Quattro profili di rischio prevalenti (idraulico, industriale, sismico, trasporti), più una sezione dedicata ad altre emergenze (legate in particolare ad eventi atmosferici e calamità naturali) e per ognuno di questi scenari l'indicazione dettagliata delle attività di monitoraggio preventivo, dei livelli di allerta, il sistema di comando e controllo della "macchina" dei soccorsi, le strutture di riferimento per la logistica di emergenza.
Partendo da due fattori di particolare rilevanza intercorsi negli ultimi anni (il potenziamento del sistema di difese spondali nel tratto urbano del fiume Adda ed il documento sulle aziende a rischio di incidente rilevante allegato al nuovo Piano di Governo del Territorio) l'amministrazione comunale ha provveduto ad aggiornare il Piano di Emergenza, modificando in modo significativo la versione originale adottata nel dicembre 2003. Il frutto di questo lavoro (realizzato a partire da agosto 2010 dalla società Sindar Srl) è stato formalmente approvato dalla giunta con una delibera di pochi giorni fa ed è stato presentato oggi alla stampa, mentre prossimamente verrà avviata la fase di comunicazione alla cittadinanza, per divulgare le informazioni salienti sui comportamenti da adottare in caso di necessità e secondo i diversi livelli di coinvolgimento delle varie zone del centro abitato (esposte ad un tipo piuttosto che ad un altro di rischio).
"Così aggiornato - ha sottolineato il sindaco, Lorenzo Guerini - il Piano di Emergenza diventa uno strumento ancor più preciso ed affidabile, con una illustrazione della catena degli interventi di soccorso e delle competenze attribuite ai vari soggetti coinvolti che scende ad un livello di dettaglio davvero profondo, favorendo il coordinamento e quindi l'efficacia delle attività da svolgere nella malaugurata ipotesi in cui effettivamente si verifichi un'emergenza".
"Questo piano - ha commentato Alberto Panzera, coordinatore del Nucleo Comunale di Protezione Civile - è un punto di riferimento molto importante per gli operatori del soccorso e le autorità preposte alla gestione delle emergenze, perché espone in modo sistematico e molto chiaro la natura delle matrici dei rischi, le misure di prevenzione, la successione dei livelli di allerta ed i conseguenti comportamenti da adottare. La struttura di Protezione Civile non potrà che giovarsi di uno strumento così preciso, che tra l'altro risponde pienamente alle linee guida regionali e dalla Regione è stato anche finanziato, con un contributo che ha coperto l'80 per cento dei circa 11.000 euro investiti nell'elaborazione dell'aggiornamento".
"Tra gli aspetti interessanti del documento - ha osservato l'assessore alla sicurezza Umberto Pensa - c'è anche una nutrita serie di dati storici e statistici sugli eventi verificatisi in passato (per esempio un'analisi degli aventi alluvionali dell'ultimo secolo) e sull'evoluzione di alcuni fattori di rischio (tra gli altri, per quanto riguarda i trasporti, la rilevazione aggiornata dei flussi di traffico lungo le principali direttrici di ingresso e uscita dalla città). Ovviamente per sua natura il piano è uno strumento dinamico, che verrà aggiornato anche in futuro ogni volta che si renderà necessario, per il mutamento delle condizioni territoriali, ambientali e delle attività produttive, ma anche per le modifiche normative che dovessero essere introdotte nella disciplina del settore".
"In relazione al rischio idraulico - ha spiegato l'assessore alle opere pubbliche ed alle problematiche del fiume Adda, Enrico Brunetti - l'aggiornamento del Piano recepisce l'adeguamento della perimetrazione delle aree soggette all'esondazione del fiume conseguente all'alluvione del 2002 ed ai successivi interventi realizzati a partire dal 2005 per il potenziamento del sistema di difesa del tratto urbano del fiume, che hanno considerevolmente ridimensionato questo grado rischio".
(28-10-2011)
Clicca sull'immagine per ingrandirla