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Inaugurazione: giovedì 18 dicembre, ore 18.00
Orari di apertura
dal 19/12 al 01/01
dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30
25 dicembre: Chiuso
26 dicembre: dalle 15.30 alle 18.30
31 dicembre: dalle 9.30 alle 12.00
1° gennaio: dalle 15.30 alle 18.30
Riccardo Buttaboni ha
affidato alla matita e ai colori il compito di fissare la sua visione dei
capolavori dell'arte. Seguendo la pratica del critico ottocentesco Giovanni
Battista Cavalcaselle, per anni ha visitato chiese e pinacoteche, lungo un
itinerario che dai luoghi lodigiani ha percorso poi altre strade lombarde. Si è
fermato davanti ai dipinti dei grandi o alle testimonianze di autori meno conosciuti,
ma anche di anonimi artisti le cui tracce sono rimaste soltanto nelle immagini
che hanno sfidato i secoli. In compagnia di fogli e quaderni di viaggio,
Buttaboni ha trascorso ore nella quiete delle chiese, lo sguardo sulle volte
affrescate e sulle pale d'altare. E la matita che abilmente ha catturato le
immagini, fissando appunti e bozzetti insieme alle annotazioni sul colore poi
aggiunto in studio con la tecnica dell'acquerello, è divenuta interprete di una
pratica di conoscenza, e di immersione nella vicenda di antichi maestri.
La mostra che ora
riporta nello stesso spazio della chiesa dell'Angelo le opere e i significati
della personale del 2016 diviene omaggio e ricordo della figura dell'artista,
scomparso nel marzo 2025.
Nato nel 1945,
Riccardo Buttaboni si era dedicato fin dalla giovinezza al disegno, alla
pittura e alla musica. Aveva frequentato i corsi liberi di nudo all'Accademia
di Brera e conseguito anche una formazione da incisore, figurando negli anni
'70 a Lodi tra i fondatori del Circolo Culturale “Il Segno”. A Lodi ha
partecipato a numerose edizioni della rassegna “Oldrado da Ponte”, a collettive
del Circolo Culturale “Vanoni” (1983) e alla Seconda Biennale d'Arte
organizzata dall'Associazione Monsignor Quartieri (2009). Il suo percorso
espositivo comprende anche la presenza nel 2003 al Centro dell'Incisione Alzaia
Naviglio Grande di Milano, e varie personali alla “Galleria 38” di Bergamo.
