Previsti l'ampliamento dell'Agenzia delle Entrate e nuovi uffici comunali
Un altro importante passo verso il recupero integrale dell'ex Linificio, il popolare "fabricon" che rappresenta indubbiamente il principale monumento di archeologia industriale di Lodi, tutelato da un vincolo di legge. Nella seduta odierna, la giunta municipale ha infatti approvato, su proposta dell'assessore alle opere pubbliche Mario Cremonesi, il progetto di riqualificazione di una ulteriore parte del complesso di via Fascetti, finalizzato all'allestimento ad uffici di una superficie di 1.360 metri quadrati distribuita su due piani e destinata in parte all'ampliamento della sede dell'Agenzia delle Entrate e in parte a uffici dell'amministrazione comunale, per un totale di 80 nuove postazioni di lavoro.
L'investimento previsto ammonta a 1.450.000 euro, tra importo delle opere (1.162.000 euro), Iva (116.000 euro), incarichi di progettazione (60.000 euro) e somme a disposizione per imprevisti e lavori in economia (106.000 euro).
Il progetto consiste nella rimozione di serramenti e intonaci della parte interna,prospiciente i magazzini comunali di viale Pavia, il rifacimento di sottofondi e pavimentazioni, la posa di nuovi serramenti in alluminio, tinteggiature, realizzazione di controsoffitti e pareti divisorie, installazione di porte interne e realizzazione degli impianti (elettrico, cablaggio, illuminazione, rilevazione incendi, dispositivo anti intrusione, climatizzazione a fancoil, servizi igienici, impianto idrico sanitario e collegamento alla rete fognaria). Il progetto dovrà essere sottoposto all'autorizzazione della Soprintendenza ai beni architettonici.
"Il complesso industriale dismesso dell'ex Linificio è ormai diventato un importante centro di servizi, in cui convivono numerose funzioni di interesse pubblico e generale - sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini - dando vita ad un moderno centro direzionale, in una zona di importanza strategica per la città, nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e facilmente raggiungibile dalla viabilità extraurbana, data la prossimità della tangenziale. Con questo progetto mettiamo un ulteriore tassello nel mosaico del recupero dell'ex Linificio, ricavando spazi utili per l'attività degli uffici comunali e consentendo un ampliamento dell'Agenzia delle Entrate".
Un po' di storia
La costruzione dello stabilimento di Lodi della Società Linificio Canapificio Nazionale iniziò nel 1907, su progetto dell'ingegner Castelli, con la collaborazione dell'ingegner Tonetti per la parte architettonica e dell'ingegner Fiorini per le strutture in cemento armato; i lavori si conclusero nel 1908 e la produzione iniziò nel giugno del 1909, dopo l'arrivo dall'Inghilterra delle macchine filatrici Lowson: in questa fase, nello stabilimento lavorano circa 200 persone, con turni di 11 ore al giorno. Nel 1928 arriva l'energia elettrica, fornita dalla centrale di Cassano, costruita nel 1925; nel 1933 la società contribuisce alla costruzione del sottopasso di via San Colombano; negli anni '50 si raggiunge il periodo di massima produttività, con oltre 1.600 operai e tre turni di lavoro da 8 ore che coprono l'intero arco della giornata. Nel 1960 la Bassetti diventa azionista di maggioranza della società; nel 1967 cessa l'attività; nel 1971 l'edificio abbandonato viene comprato dalla società immobiliare Fim di Milano; nel 1976 l'edificio viene comprato dal Comune per la cifra di 940 milioni di lire.
Consistenza del complesso dell'ex Linificio al momento dell'acquisto da parte del Comune
L'estensione complessiva ammontava a 46.000 metri quadrati, di cui circa la metà coperta, suddivisa in quattro corpi di fabbrica, di cui uno realizzato negli anni '50; in origine, l'ingresso era posto su via Besana, dove in seguito è stato realizzato l'edificio adibito alla lavorazione della canapa, attuale sede provinciale dell'Inps; il corpo di fabbrica principale era a sua volta suddiviso in due edifici (sala grande e sala piccola), collegati da un cortile rettangolare e costituiti da due piani (di cui uno seminterrato, utilizzato oggi in parte come parcheggio); il terzo corpo di fabbrica era costituito da quattro sezioni, di cui una adibita a locale caldaie, che ora ospita il Liceo Artistico Callisto Piazza; il quarto e ultimo corpo di fabbrica era adibito a magazzino per le merci grezze e nel 1977 è stato ristrutturato e adibito a sede dei magazzini comunali (funzione che mantiene tuttora). Il complesso era completato da un'ampia area verde, su una cui parte è stata in seguito costruita la nuova sede provinciale delle Poste, mentre la parte rimasta a verde è l'attuale parco pubblico di via Fascetti.
Evoluzione dal 1976 ad oggi
- Nel 1977 ristrutturazione dei magazzini, trasformati in sede dei magazzini comunali
- Nel 1980 trasformazione della sala per la lavorazione della canapa in nuova sede dell'Inps
- Nel 1990 iniziano i lavori per la nuova sede centrale delle Poste, che subiscono un'interruzione tra il 1991 e il 1993 perché il progetto originale viene ampliato, per poi riprendere e venire ultimati nel 1995
- Tra il 1991 e il 1993 realizzazione del parcheggio sotterraneo da 140 posti (per una spesa di 246 milioni di lire)
- Nel 1992 all'interno della "sala grande" viene installata la pista di atletica del palazzetto dello sport di Milano crollato per la nevicata dell'inverno 1985: nel 1994 la pista viene rimossa
- Nel 1992 trasformazione dell'edificio caldaie in sede del Liceo Artistico Callisto Piazza
- Nel 1998 trasformazione del piazzale tra le Poste e il Liceo in terminal bus per i mezzi del servizio urbano (attuale piazzale Forni)
- Nel 2001 iniziano i lavori di realizzazione della nuova sede del centro di Formazione Professionale Consortile (6 miliardi di lire, 5 di contributo regionale, 1 della Provincia: il Comune mette a disposizione gli spazi), che viene inaugurata con l'anno scolastico 2003-2004
- Nel 2005 si trasferisce all'ex Linificio anche la sede provinciale della Cisl
- Tra il 2005 e il 2007 viene ristrutturata un'altra porzione, dove trovano sede l'Agenzia delle Entrate (trasferita all'ex Linificio dal settembre 2006) e l'Ufficio Scolastico Provinciale (dal gennaio 2008); in tutto si tratta di 2.000 metri quadrati di uffici per 130 postazioni di lavoro, più 400 metri quadrati adibiti ad archivi e 200 metri quadrati adibiti a sala riunioni)
- Nel luglio 2007 si trasferisce all'ex Linificio anche il settore tecnico del Comune.
Altre forme di utilizzo degli spazi dell'ex Linificio
Nel corso degli anni, il complesso ha avuto vari utilizzi, tra cui negli anni '70 e '80 anche quello espositivo (nella "sala grande" si teneva anche la fiera LodiLatte), saltuariamente anche come sede di concerti musicali (in particolare si ricorda nel 1987 una esibizione dei Litfiba con grande affluenza di pubblico); in alcune occasioni gli spazi interni sono stati utilizzati come set cinematografico, tra l'altro anche per girare il video del celebre brano di Ivan Fossati "La Canzone Popolare".
Somme investite per interventi di recupero
Per la realizzazione del Centro di Formazione Professionale Consortile, l'operazione è costata 6 miliardi di lire, più il valore della porzione di immobile messa a disposizione dal Comune; per la porzione che ospita Agenzia delle Entrate, Ufficio Scolastico Provinciale e Settore Tecnico del Comune sono stati spesi circa 2 milioni di euro (più i costi di allestimento del settore tecnico: arredi, strumentazioni, linee tecnologiche per 77.000 euro); negli ultimi due anni, inoltre, sono stati effettuati sul complesso dell'ex Linficio ulteriori investimenti per sostituzione coperture magazzini comunali (243.000 euro), nuova pavimentazione piazzale Forni (50.000 euro), installazione ascensori di servizio per sede Cisl (80.000 euro), messa a norma antincendio parcheggi sotterranei (40.000 euro), recinzione perimetro e installazione nuovi cancelli ai varchi di ingresso dei magazzini comunali (angolo viale Pavia), del parco di via Fascetti e di piazzale Forni (32.000 euro).
Il futuro
Una delle porzioni ancora libere verrà utilizzata per l'ampliamento del Liceo Artistico Callisto Piazza (intervento a cura della Provincia, lavori iniziati), mentre resta da definire il progetto del Museo del Viaggio, promosso in collaborazione con il Touring Club Italiano