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Biblioteca Laudense: "Cultura in movimento"

Sono già oltre 400 le prenotazioni per le visite guidate al cantiere dei lavori di riqualificazione della Biblioteca Comunale Laudense, in programma durante gli open days di sabato 23 e domenica 24 ottobre.
 
"Un riscontro davvero entusiasmante - commenta l'assessore alla cultura, Andrea Ferrari - che testimonia in modo efficace l'interesse e le attese suscitati in città dalla prospettiva di poter prendere una prima, seppur ovviamente ancora parziale, visione di quella che sarà la "nuova" Laudense. Per chi intendesse partecipare alle visite guidate, resta ancora qualche posto disponibile, ma occorre affrettarsi (info 0371-420369, bibliolaudense@comune.lodi.it)".
 
Il punto di ritrovo degli open days è fissato in via Solferino, in corrispondenza di quello che sarà il nuovo ingresso principale della biblioteca, con un portone monumentale dal quale si accederà agli spazi di accoglienza (foyer, book shop, caffè letterario): i sopralluoghi guidati (sono consigliati scarpe da ginnastica e abbigliamento sportivo, trattandosi di un cantiere) avranno la durata di mezz'ora, con partenza cadenzate la mattina tra le 09.30 e le 13.00 e nel pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00. A illustrare ai visitatori lo stato di avanzamento dei lavori e le caratteristiche del piano di riqualificazione sarà il personale della Laudense, mentre all'ingresso il pubblico sarà accolto da un maxi schermo su cui scorreranno le immagini di un intervento dell'architetto Michele De Lucchi, autore del progetto. Nel contesto delle visite ci sarà spazio per un intrattenimento teatrale, a cura della Compagnia Il Pioppo di Luciano Pagetti. Gli open days sono realizzati in collaborazione con la Ommg Srl di Pieve Fissiraga e la Microdisegno Srl di Lodi.
Nella mattinata odierna, presso il cantiere si è svolta di una anteprima per la stampa delle visite guidate, alla presenza dell'architetto De Lucchi, del sindaco Lorenzo Guerini e degli assessori alla cultura Andrea Ferrari e alle opere pubbliche Enrico Brunetti.

I lavori di riqualificazione dell'antico monastero dei Filippini, finalizzati all'ampliamento ed all'adeguamento funzionale della Biblioteca Laudense, sono stati avviati tra il 2007 ed il 2008 con il cosiddetto "lotto zero", relativo all'ingresso da corso Umberto I, corridoio ed ex ala sezioni ceramica, Risorgimento e archeologia del Museo Civico (per un investimento di circa 800.000 euro). La seconda fase, cosiddetto "lotto uno", è iniziata nel novembre 2009 e riguardava gli interventi sul piano terra, relativi alla sistemazione definitiva della Biblioteca dei Ragazzi, al nuovo ingresso con foyer da via Solferino, al caffè letterario, ai nuovi servizi igienici, all'installazione degli ascensori per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed alla sistemazione dei cortili (lato corso Umberto I e lato via Fanfulla).

A realizzare i lavori è stata un'associazione di impresa costituita tra Co.Edil Srl di Martinengo (BG) per gli interventi edili ed Energy System Srl di Milano per l'impiantistica, mentre la Ommg Srl di Pieve Fissiraga ha curato gli interventi di carpenteria metallica; il piano finanziario di questo lotto ammontava a circa 1.200.000 euro. Recentemente, sono invece stati assegnati gli appalti dei lavori del "lotto due", relativi al primo piano, che comporteranno un investimento complessivo di circa 700.000 euro; per quanto riguarda le opere edili (339.000 euro), l'incarico è stato attribuito alla Tecno 80 di Lodi; a realizzare gli impianti elettrici, meccanici ed idraulici (358.000 euro) sarà invece la Ferla Service Srl di Credera Rubbiano (CR). L'obiettivo dell'amministrazione comunale è di completare i lavori del "lotto due" e procedere all'allestimento degli spazi bibliotecari in modo da riaprire la Laudense al pubblico nel dicembre 2011.
(21-10-2010)
 

Il sopralluogo alla biblioteca laudenseLa conferenza stampa al cantiere della biblioteca laudense
 

Scheda sul progetto e sintesi storica

Le caratteristiche del progetto di riqualificazione
Il progetto (che reca la firma prestigiosa dell'architetto Michele De Lucchi) prevede il recupero di tutti e quattro i piani fruibili dell'edificio dell'ex convento dei Filippini, con l'obiettivo di valorizzare l'intero complesso, rendendolo maggiormente ospitale, oltre a garantire la sua buona funzionalità nel rispetto delle peculiari caratteristiche architettoniche. Al termine dell'intervento di riqualificazione, il complesso ospiterà anche alcune nuove funzioni per garantire un servizio completo a tutti i visitatori. A tale proposito, la possibilità di prolungare l'apertura della biblioteca oltre gli orari convenzionali rappresenta per l'amministrazione comunale un indirizzo fondamentale. Il piano interrato verrà adibito ad archivio librario. Il piano terra sarà invece destinato alla Biblioteca dei Ragazzi (intitolata a Roberto Cazzulani e Massimiliano Colombi), oltre che a sale musica e video, al nuovo ingresso con foyer e a un "caffè letterario". Gli spazi del primo piano saranno riservati alla biblioteca adulti e a una sala conferenze (oltre alla conservazione della storica e prestigiosa sala della Biblioteca dei Filippini). Il secondo piano avrà invece spazi di studio, uffici e ulteriori spazi per la biblioteca adulti. Completano il progetto il recupero dei cortili esistenti (quello con accesso da corso Umberto I e quello con accesso da via Fanfulla), la messa a norma del pozzo librario, la realizzazione di due ascensori per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed il rifacimento della facciata su via Solferino, dove verrà realizzato un nuovo ingresso accessibile ai diversamente abili. Il progetto comprende anche il totale rifacimento degli impianti (tra cui il pozzo librario, nonché gli ingressi automatizzati con dispositivi antitaccheggio) e degli arredi.

La "nuova" Laudense in numeri
Grazie alla riorganizzazione degli spazi e al recupero di alcune parti del complesso monumentale dei Filippini (per esempio l'interrato), nel suo nuovo assetto la Biblioteca Laudense disporrà di superfici complessive per 4.125 metri quadrati, di cui 3.616 di superficie coperta, rispetto agli attuali circa 3.300. La disposizione sarà la seguente:

  • al piano terra, lato ingresso corso Umberto I, 223 metri quadrati di Biblioteca Ragazzi, circa 54 metri quadrati di spazi per accoglienza, 89 metri quadrati di archivi e 284 metri quadrati di giardino attrezzato; dal lato ingresso di via Solferino (nuovo) e di via Fanfulla, 75 metri quadrati di accoglienza, 90 metri quadrati di foyer, 78 metri quadrati Sala Civica Antonella Granata (ex Sala San Paolo), 33 metri quadrati sala musica, 31 metri quadrati sala cinema, 46 metri quadrati seconda sala cinema, 79 metri quadrati caffé letterario, 226 metri quadrati cortile; i due "blocchi" del piano terra saranno collegati da un corridoio (in cui verranno allestiti anche i servizi) di 293 metri quadrati
  • al primo piano Salone dei Notai 145 metri, Biblioteca dei Filippini 116 metri quadrati, biblioteca 285 metri quadrati, pozzo librario 90 metri quadrati, sala informatica 36 metri quadrati, sala studio 31 metri quadrati, secondo livello del Caffé Letterario 88 metri quadrati, collegamenti e servizi 301 metri quadrati
  • al secondo piano 143 metri quadrati di archivi, 80 metri quadrati di sala studio, 67 metri quadrati di uffici, 57 metri quadrati centrale termica, collegamenti e servizi per 178 metri quadrati
  • al terzo piano 428 metri quadrati di archivi e 198 metri quadrati di collegamenti e servizi
  • al piano interrato 179 metri quadrati di sala polivalente e 35 metri quadrati di collegamenti e servizi

Il patrimonio librario (che ammonta a circa 147.000 volumi, comprendendo il fondo storico) sarà così suddiviso: al piano terra circa 62.000 volumi, al primo piano circa 44.000, al secondo piano circa 41.000.
 
Le sedi provvisorie
Allo scopo di non interrompere i servizi bibliotecari durante lo svolgimento dei lavori di riqualificazione di Palazzo dei Filippini, sono state allestite alcune sedi provvisorie. Per il prestito e la consultazione della sezione adulti e della Biblioteca dei Ragazzi è stata predisposta un'ala del Collegio San Francesco dei Padri Barnabiti, in parte dei locali (con ingresso da via San Francesco 13) in precedenza occupati dal corso di laurea in tossicologia dell'ambiente dell'Università degli Studi di Milano. In particolare, la Biblioteca dei Ragazzi è stata collocata al piano terra, su una superficie di 159 metri quadrati, mentre la sezione adulti ha trovato ospitalità al primo piano, su una superficie di 292 metri quadrati, per un totale di 451 metri quadrati adibiti a biblioteca. La dotazione libraria della sede provvisoria della Laudense conta circa 8.000 volumi per la sezione ragazzi e circa 12.000 per quella adulti: complessivamente, questi 20.000 volumi rappresentano solo un terzo dell'intero patrimonio librario moderno e contemporaneo della Laudense (che conta ulteriori 40.000 volumi del "pozzo librario", che in questa fase non saranno disponibili per la consultazione e sono custoditi in sicurezza presso un idoneo deposito), ma in realtà costituiscono la base portante del servizio di prestito, ricoprendo quasi l'80 per cento delle richieste dell'utenza. Nella sede provvisoria, la biblioteca è aperta al pubblico lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 14.00 alle 18.30, mercoledì con orario continuato dalle 08.30 alle 17.30 e sabato dalle 08.30 alle 12.30. Presso l'Archivio Storico Comunale di via Fissiraga e presso Villa Braila sono invece state allestite le sedi provvisorie dei servizi di consultazione di microfilm, giornali e riviste e di aula studio.

Cenni storici sulla biblioteca e sul Palazzo dei Filippini
La Biblioteca Laudense è collocata nel Palazzo di San Filippo, in corso Umberto I, che rappresenta uno dei migliori esempi del barocco lombardo della seconda metà del '700. Sino alla rivoluzione francese il palazzo fu, con la chiesa attigua, sede della Congregazione dei Preti dell'Oratorio o Filippini, fondata a Roma nel 1575 da San Filippo Neri, e stabilitasi in Lodi fin dal 1622. I primi oratoriani, acquistato nel 1639 lo stabile sull'area attuale, lo adattarono per loro uso e terminarono i lavori con la costruzione della chiesa di San Filippo nel 1645. Nel 1740 i Sartorio furono incaricati di demolire lo stabile e la chiesa che ospitavano i Padri da quasi un secolo e l'anno stesso - secondo quanto riferisce il cronista Anselmo Robba - iniziò la nuova costruzione. La realizzazione del complesso, nelle sue singole parti, proseguì sino al 1758, anno in cui viene terminata la grande sala a volta che ancora oggi ospita la biblioteca storica e che il Ferrari decorò con la Gloria di San Filippo. Nel 1765 furono terminati anche i grandi armadi in noce della sala, che si alzano per ben 8 metri e le cui parti di ornato sono dovute al Capanna, celebre intagliatore dell'epoca. L'edificio rimase poi incompiuto a causa di sopraggiunte difficoltà economiche e politiche. Il provvedimento con cui la municipalità di Lodi dichiarò la biblioteca dei Filippini "di pubblica utilità" risale al 12 marzo del 1791, data che segna la nascita della Biblioteca Comunale Laudense così come la conosciamo ora. Dal 2006, l'amministrazione comunale ha decretato il 12 marzo quale ricorrenza del "compleanno" della Biblioteca Laudense, che viene celebrata con una manifestazione pubblica: nel 2007, l'iniziativa ha coinciso con la cerimonia di posa della prima pietra del cantiere dei lavori di riqualificazione e ampliamento della biblioteca.
 
La biblioteca antica
Il fondo della biblioteca storica è costituito dall'antica biblioteca dei Filippini. La congregazione dei Filippini dedicò sempre particolare cura alle scienze letterarie ed alle scienze storiche, come ancor oggi testimoniato dal ricco patrimonio conservato nella "libreria". A seguito della dichiarazione di pubblica utilità datata 12 marzo 1791, nel 1792, dopo lunghe trattative con il governo austriaco, la biblioteca venne effettivamente aperta al pubblico. L'arrivo a Lodi delle truppe francesi (maggio 1796) costrinse i frati Filippini a cessare ogni attività e così la "libreria" rimase chiusa finché, nel settembre del 1798, la Municipalità di Lodi, con apposita "grida", la riaprì al pubblico. Come effetto delle soppressioni francesi, vennero consegnati alla Laudense i volumi già dei Cappuccini di Caravaggio, degli Olivetani di San Cristoforo e degli Agostiniani di Sant'Agnese. Nel 1802 la "libreria" degli ex-Filippini veniva dichiarata proprietà della città di Lodi e a dirigerla venne chiamato il dottor Clodoaldo Fugazza, primario dell'Ospedale Maggiore diLodi. Il fondo antico consta attualmente di circa 11.000 volumi: 600 manoscritti, 132 incunaboli, 1.800 cinquecentine e 8.500 edizioni dal XVII al XVIII secolo.