su Sogir, martedì sera il consiglio comunale ha approvato (sempre con 26 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto) anche un ordine del giorno presentato dalla maggioranza, con il quale si impegna la giunta a riferire ogni 6 mesi in commissione ambiente e una volta all'anno in consiglio circa l'andamento della raccolta differenziata, ad inserire nel prossimo passaggio deliberativo su Sogir la previsione di un comitato di amministratori (con almeno due rappresentanti di utenti ed associazioni) che valuti livelli tariffari, investimenti ed efficacia del servizio, nonché ad inserire nello statuto di Sogir una norma che stabilisca che il presidente sia indicato dai soci pubblici, che avranno inoltre la prerogativa di esprimere gradimento sulla nomina del direttore.
Nei vari passaggi societari dovrà infine essere presente una "clausola sociale" a tutela dei dipendenti, dei livelli occupazionali, della qualità del rapporto di lavoro e della tipologia contrattuale.
(14-12-2011)


Ultima Modifica: 25/05/2022