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Roggia Molina, un'ordinanza vieta l'uso delle acque

A seguito di una richiesta inoltrata in data odierna dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, il Comune di Lodi ha disposto con ordinanza del sindaco il divieto di utilizzo a qualsiasi scopo delle acque della roggia Molina, nel tratto scoperto a valle del tratto tombinato in località Selvagreca, sino al confine del territorio comunale. L'ordinanza è stata emessa in termini di urgenza, ai fini della salvaguardia della salute pubblica, in considerazione dei valori dei parametri biologici rilevati con analisi di laboratorio da parte dell'Arpa su campioni di acqua della roggia Molina prelevati lo scorso 19 giugno dal Corpo Forestale lungo il tratto tombinato. Secondo quanto segnalato dai responsabili delle analisi, i risultati ottenuti suggeriscono l'opportunità di impedire qualsiasi ipotetico utilizzo delle acque della roggia Molina, compreso quello irriguo in agricoltura, "per altro già escluso dalla elevatissima concentrazione di E.coli".

A riguardo degli accertamenti effettuati, l'Arpa ha inoltre rilevato che "i singoli parametri chimici riscontrati, pur indicando uno stato di alterazione del corpo idrico in questione, almeno in questa fase dell'indagine non costituiscono traccianti utili per rintracciare precise fonti di inquinamento".

A proposito di quest'ultimo aspetto, si ricorda che attualmente sono in corso lungo il tratto tombinato della roggia Molina attività di videoispezione, disposte dal Comune di Lodi dietro richiesta del Corpo Forestale dello Stato e finanziate dall'ente locale con uno stanziamento di circa 20.000 euro.

(12-07-2012)


Ultima Modifica: 25/05/2022