Sperimentato l'anno scorso nel contesto del progetto "Di donne ce n'è più d'una" (cofinanziato dalla Regione con il bando "Progettare la Parità in Lombardia"), l'ampliamento degli orari di apertura del Centro Locale di Parità di Lodi diventa stabile, offrendo all'utenza maggiori opportunità di accesso agli sportelli di assistenza e consulenza, nonché più spazi alle associazioni per la promozione di iniziative ed attività.

Il nuovo modello organizzativo della struttura di via delle Orfane è definito nelle "Norme di utilizzo" approvate dalla giunta con apposita delibera. Oltre agli orari di apertura, il documento stabilisce le modalità di concessione alle associazioni che aderiscono al progetto di un locale ufficio, dotato di telefono, computer e stampante, nonché di una sala riunioni.

La programmazione delle aperture prevede il lunedì dalle 09.30 alle 16.15 il servizio di sportello informativo del Centro Donna e dalle 21.00 alle 23.00 attività dell'associazione ImbuTiamo; il martedì dalle 14.30 alle 17.30 sportello informativo sulle tematiche GLBTQI in collaborazione con l'associazione ColoradIndaco e dalle 21.00 alle 23.00 attività ricreativa per volontariato; il mercoledì dalle 09.30 alle 17.15 Sportello Informativo Centro Donna e dalle 20.30 alle 22.30 Sportello Informativo GLBTQI; il giovedì dalle 17.30 alle 19.30 attività del gruppo "Donne al centro!"; il primo ed il terzo sabato di ogni mese dalle 10.00 alle 12.00 Sportello Banca del Tempo, il quarto sabato di ogni mese dalle 09.30 alle 12.00 Sportello Informativo dell'associazione Ge.Co.

"Il Centro Locale di Parità del Comune di Lodi, più comunemente noto come Centro Donna - spiega l'assessore alle pari opportunità, Erika Bressani - è sede e strumento di promozione e conoscenza, diffusione e applicazione dei principi di parità e di valorizzazione delle differenze di genere e non solo; svolge funzioni di informazione e consulenza sulla legislazione, sulle opportunità e sui servizi presenti sul territorio, di sensibilizzazione delle famiglie per favorire un miglior equilibrio delle responsabilità di cura e professionali tra uomini e donne e di raccordo tra domanda e offerta di servizi di conciliazione. Si caratterizza come luogo di incontro per quelle associazioni, gruppi informali e singoli che vogliono informarsi, informare e collaborare per la realizzazione di una città dove ci siano più possibilità e meno discriminazioni, superando ogni diversità,. Il Comune, a tal fine, promuove lo sviluppo di collaborazioni con associazioni e gruppi informali che realizzano iniziative e progetti che possano favorire le pari opportunità, eliminando discriminazioni legate al genere, alla disabilità, all'orientamento religioso, sessuale, culturale e all'origine etnica".

(26.09.2014)