Nel 2010 la quota di raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto a Lodi il record storico, con un dato del 46,2 per cento, contro il 42,5 del 2009 ed il 40,2 del 2008.
"Un risultato positivo - commenta il sindaco, Lorenzo Guerini - che conferma la tendenza in atto dal 2007 e dimostra come le innovazioni nel sistema di raccolta avviate tra il 2008 ed il 2009 si siano rivelate efficaci, consentendo un sensibile miglioramento".
Dopo il "boom" del 2004 (quanto l'introduzione del sistema di raccolta differenziata secco/umido aveva determinato un aumento di ben 10 punti in un solo anno, dal 31,5 al 41,6 per cento), tra il 2005 ed il 2006 si era infatti verificata una flessione, che aveva portato alla perdita di oltre 5 punti (36,5).
"Già nel 2007 c'erano stati segnali di ripresa, ma per pochi decimali (37,3, più 0,9 per cento) - ricorda l'assessore all'ambiente, Simone Uggetti - Negli ultimi tre anni, la decisione di riorganizzare il sistema di raccolta sul modello del conferimento integrale in cassonetto ha invece portato ad un aumento di ben l'8,9 per cento. I primi effetti positivi di questa innovazione sono stati colti già nel 2008, quando la sperimentazione aveva riguardato solo un'area della città, seppur popolosa come quella del circondario di via San Fereolo e del Chiosino; nel 2009, la novità è stata progressivamente estesa al resto dell'area urbana (ad esclusione del centro storico e del Borgo Adda, dove il sistema è rimasto quello del porta a porta) con risultati considerevoli, confermati dall'ulteriore incremento registrato nel 2010".
"E' importante sottolineare come il cambiamento delle modalità di raccolta dei rifiuti sia stato accompagnato da una serie di iniziative che hanno agevolato la corretta applicazione del nuovo sistema - afferma il sindaco - potenziando la dotazione di cassonetti (che attualmente in città ammontano a 550, di cui 200 per la frazione secca e 350 tra umido, carta, vetro e plastica) e fornendo alle famiglie nuovi contenitori per la separazione a domicilio delle varie tipologie di rifiuto domestico, oltre a periodiche distribuzioni di forniture gratuite di sacchetti in MaterBi per la raccolta dell'umido. L'amministrazione ha poi agito anche sul fronte dell'informazione e della sensibilizzazione, con una intensa campagna di comunicazione sul tema della raccolta differenziata e del decoro urbano. Ulteriore elemento di questa strategia è stato il potenziamento delle attività di controllo, con l'istituzione degli "ausiliari dell'ambiente" (oltre 200 le sanzioni comminate anche nel 2010 per abbandono abusivo di rifiuti e comportamenti in infrazione del regolamento di igiene) e l'attivazione di postazioni di videosorveglianza in corrispondenza di alcune piazzole ecologiche, in particolare quelle nelle zone più periferiche, soggette al fenomeno del "pendolarismo dei rifiuti", con ripetuti episodi di abbandoni di considerevoli quantità di rifiuti indifferenziati. La risposta della cittadinanza a queste novità è stata molto positiva, con un impegno davvero importante, di cui tutti dobbiamo essere soddisfatti e grati, perché ci avvicina all'obiettivo di una città sempre più pulita e ordinata. Da non trascurare, infine, l'aspetto economico della questione: una maggior quota di raccolta differenziata significa minori costi di conferimento agli impianti di smaltimento e quindi la possibilità di non gravare le famiglie di crescenti quote di copertura dei costi complessivi del servizio, già soggetti ad oscillazioni per altri fattori (carburanti, manutenzione mezzi, personale). Non è un caso, infatti, che negli ultimi quattro anni la tassa rifiuti non abbia subito aumenti".
Tra gli aspetti che emergono dalla consultazione dei dati sulla raccolta del 2010, da segnalare un leggero aumento della produzione di rifiuti, sia in termini assoluti (24.512 tonnellate contro le 24.340 dell'anno precedente) che di quota per abitante (552 chilogrammi anno contro 550), dopo il calo verificatosi nel 2009, quando i dati si erano attestati ai livelli più bassi dal 1999, probabile conseguenza di un diffuso calo dei consumi legato alla situazione di crisi economica.
"L'accresciuta efficacia del sistema di raccolta - sottolinea infine l'assessore Uggetti - è testimoniata in particolare dall'andamento delle principali tipologie di rifiuto differenziato: i dati annui pro capite sono passati tra il 2008 ed il 2010 da 42 a 44 chilogrammi per l'umido, da 10 a 15 chilogrammi per la plastica e da 55 a 67 chilogrammi per la carta, mentre contemporaneamente la quota di secco/indifferenziato è diminuita da 318 a 282 chilogrammi".
(11-01-2011)