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Lavori di difesa in sponda destra: sopralluogo del Sindaco Casanova


Entrano nel vivo i lavori per la realizzazione degli ultimi interventi di difesa della città, e principalmente della zona Selvagreca, dalle piene del fiume Adda. Il Sindaco Sara Casanova ha effettuato un sopralluogo presso il cantiere, insediato all’altezza dell’impianto di depurazione Sal. Obiettivo dell’intervento, affidato all’impresa Infratech Consorzio stabile S.c.a.r.l. di Milano, per un quadro economico complessivo di 1.615.000 euro, è la realizzazione di una chiavica sulla Roggia Molina (lungo il lato Ovest del rilevato della tangenziale), con un impianto idrovoro, predisposto per quattro pompe, di paratoie per la chiusura dei rami delle rogge Sandona e Molinetta, oltre che di sbarramenti per evitare il rigurgito delle acque dell’Adda attraverso i varchi della tangenziale.

“L’impresa in questo momento sta lavorando a tre metri al di sotto del livello delle acque della Molina, grazie all’installazione delle palancole che creano una parete di protezione alta 13,50 m, dotata di anelli di drenaggio meccanico per il mantenimento delle condizioni di asciutta dell’impronta di scavo - spiega il Sindaco Sara Casanova -. Le operazioni sono partite all’inizio di marzo e proseguiranno per altri quattro mesi. Una volta ultimate, apriranno la strada alla cancellazione del vincolo idrogeologico che insiste sui terreni di Selvagreca, con evidenti benefici sia sotto il profilo degli obblighi di legge a cui chi è interessato a costruire in zona deve attenersi, con oneri anche economici, sia sotto il profilo della potenziale crescita del valore degli immobili. Quest’area, in base al vigente PGT, ricade infatti in una categoria di rischio idrogeologico “molto elevato” ed è quindi sottoposta a limitazioni di edificabilità. Qualsiasi intervento di modifica urbanistica deve essere inoltre autorizzato con una specifica procedura che richiede la produzione di documentazione redatta da tecnici specializzati in materia idrogeologica. Un iter complesso, giustamente previsto dalla legge, per garantire la sicurezza del regime alluvionale delle acque, e che tuttavia non si renderà più necessario, dopo il collaudo delle nuove strutture di difesa e la variante all’assetto idrogeologico del PGT già in corso di predisposizione. Le ricadute dei lavori in sponda destra saranno quindi rilevanti anche sotto il profilo urbanistico, oltre che decisive per completare, insieme alla prevista realizzazione dell’argine in zona Canottieri, il sistema cittadino di difesa dalle piene dell’Adda, rendendo la nostra città a tutti gli effetti resiliente”.

Lodi, 26 marzo 2021


Ultima Modifica: 25/05/2022