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F.B.L. Progetto per la prevenzione delle truffe agli anziani

"F.B.L. - Faccio Ballare L'occhio - Pratici consigli utili per la mia sicurezza" è il titolo del progetto promosso dal Comune di Lodi risultato primo classificato in Lombardia (ex aequo con Brescia) nel bando regionale per l'assegnazione di finanziamenti a favore di iniziative per la prevenzione ed il contrasto dei reati in danno agli anziani.
L'accordo che regola i rapporti tra la Regione e l'amministrazione comunale per l'attuazione del progetto è stato siglato oggi a Milano dall'assessore alla sicurezza Umberto Pensa, accompagnato dal comandante del corpo di Polizia Locale, Salvatore Micciché, che ha coordinato l'elaborazione del programma di interventi, a cui ha collaborato anche il settore politiche sociali di Palazzo Broletto.
 
"Tra i capoluoghi di Provincia della Lombardia - osserva l'assessore Pensa - Lodi presenta una tra le percentuali più elevate di anziani in rapporto ai residenti. Gli ultrasessantacinquenni rappresentano infatti quasi un quarto della popolazione totale. Una così elevata presenza di soggetti in condizioni di potenziale fragilità comporta la necessità di attivare politiche finalizzate alla loro tutela. Il progetto F.L.B. è quindi finalizzato a promuovere una cultura della sicurezza, mediante una capillare azione di formazione/informazione (incontri, diffusione di materiale informativo) da effettuarsi con la collaborazione dei vari servizi che operano sul territorio a contatto con gli anziani, mirando al coinvolgimento degli stessi anziani nelle attività progettuali, per una maggiore efficacia del messaggio formativo".
 
"Attraverso questo progetto - spiega il comandante Micciché - si intende incrementare la conoscenza di buone pratiche da parte della cittadinanza, specialmente quella più anziana, che risulta particolarmente esposta al rischio di essere vittima di reati di tipo predatorio. Sebbene rivolto in prevalenza alla popolazione anziana, si ritiene utile che il messaggio informativo raggiunga il più ampio numero possibile di destinatari, considerata la valenza generale e la possibilità di aumentarne l'efficacia attraverso il coinvolgimento di altri soggetti (figli, nipoti, parenti, vicini di casa, impiegati di uffici e dei servizi ai quali più frequentemente accedono gli anziani etc.). Oltre alla Questura, sono stati individuati quali partner dell'iniziativa una serie di soggetti che operano a stretto contatto con gli anziani, al fine di svolgere un'azione di sistema con i servizi già presenti sul territorio: in particolare, collaboreranno al progetto l'Auser, la cooperativa sociale Il Mosaico, l'Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, Tesan Spa (la società che gestisce per conto del Comune il servizio di telesoccorso) e gli istituti di credito Banca Popolare di Lodi e Intesa Sanpaolo (per la distribuzione agli sportelli di materiale informativo)".
 
"In relazione alla condizione degli anziani nella nostra comunità locale - sottolinea l'assessore alle politiche sociali, Silvana Cesani - bisogna rilevare in particolare gli indici di dipendenza senile (vale a dire il rapporto tra le persone della quarta età, ultraottantenni potenzialmente non autosufficienti, e le persone in età lavorativa, che dovrebbero farsene carico) ed il rapporto tra persone della quarta con quelle della terza età, che presentano valori sensibilmente elevati rispetto alle medie regionale e nazionale. E' per questo che nell'elaborazione del progetto è stata ritenuta importante e significativa la ricerca del coinvolgimento e della partecipazione attiva degli anziani in alcune attività, affinché gli stessi non si percepiscano esclusivamente come destinatari di un'iniziativa formativa, ma fondamentali attori per la propria sicurezza".
 
Le azioni previste consistono nell'organizzazione di incontri nei principali luoghi di aggregazione degli anziani, durante i quali illustrare, anche attraverso il coinvolgimento diretto degli anziani (per esempio nella realizzazione di un video), i comportamenti a rischio, le truffe più ricorrenti ed alcuni utili suggerimenti. Si prevede inoltre l'attivazione di un servizio di assistenza psicologica a favore di anziani vittime di reati. Per l'attuazione del progetto verranno prodotti materiali illustrativi (stampati e video) ed un questionario a risposta chiusa per verificare il livello di percezione del rischio, la reale diffusione del fenomeno truffe (spesso non denunciate), nonché l'efficacia dell'attività formativa svolta. L'attuazione del progetto comporterà una spesa complessiva di 10.000 euro, 8.000 dei quali coperti da contributo regionale.

(18-07-2012)


Ultima Modifica: 25/05/2022