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Festival Da Donna a Donna: incontro con Alda Merini

 
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UN PALCOSCENICO PER LA CREATIVITÀ FEMMINILE
Scrittrici, giornaliste e interpreti del talento femminile
in primo piano a Lodi dal 18 al 27 settembre


STORIE DI ORDINARIA POESIA: ALDA MERINI NELLA CITTA' DI ADA NEGRI

Non è facile convincerla a uscire dalla sua casa di Porta Ticinese, sui Navigli.
Ma Alda Merini, la più grande poetessa italiana contemporanea, candidata più volte al Premio Nobel per la letteratura, non poteva respingere un invito nella città di Ada Negri, a cui è legata da un filo sottile ma resistente.
Al punto che si potrebbe quasi dire che la sua storia letteraria è nata proprio sulle rive dell'Adda, grazie all'incontro con Silvana Rovelli, cugina di Ada Negri, che nel 1947 sottopose le prime poesie della sedicenne Merini al giudizio dell'illustre letterato Angelo Romanò, che a sua volta le fece leggere al poeta Giacinto Spagnoletti, diventato per la storia il vero scopritore della poetessa e suo primo maestro.
La presenza di Alda Merini al Festival Internazionale della Letteratura a Creatività al Femminile Da donna a donna (manifestazione che si intreccia saldamente con la VIIª edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Sulle orme di Ada Negri, organizzato dall'Associazione Poesia, la vita) suggella quindi questo antico legame con Lodi.
L'appuntamento è per domenica 21 settembre, alle ore 21.00, presso il Teatro alle Vigne di via Cavour: stimolata dalle domande del professor Giuseppe Strazzi, poeta e scrittore, responsabile del Fund Raising dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Alda Merini racconterà la sua esistenza vissuta con tormento e sofferenza, i suoi grandi amori, i figli, le drammatiche esperienze affrontate nei ripetuti ricoveri all'ospedale psichiatrico, che hanno segnato e forgiato la sua poesia visionaria e inquieta, recitando per il pubblico del festival alcuni dei suoi versi sublimi.
Versi che le hanno fatto vincere numerosi premi letterari: nel 1993 il Librex-Guggenheim Eugenio Montale, che la accosta ai più grandi poeti contemporanei, come Attilio Bertolucci e Mario Luzi (quest'ultimo, tra l'altro, già presidente della giuria del Premio intitolato ad Ada Negri); nel 1996 il Premio Viareggio, nel 1997 il Premio Procida Elsa Morante. Versi che sono diventati canzoni, come quelli incisi nel 2004 da Milva nell'album Milva canta Merini, su musiche di Giovanni Nuti.
Studiosa di pianoforte in gioventù, Alda Merini ha sempre avuto un intenso rapporto con la musica. Sempre con il cantante-compositore toscano è nata una splendida amicizia che l'anno scorso ha portato alla realizzazione del disco Rasoi di seta, 21 canzoni tratte da altrettanti poemi della Merini: tra queste il brano Sull'orlo della grandezza, proposta per il Festival di Sanremo, ma bocciata da Pippo Baudo non senza una piccola coda polemica. Un'altra canzone del disco, I poeti, è cantata da Nuti in coppia con Simone Cristicchi, con il quale la Merini aveva avuto un duro scontro dopo la sua vittoria a Sanremo 2007 con Ti regalerò una rosa, dedicata a un giovane chiuso in manicomio: "E' un grande stupido - aveva detto la Merini - Ha messo il dito su una piaga che brucia ancora", riferendosi alla sua tormentata esperienza personale. Ma l'arte vola sempre più alta delle polemiche e questa canzone ha chiuso ogni screzio.
Lodi, 19 settembre 2008
www.festivaldadonnaadonna.com
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