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Via libera al nuovo argine dell'Adda verso Boffalora

Inizieranno ad aprile i lavori di realizzazione del nuovo argine dell'Adda lungo la strada provinciale per Boffalora. Lunedì si è infatti tenuta la conferenza di servizi sul progetto predisposto per conto del Comune dal Consorzio Muzza Bassa Lodigiana, con l'acquisizione dei pareri di competenza da parte di tutti gli enti interessati (Parco Adda Sud, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Autorità di Bacino del fiume Po, Provincia di Lodi, Soprintendenza ai Beni Architettonici e Soprintendenza ai Beni Archeologici). Conseguentemente, l'amministrazione comunale ha provveduto all'aggiudicazione definitiva dell'appalto alla Arros Spa di Broni, con un ribasso del 20,37 per cento rispetto alla base d'asta, per un importo di circa 1.926.000 euro Iva compresa.

"Gli ultimi adempimenti (acquisizione dall'impresa del Documento Unico di Regolarità Contributiva, firma del contratto e consegna dei lavori) richiederanno ancora circa 40-60 giorni - informa l'assessore comunale alle opere pubbliche, Enrico Brunetti - per cui si può prevedere che l'insediamento del cantiere si verificherà tra la fine di marzo e l'inizio di aprile. Da quel momento, l'impresa avrà a disposizione 420 giorni per concludere l'intervento".
 
Il nuovo argine sarà lungo 1.800 metri, dalla rotatoria di viale Piave sino a circa 300 metri dopo la svolta per la Colonia Caccialanza, e si alzerà mediamente di 3,5 metri rispetto allivello dei campi circostanti, ospitando sulla sommità una pista ciclabile, che si ricongiungerà con quella già realizzata sull'area ex Sicc. Il piano finanziario dell'opera prevede un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro.

"Lo scopo delle opere - spiega il sindaco, Lorenzo Guerini - è quello di proteggere dalle piene dell'Adda gli insediamenti residenziali (quartieri Revellino e Campo Marte) e quelli agricoli (cascine Pesalupo, Colombarola, Colombarolina, Mozzanica, Leccama e Negrina) che si trovano sulla sponda sinistra del fiume a monte del ponte urbano, all'esterno del tracciato della strada provinciale 25 per Boffalora, integrandosi con il nuovo argine dell'area ex Sicc, che ha invece messo al sicuro gli insediamenti all'interno della strada. L'intervento consentirà anche di riqualificare la strada stessa, in particolare rettificando il tracciato della pericolosa curva in località Curletto, in passato teatro di ripetuti incidenti. Inoltre, la pista ciclabile che verrà realizzata sulla sommità dell'argine valorizzerà la funzione ricreativa di questa zona, con opere di inserimento ambientale di particolare pregio, accompagnate da misure di tutela della lanca dell'Adda Morta e dall'allestimento di una postazione di "birdwatching" per l'osservazione della fauna volatile".
 
"Le caratteristiche dell'argine - sottolinea l'assessore Brunetti - sono state studiate per rispondere a scenari di piena del fiume di portata storica, con tempo di ritorno pari a 200 anni, per far fronte a eventi come quello del novembre 2002, quando si verificò una diffusa tracimazione delle acque dalla strada provinciale per Boffalora, con conseguente allagamento delle zone retrostanti. Le nuove opere impediranno l'esondazione in tutta la zona in sponda sinistra a monte di Lodi, contenendo i deflussi nell'alveo e nelle zone golenali. Da questo punto di vista, il progetto migliorerà le condizioni di espansione fluviale, arretrando i limiti delle fasce di esondazione stabiliti dal Piano di Assetto Idrogeologico, come attestato anche nel parere sul progetto formulato dall'Autorità di Bacino, in si evidenzia che il nuovo argine "realizza complessivamente un aumento della superficie destinata al deflusso ed all'espansione delle piene". Il tracciato del nuovo  argine seguirà l'andamento della strada provinciale, tranne che in corrispondenza della zona Curletto, dove oltre alla rettifica della carreggiata è previsto uno scostamento del rilevato arginale dalla sede stradale, allo scopo di proteggere gli insediamenti all'interno della curva, secondo modalità di intervento che nel dettaglio saranno concordate con la Provincia in corso d'opera".
 
"Quest'opera - ricorda il sindaco - rappresenta l'ultimo tassello del piano di messa in sicurezza del tratto urbano dell'Adda dal rischio di esondazioni, piano che complessivamente comporta una spesa di ben 14 milioni di euro, oltre 6 dei quali  investiti direttamente dal Comune. Dal 2005 ad oggi sono stati realizzati il nuovo sistema automatizzato di chiuse delle rogge Gaetana e Gelata (per proteggere dal rischio di riflusso i quartieri Martinetta e Pratello), il nuovo argine in sponda destra a valle del ponte (a protezione del Borgo), il nuovo argine in sponda sinistra a monte del ponte (area ex Sicc), il consolidamento del ponte stesso, l'abbassamento della briglia fluviale e il corazzamento dell'Isolotto Achilli, mentre l'Aipo (Agenzia Interregionale per il Po) sta ultimando la progettazione esecutiva dell'argine in sponda destra a monte del ponte".
 
Misure di inserimento ambientale
L'intervento è stato studiato in modo da integrarsi efficacemente nello scenario paesaggistico della zona, che offre pregevoli spunti ambientali, privilegiando il più possibile l'utilizzo di materiali naturali associati a rinverdimenti e piantumazioni con essenze arboree e arbustive locali. Il nuovo argine, interamente costituito in materiale terroso naturale, verrà inerbito per l'intero sviluppo, senza l'impiego di alcun rivestimento o copertura che possa alterarne le caratteristiche a verde. L'effetto visivo sarà quello di una tipica ripa a verde, non insolita nel paesaggio lodigiano (specie nelle zone circostanti gli ambiti fluviali) con declivio a bassa pendenza che raccorda le campagne limitrofe, per la maggior parte coltivate. Il percorso ciclo-pedonale verrà realizzato con materiali naturali (quindi senza impiego di asfalto) al fine di ottenere una "strada bianca" che ricalca la tipologia tipica della via rurale di campagna. Le barriere di protezione, necessarie in base alla normativa, saranno realizzate in legno pretrattato. Per quanto riguarda i manufatti di intersezione e distribuzione irrigua, saranno ricostruiti con le medesime caratteristiche di quelli esistenti, quindi senza arrecare modificazioni allo stato attuale dei luoghi.
Sarà anzi posta attenzione a ridurne il, seppur modesto, effetto visivo, mediante piantumazioni con essenze arbustive. L'impianto di sollevamento del canale Mozzanica, indispensabile per consentire lo smaltimento delle acque drenate in occasione di eventi di piena che rendano impossibile lo scarico a gravità, verrà realizzato con tecniche edilizie che riproducono gli stili propri degli edifici rurali lombardi, con particolare attenzione ai materiali da impiegare per la copertura ed il rivestimento delle pareti esterne; è inoltre prevista la piantumazione di essenze pregiate autoctone nelle aree prospicienti l'impianto, con siepature alla delimitazione delle aree di pertinenza. Interventi specifici sono poi previsti per la salvaguardia e la preservazione della lanca fluviale "Adda morta", che si vuole mantenere indisturbata dalla fruizione ciclabile del rilevato arginale, tramite la formazione di schermatura con essenze arbustive, la realizzazione di una postazione per attività di birdwatching, piantumazioni boschive in fascia limitrofa alla lanca, piantumazioni integrative in adiacenza al rilevato stradale esistente, cure colturali con conversione ad alto fusto dei salici esistenti. La pista ciclabile sarà poi separata dalla sede stradale della provinciale 25 anche visivamente, con una siepatura lungo tutto il percorso, che schermerà dal traffico veicolare le finalità fruitive del percorso ciclabile, che lambisce interamente il perimetro esterno della zona golenale in sponda sinistra del fiume a monte del ponte vecchio, offrendo l'opportunità di pregevoli viste paesaggistiche su ampie zone di pertinenza fluviale all'interno dell'area del Parco Adda Sud.
(08-02-2011)
 

il tracciato del nuovo argine