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Biblioteca Laudense, via al trasloco nella sede di Corso Umberto I

Verrà inaugurata venerdì 9 dicembre la "nuova" Biblioteca Comunale Laudense, negli spazi del riqualificato Palazzo dei Filippini, sottoposti ad un radicale intervento di ristrutturazione, con un considerevole ampliamento della superficie a disposizione dei servizi bibliotecari, in precedenza in "coabitazione" con le collezioni del Museo Civico, a loro volta destinate ad essere ricollocate nella nuova sede che verrà realizzata presso la vicina ex Cavallerizza di via Fanfulla, dando così vita ad un importante polo culturale nel cuore della città. Dopo un "esilio" di circa due anni nella sede provvisoria allestita presso il Collegio San Francesco dei Padri Barnabiti, il progressivo rientro delle varie sezioni bibliotecarie nel complesso monumentale dell'ex convento dei Filippini, tra corso Umberto i e via Solferino (dove è stato realizzato il nuovo ingresso), inizierà lunedì 19 settembre, con l'avvio delle operazioni di trasloco della sezione Ragazzi, che di conseguenza non sarà aperta al pubblico sino, appunto, al 9 dicembre. Successivamente, in data ancora da definirsi, si procederà al trasloco della sezione adulti (anch'essa collocata provvisoriamente in via san Francesco), di quella periodici e microfilm (attualmente collocata presso l'Archivio Storico Comunale di via Fissiraga) e dell'aula studio (ora presso Villa Braila).

Sempre da lunedì 19 settembre entrerà inoltre in vigore l'orario invernale di apertura al pubblico della sezione adulti, così articolato: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 14.00-18.30; mercoledì 08.30-17.30; sabato 08.30-12.30. E' invece già in vigore dal 12 settembre il nuovo orario della sezione periodo e microfilm: lunedì e martedì 13.30-18.30; mercoledì 08.30-17.00; giovedì e venerdì 08.30-13.00; sabato 08.30-12.30.
L'inaugurazione del 9 dicembre sarà seguita da un'apertura serale straordinaria sabato 10 dicembre, in occasione della Notte Bianca di Santa Lucia.
I lavori di riqualificazione dell'antico monastero dei Filippini, finalizzati all'ampliamento ed all'adeguamento funzionale della Biblioteca Laudense, sono stati avviati tra il 2007 ed il 2008 con il cosiddetto "lotto zero", relativo all'ingresso da corso Umberto I, corridoio ed ex ala sezioni ceramica, Risorgimento e archeologia del Museo Civico (per un investimento di circa 800.000 euro). La seconda fase, cosiddetto "lotto uno", è iniziata nel novembre 2009 ed ha riguardato gli interventi sul piano terra, relativi alla sistemazione definitiva della Biblioteca dei Ragazzi, al nuovo ingresso con foyer da via Solferino, al caffè letterario, ai nuovi servizi igienici, all'installazione degli ascensori per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed alla sistemazione dei cortili (lato corso Umberto I e lato via Fanfulla).

A realizzare i lavori è stata un'associazione di impresa costituita tra Co.Edil Srl di Martinengo (BG) per gli interventi edili ed Energy System Srl di Milano per l'impiantistica, mentre la Ommg Srl di Pieve Fissiraga ha curato gli interventi di carpenteria metallica; il piano finanziario di questo lotto ammontava a circa 1.200.000 euro. Nel 2010 sono invece stati assegnati gli appalti dei lavori del "lotto due", relativi al primo piano, che hanno comportato un investimento complessivo di circa 700.000 euro; per quanto riguarda le opere edili (339.000 euro), l'incarico è stato attribuito alla Tecno 80 di Lodi; a realizzare gli impianti elettrici, meccanici ed idraulici (358.000 euro) è stata invece la Ferla Service Srl di Credera Rubbiano (CR). Il piano di riqualificazione della Biblioteca Laudense è stata progettato dallo studio dell'architetto Michele De Lucchi di Milano.

(16-09-2011)

Le caratteristiche del progetto di riqualificazione

Il progetto (che reca la firma prestigiosa dell'architetto Michele De Lucchi) prevede il recupero di tutti e quattro i piani fruibili dell'edificio dell'ex convento dei Filippini, con l'obiettivo di valorizzare l'intero complesso, rendendolo maggiormente ospitale, oltre a garantire la sua buona funzionalità nel rispetto delle peculiari caratteristiche architettoniche. Al termine dell'intervento di riqualificazione, il complesso ospiterà anche alcune nuove funzioni per garantire un servizio completo a tutti i visitatori. A tale proposito, la possibilità di prolungare l'apertura della biblioteca oltre gli orari convenzionali rappresenta per l'amministrazione comunale un indirizzo fondamentale. Il piano interrato verrà adibito ad archivio librario. Il piano terra sarà invece destinato alla Biblioteca dei Ragazzi (intitolata a Roberto Cazzulani e Massimiliano Colombi), oltre che a sale musica e video, al nuovo ingresso con foyer e a un "caffè letterario". Gli spazi del primo piano saranno riservati alla biblioteca adulti e a una sala conferenze (oltre alla conservazione della storica e prestigiosa sala della Biblioteca dei Filippini). Il secondo piano avrà invece spazi di studio, uffici e ulteriori spazi per la biblioteca adulti. Completano il progetto il recupero dei cortili esistenti (quello con accesso da corso Umberto I e quello con accesso da via Fanfulla), la messa a norma del pozzo librario, la realizzazione di due ascensori per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed il rifacimento della facciata su via Solferino, dove verrà realizzato un nuovo ingresso accessibile ai diversamente abili. Il progetto comprende anche il totale rifacimento degli impianti (tra cui il pozzo librario, nonché gli ingressi automatizzati con dispositivi antitaccheggio) e degli arredi.

La "nuova" Laudense in numeri

Grazie alla riorganizzazione degli spazi e al recupero di alcune parti del complesso monumentale dei Filippini (per esempio l'interrato), nel suo nuovo assetto la Biblioteca Laudense disporrà di superfici complessive per 4.125 metri quadrati, di cui 3.616 di superficie coperta, rispetto agli attuali circa 3.300. La disposizione sarà la seguente:

  • al piano terra, lato ingresso corso Umberto I, 223 metri quadrati di Biblioteca Ragazzi, circa 54 metri quadrati di spazi per accoglienza, 89 metri quadrati di archivi e 284 metri quadrati di giardino attrezzato; dal lato ingresso di via Solferino (nuovo) e di via Fanfulla, 75 metri quadrati di accoglienza, 90 metri quadrati di foyer, 78 metri quadrati Sala Civica Antonella Granata (ex Sala San Paolo), 33 metri quadrati sala musica, 31 metri quadrati sala cinema, 46 metri quadrati seconda sala cinema, 79 metri quadrati caffé letterario, 226 metri quadrati cortile; i due "blocchi" del piano terra saranno collegati da un corridoio (in cui verranno allestiti anche i servizi) di 293 metri quadrati
  • al primo piano Salone dei Notai 145 metri, Biblioteca dei Filippini 116 metri quadrati, biblioteca 285 metri quadrati, pozzo librario 90 metri quadrati, sala informatica 36 metri quadrati, sala studio 31 metri quadrati, secondo livello del Caffé Letterario 88 metri quadrati, collegamenti e servizi 301 metri quadrati
  • al secondo piano 143 metri quadrati di archivi, 80 metri quadrati di sala studio, 67 metri quadrati di uffici, 57 metri quadrati centrale termica, collegamenti e servizi per 178 metri quadrati
  • al terzo piano 428 metri quadrati di archivi e 198 metri quadrati di collegamenti e servizi
  • al piano interrato 179 metri quadrati di sala polivalente e 35 metri quadrati di collegamenti e servizi

Il patrimonio librario (che ammonta a circa 147.000 volumi, comprendendo il fondo storico) sarà così suddiviso: al piano terra circa 62.000 volumi, al primo piano circa 44.000, al secondo piano circa 41.000.

Le sedi provvisorie

Allo scopo di non interrompere i servizi bibliotecari durante lo svolgimento dei lavori di riqualificazione di Palazzo dei Filippini, sono state allestite alcune sedi provvisorie.
Per il prestito e la consultazione della sezione adulti e della Biblioteca dei Ragazzi è stata predisposta un'ala del Collegio San Francesco dei Padri Barnabiti, in parte dei locali (con ingresso da via San Francesco 13) in precedenza occupati dal corso di laurea in tossicologia dell'ambiente dell'Università degli Studi di Milano. In particolare, la Biblioteca dei Ragazzi è stata collocata al piano terra, su una superficie di 159 metri quadrati, mentre la sezione adulti ha trovato ospitalità al primo piano, su una superficie di 292 metri quadrati, per un totale di 451 metri quadrati adibiti a biblioteca. La dotazione libraria della sede provvisoria della Laudense conta circa 8.000 volumi per la sezione ragazzi e circa 12.000 per quella adulti: complessivamente, questi 20.000 volumi rappresentano solo un terzo dell'intero patrimonio librario moderno e contemporaneo della Laudense (che conta ulteriori 40.000 volumi del "pozzo librario", che in questa fase non saranno disponibili per la consultazione e sono custoditi in sicurezza presso un idoneo deposito), ma in realtà costituiscono la base portante del servizio di prestito, ricoprendo quasi l'80 per cento delle richieste dell'utenza. Nella sede provvisoria, la biblioteca è aperta al pubblico lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 14.00 alle 18.30, mercoledì con orario continuato dalle 08.30 alle 17.30 e sabato dalle 08.30 alle 12.30. Presso l'Archivio Storico Comunale di via Fissiraga e presso Villa Braila sono invece state allestite le sedi provvisorie dei servizi di consultazione di microfilm, giornali e riviste e di aula studio.

Cenni storici sulla biblioteca e sul Palazzo dei Filippini

La Biblioteca Laudense è collocata nel Palazzo di San Filippo, in corso Umberto I, che rappresenta uno dei migliori esempi del barocco lombardo della seconda metà del '700. Sino alla rivoluzione francese il palazzo fu, con la chiesa attigua, sede della Congregazione dei Preti dell'Oratorio o Filippini, fondata a Roma nel 1575 da San Filippo Neri, e stabilitasi in Lodi fin dal 1622. I primi oratoriani, acquistato nel 1639 lo stabile sull'area attuale, lo adattarono per loro uso e terminarono i lavori con la costruzione della chiesa di San Filippo nel 1645. Nel 1740 i Sartorio furono incaricati di demolire lo stabile e la chiesa che ospitavano i Padri da quasi un secolo e l'anno stesso - secondo quanto riferisce il cronista Anselmo Robba - iniziò la nuova costruzione.
La realizzazione del complesso, nelle sue singole parti, proseguì sino al 1758, anno in cui viene terminata la grande sala a volta che ancora oggi ospita la biblioteca storica e che il Ferrari decorò con la Gloria di San Filippo. Nel 1765 furono terminati anche i grandi armadi in noce della sala, che si alzano per ben 8 metri e le cui parti di ornato sono dovute al Capanna, celebre intagliatore dell'epoca. L'edificio rimase poi incompiuto a causa di sopraggiunte difficoltà economiche e politiche. Il provvedimento con cui la municipalità di Lodi dichiarò la biblioteca dei Filippini "di pubblica utilità" risale al 12 marzo del 1791, data che segna la nascita della Biblioteca Comunale Laudense così come la conosciamo ora. Dal 2006, l'amministrazione comunale ha decretato il 12 marzo quale ricorrenza del "compleanno" della Biblioteca Laudense, che viene celebrata con una manifestazione pubblica: nel 2007, l'iniziativa ha coinciso con la cerimonia di posa della prima pietra del cantiere dei lavori di riqualificazione e ampliamento della biblioteca.

La biblioteca antica

Il fondo della biblioteca storica è costituito dall'antica biblioteca dei Filippini. La congregazione dei Filippini dedicò sempre particolare cura alle scienze letterarie ed alle scienze storiche, come ancor oggi testimoniato dal ricco patrimonio conservato nella "libreria". A seguito della dichiarazione di pubblica utilità datata 12 marzo 1791, nel 1792, dopo lunghe trattative con il governo austriaco, la biblioteca venne effettivamente aperta al pubblico. L'arrivo a Lodi delle truppe francesi (maggio 1796) costrinse i frati Filippini a cessare ogni attività e così la "libreria" rimase chiusa finché, nel settembre del 1798, la Municipalità di Lodi, con apposita "grida", la riaprì al pubblico. Come effetto delle soppressioni francesi, vennero consegnati alla Laudense i volumi già dei Cappuccini di Caravaggio, degli Olivetani di San Cristoforo e degli Agostiniani di Sant'Agnese.
Nel 1802 la "libreria" degli ex-Filippini veniva dichiarata proprietà della città di Lodi e a dirigerla venne chiamato il dottor Clodoaldo Fugazza, primario dell'Ospedale Maggiore diLodi. Il fondo antico consta attualmente di circa 11.000 volumi: 600 manoscritti, 132 incunaboli, 1.800 cinquecentine e 8.500 edizioni dal XVII al XVIII secolo.