Home  /  Archivio e biblioteca- Tutte le notizie / 2021 / Marzo / Nuova sede Archivio storico comunale: affidato il progetto definitivo-esecutivo

Nuova sede Archivio storico comunale: affidato il progetto definitivo-esecutivo


E’ stata aggiudicata alla società Icis S.r.l. in RTP (Raggruppamento Temporaneo di Professionisti) di Torino la redazione del progetto definitivo ed esecutivo per la realizzazione della nuova sede dell’Archivio storico cittadino all’interno del complesso dell’Ex Linificio di Piazzale Forni. L’importo dell’incarico ammonta complessivamente a 110.893 euro, comprensivo di prove, saggi e indagini geologiche e caratterizzazioni ambientali. Icis s.r.l. opererà in RTP con Seingim Global Service s.r.l. di Ceggia (VE) e Lucca e Quendolo S.a.s di Udine e gli architetti Mattia Venir di Udine e Lorenzo Pevere di Tavagnasco (UD) a cui è già stato affidato lo studio di fattibilità tecnico-economica.

“Tradizione e cultura sono destinate a fondersi nel progetto della nuova sede dell’Archivio storico, approdato alla fase definitiva ed esecutiva, che definirà spazi adeguati alla conservazione e tutela del patrimonio archivistico storico cittadino e alla sua consultazione da parte degli utenti - dichiara il Sindaco Sara Casanova -. L’ex Linificio è un immobile, in parte ancora dismesso, dalla passata vocazione industriale, poi gradualmente trasformato in centro polivalente che ospita servizi di pubblica utilità. L’intento dell’Amministrazione comunale è oggi quello di sfruttare le enormi potenzialità di questa struttura, attraverso la sua valorizzazione architettonica, arrivando a comprendere nuove importanti funzioni culturali e aggregative, tra cui anche quella di centro museale. Aggiungiamo così un ulteriore tassello alla rigenerazione del comparto a ridosso della linea ferroviaria dove al ripensamento di piazzale Forni si unirà il previsto ampliamento dei servizi commerciali e residenziali”.

“L’intervento di recupero dell’Ex Linificio è un progetto articolato e ambizioso - aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Claudia Rizzi -, concepito per essere realizzato in lotti funzionali, di cui il primo riguarda la riqualificazione di tutta l’area al piano terra sottostante il CFP. In questo spazio verranno ricavati i nuovi locali dell’Archivio. La progettazione preliminare, affidata all’architetto Pevere e già visionata dalla Soprintendenza ai beni archivistici di Milano, ci ha consentito di definire gli elementi cardine che verranno sviluppati nelle successive fasi progettuali dalla ICIS S.r.l.: ambienti ampi, luminosi e accessibili anche per gli utenti diversamente abili, postazioni per la consultazione ben attrezzate, scaffalature facilmente fruibili e impiego di materiali moderni, ma al tempo stesso coerenti con i caratteri tipici dell’archeologia industriale. La società incaricata del livello definitivo-esecutivo, in RTP con una società di Global Service, uno studio associato e due architetti liberi professionisti, è una realtà che ha già lavorato a progetti noti e prestigiosi, tra cui quelli di restauro dell’Accademia delle Scienze e del complesso storico-monumentale del Museo Egizio di Torino e del Polo Informatico, Biblioteca e Centro Servizi agli Studenti di via Celoria a Milano. Una piacevole sorpresa, che ci fa essere sempre più convinti di aver scelto gli spazi più idonei per un servizio che vogliamo tornare ad offrire e che ci dà certezza che le solide competenze dei professionisti a cui ci affideremo, sapranno sviluppare al meglio.

“Oggi si compie un altro passo deciso nella direzione di un obiettivo prioritario per la nostra Amministrazione: dare il via entro quest’anno ai lavori per la realizzazione della nuova sede dell’Archivio storico - conclude l’assessore alla Cultura Lorenzo Maggi -. Il progetto che abbiamo affidato non solo ci consente di soddisfare l’esigenza di individuare un luogo di dimensioni sufficienti a contenere tutta la documentazione archivistica, precedentemente conservata negli spazi troppo angusti di via Fissiraga, ma anche a tutelare un patrimonio, custodito all'interno di una sede non più idonea ad ospitarlo e dichiarata inagibile nel 2019. Da quel momento abbiamo lavorato a testa bassa, sempre in stretta collaborazione con la Soprintendenza, prima per rendere nuovamente disponibili i materiali, trasferiti alla Microdisegno di San Grato, dove dall’anno scorso è stato riattivato il servizio di consultazione, e poi per trovare una soluzione definitiva per la loro custodia e fruizione nei locali dell’ex Linificio destinato a trasformarsi in polo culturale che ospiterà anche il Museo civico”.

Lodi, 24 marzo 2021


Ultima Modifica: 25/05/2022