I servizi di aiuto e sostegno a donne
vittime di violenza domestica promossi nell’ambito del progetto “Amati!”
verranno garantiti anche nel biennio 2016-2017.
La prosecuzione delle attività è stata
resa possibile dalla concessione di un finanziamento di 86.000 euro della
Regione Lombardia, a cui si aggiunge un contributo di 17.000 euro dell’Ufficio
del Piano di Zona per gli interventi socio-assistenziali.
Coordinato dal Comune di Lodi in
qualità di capofila della Rete Territoriale Antiviolenza, il progetto prevede
una articolata serie di azioni per la continuità ed il potenziamento dei
servizi di accoglienza, presa in carico e soluzioni abitative.
L’accoglienza fa
riferimento allo Sportello del Centro Antiviolenza di Lodi, oltre agli
sportelli decentrati di Sant’Angelo Lodigiano e Codogno, integrati dal punto
informativo itinerante “Ipazia” che copre anche i territori di Casalpusterlengo
e Somaglia, garantendo la costante reperibilità telefonica.
Per le utenti dei servizi che vengono
prese in carico sono disponibili attività di sostegno psicologico, consulenza
legale e terapia artistica; per i casi più delicati il progetto offre anche accoglienza
in strutture di pronto intervento e soluzioni di ospitalità temporanea.
La previsione per il biennio 2016-2017
è di prendere in carico circa 125 donne vittime di violenza, per accompagnarle nel
percorso di fuoriuscita dalla condizione di disagio, in collaborazione con i
servizi resi dai vari soggetti che collaborano alla Rete Antiviolenza.
Nel corso del 2015 le donne che si sono
rivolte al Centro Antiviolenza “La Metà di Niente” (che ha sede a Lodi in via
Gorini, 21) sono state 240, 125 delle quali sono state prese in carico.
Tra i
risultati ottenuti, 33 donne si sono separate definitivamente dall'uomo
maltrattante, hanno mantenuto o trovato un lavoro e sono rientrate nella loro
abitazione; sono stati disposti due ordini di allontanamento e una richiesta di
allontanamento e in due casi i maltrattanti sono stati arrestati. Sono state
inoltre attivate 5 borse lavoro (di cui 3 prorogate), sono state ottenute due
assunzioni a tempo indeterminato; infine, 6 donne hanno trovato impiego grazie
al percorso di orientamento al lavoro.
(19.07.2016)