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Nuovo argine sull'Adda, le novità del progetto

Ecco come apparirà il lungo fiume dopo i lavori di realizzazione del nuovo argine sulla sponda destra dell'Adda, in corso nel tratto fra il ponte Napoleone Bonaparte e la strada provinciale 202 per Montanaso Lombardo, per una lunghezza complessiva di circa 2,2 chilometri. Dopo che le opere idrauliche sono già state sostanzialmente completate, sono stati infatti recentemente definiti gli aspetti di inserimento della nuova difesa arginale nel contesto ambientale e paesaggistico circostante. Le modifiche al progetto iniziale predisposto dall'Agenzia Interregionale per il Po (che non comporteranno spese aggiuntive), sono state esaminate a gennaio nel corso di una apposita conferenza di servizi, sulla base delle proposte presentate dal Comune per quanto riguarda le finiture degli allestimenti del lungo fiume in corrispondenza di via Mattei, della Piarda Ferrari e del tratto fra via del Capanno e via Napoli, e di quelle avanzate dall'associazione di imprese che sta eseguendo i lavori per quanto riguarda il sistema mobile antiesondazione (i panconi con i quali in caso di significativa piena dell'Adda verranno tamponate le aperture del muro arginale). In merito a quest'ultimo aspetto, è stato deciso che i panconi saranno in acciaio Cor-Ten, anziché in alluminio, con miglioramenti delle prestazioni del sistema dovuti alle caratteristiche meccaniche superiori dell'acciaio, più resistenti agli urti e ai danneggiamenti dovuti alla movimentazione e con minori esigenze di manutenzione, oltre ad offrire una miglior resa estetica per l'inserimento paesaggistico. L'efficacia di questa soluzione è stata testata con prove di tenuta idraulica eseguite lo scorso luglio su prototipi dei panconi, che hanno dato esito positivo.
E' stato inoltre deciso che l'estrazione dei panconi dai cassonetti di alloggiamento avverrà dall'alto, anziché lateralmente, per agevolare le operazioni. Anche i pali degli impianti di illuminazione pubblica (sui quali saranno installati proiettori led) verranno adeguati a questa soluzione.
Per quanto riguarda le finiture, le proposte migliorative (sottoposte a valutazione anche da parte della Commissione per il Paesaggio, che lo scorso 15 ottobre ha effettuato un sopralluogo al cantiere) prevedono per i camminamenti che fiancheggiano il muro arginale l'utilizzo di drainbeton (un calcestruzzo ad alte performance drenanti e adeguate caratteristiche estetiche, grazie alla colorazione che richiama la tonalità della terra) anziché autobloccanti, la rasatura pigmentata con ossidanti naturali del muro invece dell'applicazione del rivestimento in mattoni, l'inserimento nel muro di fregi ornamentali romboidali in acciaio colorato e, in corrispondenza dei fregi, di una striscia in granito (materiale che verrà utilizzato anche per la copertura del muretto) sul camminamento, in cubetti disposti a coda di rondine.
In merito alla fruizione visiva dell'Adda dal lungo fiume, lo scorcio panoramico sarà pienamente preservato: nel tratto di via Mattei (che si sviluppa per circa 320 metri di lunghezza) il muretto arginale si eleverà rispetto al camminamento pedonale per circa 60 centimetri, mentre in corrispondenza dell'area boscata di Piarda Ferrari il muro (richiesto per questo tratto dal Parco Adda Sud, perché la realizzazione di un argine in terra avrebbe comportato il taglio del saliceto) raggiungerà un'altezza di 1 metro. Al camminamento del lungo fiume si accederà tramite due rampe per portatori di handicap (poste ai due estremi della Piarda Ferrari) ed una gradinata a 4 alzate in granito bianco circa a metà di via Mattei.

(05.02.2016)
 

I nuovi render di progetto