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Festività patronale di S. Bassiano 2017, approvate le Benemerenze civiche

Metodo innovativo voluto dal Commissario, la scelta è frutto di un confronto a più voci ed esperienze

Con delibera del Commissario Straordinario approvata oggi, sono stati decisi gli assegnatari delle benemerenze civiche che, da tradizione, verranno conferite dal Comune il 19 gennaio, nell’ambito delle celebrazioni per la festività patronale di San Bassiano.

La scelta è stata effettuata in base alle segnalazioni pervenute all’Amministrazione comunale entro lo scorso 5 dicembre e tenendo conto delle indicazioni formulate dall’apposito Comitato istituito per coadiuvare il Commissario Straordinario nella valutazione delle candidature e nella individuazione di ulteriori profili meritevoli di essere presi in considerazione. Di tale Comitato sono stati chiamati a far parte il Regiù della Familia Ludesana, Paolo Caretta; il presidente del Comitato Premio alla Bontà, Mario Uggé; il presidente della Fondazione Banca Popolare di Lodi, Duccio Castellotti; il direttore de “il Cittadino, Ferruccio Pallavera.

A seguito del confronto sviluppatosi nel Comitato e previa consultazione degli interessati allo scopo di acquisirne il consenso a ricevere il riconoscimento, sono quindi state attribuite le seguenti benemerenze, circoscritte per quest’anno al novero delle associazioni, con conferimento di attestato di benemerenza (non verranno pertanto conferite benemerenze con medaglia d’oro a singole persone):

- N. registro 388: Associazione Amici della Lirica “Giuseppina Strepponi”, per l’attività di promozione culturale in ambito musicale che svolge da 40 anni, tramite l’organizzazione di rappresentazioni liriche, concorsi e premi, che contribuiscono a mantenere vivo il ricordo della grande artista lodigiana, famoso soprano e moglie di Giuseppe Verdi;
- N. registro 389: Atelier Chitarristico Laudense, per l’organizzazione della Stagione di Chitarra Classica che da 12 anni porta a esibirsi a Lodi artisti di fama internazionale e che ha reso la città un punto di riferimento per gli appassionati di tutta Italia, anche grazie all’attività di recupero, ri-pubblicazione e archiviazione di antichi manuali, volumi, partiture e manoscritti e alla valorizzazione dell’artigianato liuteristico;
- N. registro 390: Centro antiviolenza “La metà di niente”, per l’attività svolta nel campo dell’erogazione di servizi mirati e specialistici di contrasto alla violenza di genere, che dal 2010 hanno consentito a centinaia di donne di intraprendere percorsi di uscita dalla condizione di disagio e di acquisizione di autonomia economica, reinserimento sociale e ricostruzione familiare;
- N. registro 391: Centro di raccolta solidale per il diritto al cibo, per il progetto di recupero e ridistribuzione ai bisognosi di derrate alimentari, tramite una rete territoriale di oltre 50 strutture caritatevoli che prestano mensilmente assistenza a circa 2.000 famiglie in condizioni di disagio economico, promuovendo inoltre la cultura del contrasto allo spreco alimentare;
- N. registro 392: Collegio San Francesco dei Padri Barnabiti, per la collaborazione con la Fondazione Sicomoro che ha permesso di promuovere anche a Lodi, dal 2014, il progetto della “Scuola di seconda opportunità”, come efficace strumento contro la dispersione scolastica, favorendo il riavvicinamento all’apprendimento di ragazzi reduci da un fallimento scolastico, consolidandone l’autostima e aprendo prospettive di un positivo inserimento sociale;
- N. registro 393: Cooperativa sociale “Sollicitudo”, per la capacità dimostrata in oltre 25 anni di promuovere i valori della solidarietà e della mutualità nello svolgimento dell’attività di impresa, creando opportunità occupazionali per circa 30 persone, di cui quasi la metà rappresentata da persone in situazione di svantaggio, che trovano nella Cooperativa un’occasione di effettiva riabilitazione sociale e di inserimento lavorativo.
- N. registro 394: Associazione Lodi Città Aperta, per l’organizzazione di iniziative che attraverso il coinvolgimento diretto e attivo dei giovani della città favoriscono l’approfondimento e la riflessione sul tema delle differenze di carattere generazionale, sessuale, etnico e religioso che anche nella comunità locale possono influire sulla quotidianità delle relazioni sociali, contribuendo a superare gli stereotipi ed i pregiudizi nei confronti di ciò che viene percepito come “diverso”.

(12-01-2017)


Ultima Modifica: 25/05/2022