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Ex Sicc, ordinanza per lo sgombero, pulizia e messa in sicurezza

Allontanare tutte le persone presenti, anche avvalendosi dell'intervento della Forza Pubblica; rimuovere tutti i rifiuti presenti all'interno dello stabile e del perimetro di pertinenza; realizzare tutte le opere necessarie per non consentire l'accesso e l'uso improprio del fabbricato, al fine di evitare il ripetersi della situazione di degrado, e conseguentemente demolire la struttura.

E' quanto viene imposto di fare, entro 20 giorni, alla proprietà dell'area ex Sicc di via Ferrabini (l'Immobiliare Revellino Srl di Arseno), in forza di un'ordinanza firmata oggi dal sindaco Simone Uggetti, per porre rimedio ai gravi problemi igienico-sanitari e di ordine pubblico generati dall'occupazione abusiva dell'ex palazzina uffici dell'industria dismessa da parte di senza tetto e persone senza fissa dimora.

"Si tratta di un atto conseguente all'impegno che avevo assunto pubblicamente poche settimane fa di fronte ai residenti della zona, in occasione dell'incontro su città bassa e oltre fiume nell'ambito della rassegna "Fuori dal Comune" - ricorda il sindaco - Quella sera avevo spiegato che in caso di perdurante inerzia da parte della proprietà, l'amministrazione comunale sarebbe intervenuta entro maggio con un'ordinanza per imporre sgombero, pulizia e messa in sicurezza dell'edificio, anche tramite demolizione dello stesso. Oggi, a seguito di un ulteriore sopralluogo effettuato con l'Azienda Sanitaria Locale e di tutti i passaggi preliminari di verifica con le Forze dell'Ordine, si sono create le condizioni per procedere con questo strumento ed avviare finalmente a soluzione una incresciosa situazione di degrado che ha comprensibilmente generato preoccupazione e lamentele da parte dei residenti della zona".

"Come noto - spiega l'assessore all'urbanistica ed alla Polizia Locale, Simone Piacentini - la demolizione della palazzina ex Sicc era già prevista nel piano di riconversione a uso residenziale approvato nel febbraio del 2014, ma i tempi di attuazione di quell'intervento (entro 10 anni) sono decisamente eccessivi rispetto all'esigenza, ormai urgente, di porre un rimedio alla situazione che si è creata. In questo senso, l'ordinanza offre all'amministrazione uno strumento per imporre alla proprietà privata precisi comportamenti che eliminino i fattori di rischio legati all'uso improprio dell'immobile e qualora la proprietà non dovesse rispettare queste prescrizioni l'amministrazione si avvarrà dei poteri sostitutivi, intervenendo direttamente per demolire l'edificio, salvo poi rivalersi sulla proprietà per i relativi costi dell'operazione".

(21-05-2015)
 

 
foto della conferenza stampa

Ultima Modifica: 25/05/2022