Dall' 8 al 10 Maggio 2025
Giovedì a partire dalle 18.30
Venerdì a partire dalle 19.30
Sabato a partire dalle 19.30

Ex Chiesa dell'Angelo
Via Fanfulla, 22


Argine, associazione culturale con sede a Lodi, presenta CATANAI (02), un evento di tre giorni che si terrà dall’8 al 10 maggio 2025 presso l’Ex Chiesa dell’Angelo di Lodi, dove architetture effimere, musica e performance si intrecceranno in un’unica esperienza coinvolgente.
L'iniziativa si configura come un invito alla pratica, pensato per sorprendere e stimolare, attraverso un intervento diretto sull’ambiente, modificandolo e rinnovandolo per offrire nuove percezioni. Il termine "Catanai", che in dialetto lodigiano indica un “ammasso disordinato di oggetti”, si trasforma in simbolo di pratiche, visioni e presenze corporee che si confrontano e si arricchiscono reciprocamente, generando una realtà condivisa capace di stupire.Al centro di CATANAI si colloca una installazione che occupa lo spazio con una presenza capace di sorprendere. La struttura, composta da un elemento gonfiabile in tessuto tecnico leggero, si espanderà con una densità evidente ma sospesa, ridefinendo la percezione dell’ambiente. In questo contesto, l’installazione e le performance che si alterneranno nei tre giorni del Festival non si configurano come semplici momenti espressivi, ma come strumenti di trasformazione dello spazio in un'esperienza sensoriale ed emotiva.
E’ un invito aperto alla pratica del "fare" come gesto dinamico, capace di generare nuove interazioni. I partecipanti — scenografi, musicisti, collettivi — diventano essi stessi "catanai", occupando e trasformando lo spazio attraverso performance, workshop e musica.
L'evento si propone come un laboratorio condiviso, dove il gesto performativo si espande per manifestarsi nell'azione e nell'incontro, stimolando il dialogo e l'interazione tra pratiche differenti.

Programma dell'evento

Giovedì 8 Maggio

18:30 – Apertura
19:00 – Presentazione opera e performance

Weronika Wolinska ci inviterà a confrontarci con Nascondificio, una struttura gonfiabile che trasformerà lo spazio della chiesa in un grande neo-organismo, sospeso tra i vuoti architettonici e i materiali di recupero. Una struttura vivente, fragile e imponente insieme, che resterà ad abitare lo spazio fino a sabato notte. In collaborazione con l’artista e dentro questo tempio d’aria, prenderà vita la performance Can-Can-Èfora del collettivo Sant3 Molest3, un rito performativo che rilegge il mito delle canèfore per esplorare il sostegno, l’equilibrio e la cura condivisa. I corpi si trasformano in altro da sé, essenziali nel sorreggere e danzare l’architettura di un possibile vivere insieme.

Venerdì 9 Maggio

19:30 – Collettivo Katàrt
21:30 – Nelinda

Il collettivo Katàrt – formato da Chiara Marini Ferretti, Giulia Zini e Francesco Nava – guiderà il workshop partecipativo CORDA. Attraverso pratiche di radicamento, meditazione e movimento, i partecipanti a due a due saranno accompagnati in un’esperienza di connessione profonda, comunicando con l’altro attraverso il corpo e una corda che lega, racconta e ascolta. Un momento di intimità collettiva che si conclude con una condivisione reciproca. A seguire, Nelinda (Dina Nerino), cantante, pianista e compositrice, avvolgerà l’atmosfera con Nigredo, una composizione sonora tra voce, pianoforte ed elettronica, esplorando paesaggi interiori sospesi tra rituale e intimità.

Sabato 10 Maggio

19:30 – Performance Sant3 Molest3
21:30 – Performance sonora Lalleo

La performance delle Sant3 Molest3 torna con una nuova invocazione collettiva, seguita da il dj set di IIaIIeo, che chiuderà il cerchio sonoro, creando vibrazioni che accompagnano il pubblico nell'ultimo atto del rito. Il dj set, che spazia tra future garage, juke e post dubstep, è l’apice di un'esperienza sonora che integra il corpo e la musica in un flusso continuo, lasciando spazio al battito pulsante del rito collettivo.


Argine è un’associazione di promozione culturale attiva dal 2023 a Lodi. Si concentra sull’esplorazione e reinterpretazione della città, affrontando le dinamiche urbane attraverso linguaggi che spaziano dall'intervento installativo multimediale alla curatela performativa e all’esperienza sensoriale e collettiva della festa. Con un forte radicamento nel territorio, Argine invita a comprendere e ampliare insieme i confini fisici e simbolici della città.