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Ville e facciate liberty a Lodi

L'Art Nouveau, tra fine Ottocento ed inizi Novecento si configurò come uno stile ad ampio raggio.
Il movimento trae le sue origini dall'ideologia estetica anglosassone delle "Arts and Crafts" (movimento delle arti e dei mestieri), che aveva posto l'accento sulla libera creazione dell'artigiano come unica alternativa alla meccanizzazione, ed alla produzione in serie d'oggetti di dubbio valore estetico.
Lo stile raggiunse probabilmente il suo apogeo durante l'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna di Torino nel 1902, in cui furono esposti i progetti di designer provenienti dai maggiori paesi europei, tra cui gli oggetti e le stampe dei famosi magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty.
Il Liberty cercò ispirazione nella natura e nelle forme vegetali, creando uno stile nuovo, totalmente originale rispetto a quelli allora in voga. Caratteri distintivi del Liberty divennero l'accentuato linearismo, l'eleganza decorativa e la coerenza stilistica e progettuale tra forma e funzione.
 

  1. Casa Biancardi
  2. Autorimessa Fiat
  3. Casa degli Angeli
  4. Casa Joli Riccardo
  5. Casa Piontelli
  6. Casa de Vizzi
  7. Casa Subinaghi
  8. Casa Arosio
  9. Villa Braila

 
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Casa Biancardi

Casa Biancardi - Corso Umberto I, 55-57

Tipica architettura per una residenza. L'edificio ha una planimetria irregolare e si affaccia su un cortile in comune con il n. 51-53. In origine al suo posto vi si trovava la fabbrica di ceramiche dei fratelli Coppellotti, che produceva oggetti decorati in stile Vecchia Lodi, ma nel 1930 dopo un incendio al suo posto viene costruita Casa Biancardi.
Bello il contrasto tra il colore rosso quasi pompeiano ed il bianco-grigio dei bassorilievi che contengono al loro interno le finestre.
Le principali decorazioni Liberty sono il balcone, con motivi floreali, e le colonnine su cui è costruito.
Al primo piano gli ornamenti superiori delle finestre sono caratterizzati da bassorilievi in calcestruzzo che rappresentano severi visi femminili incorniciati da nastri fluenti, fiori e foglie; le finestre del piano superiore sono abbellite da fiori (girasoli o margherite), mentre all'ultimo piano troviamo esclusivamente forme geometriche.

 
Autorimessa Fiat

Autorimessa Fiat - Via Solferino, 3

L'edificio fu completamente riadattato nel 1927; la fronte principale e il corpo di fabbrica furono ridecorati secondo lo stile Art Déco, in voga all'epoca. 
Il numero e le dimensioni delle aperture, tipici del nuovo sistema costruttivo in cemento armato, lasciano supporre che in quella data sia avvenuta una completa ristrutturazione dell'edificio.
La costruzione si articola intorno ad un cortile rettangolare di cui tre lati sono a tre piani (corpo A), mentre il fabbricato collocato nel lato di fondo è a un solo piano (corpo B). 
Il corpo A, nonostante il rivestimento in pietra in stile Art Déco, mostra nella facciata posteriore di essere un tipico esempio di edificio popolare 'di ringhiera', tuttavia modificato e trasformato in una struttura a piloni in cemento armato.
Nella facciata esterna del corpo A ed in quella del corpo B il tetto è nascosto da un attico.
All'interno del corpo B, l'impostazione spaziale ad un unico piano è stata recentemente modificata con l'inserimento di un soppalco.
 
Curiosità
Un edificio dal perimetro simile all'attuale si riconosce tuttavia già nella mappa del catasto Lombardo Veneto (1873).

 
Casa degli Angeli

Casa degli Angeli - Via Solferino, 14

L'edificio si articola attorno a un cortile rettangolare porticato. Il lato che si affaccia su via Solferino è a quattro piani (l'ultimo è un loggiato aperto); gli altri tre lati sono a tre piani.
Notizia Verso il primo decennio del novecento la fronte del corpo di fabbrica verso via Solferino venne completamente ridecorata.

 
Casa Joli Riccardo

Casa Joli Riccardo - Corso Adda, 23-3

L'edificio ha una pianta irregolare e si articola intorno a un vasto cortile quadrato. 
Il corpo principale, che si affaccia su corso Adda (corpo A), ha una struttura su quattro piani fuori terra, con il portone d'ingresso situato in posizione leggermente asimmetrica. Il fabbricato che occupa il lato destro del cortile, (corpo B) è a due piani; gli altri due lati (corpo C) sono a tre piani. La contro facciata verso il cortile del corpo A è caratterizzata da un portico su pilastri in muratura, che continua nel corpo B ed è riconoscibile anche nel corpo C nonostante sia stato murato in un secondo tempo. 

Curiosità:
L'edificio venne costruito su un antico convento "San Cristoforino" appartenuto alle Umiliate: dell'antico monastero rimangono le tracce degli archi a tutto sesto nel cortile interno.

 
Casa Piontelli

Casa Piontelli - Via Fissiraga, 1, 3(P)

La palazzina fu progettata e costruita nel 1903 dall'arch. Maisetti su commissione dell'ing. Piontelli. 
Tipica architettura di una residenza privata. Edificio a pianta a L, con struttura a pilastri intonacata. Si distinguono 2 corpi separati, uno principale (A), che si affaccia su via Fissiraga, ed uno secondario (B), che si affaccia parte su via Fissiraga e parte su via Volturno, ma la suddivisione interna ed i collegamenti sono in comune. Le due parti hanno subito differenti trattamenti decorativi e l'affaccio su via Fissiraga è quello più monumentale; il corpo A ha copertura a due falde, quello B a tre falde. Mentre il corpo B è tutto intonacato, quello A è rivestito da lastre di pietra anch'esse intonacate.                                      
La costruzione è riccamente decorata, a partire dal pianterreno dove le finestre delle cantine presentano un contorno curvilineo con decorazioni raffiguranti foglie e bacche di ippocastano incavate. Le ringhiere in ferro battuto sono curvilinee con fiori. Anche le inferriate delle finestre sono in ferro battuto, ma sono più lineari. Sculture a foglie di ippocastano ornano le finestre del primo e del secondo piano. La decorazione continua anche al terzo ed ultimo piano con bassorilievi intorno alle finestre, una fascia dipinta ad affresco con motivi floreali stilizzati. Nei due settori laterali, che hanno caratteristiche diverse rispetto al resto della costruzione, all'ultimo piano, due visi femminili affiancano le finestre.        

Curiosità: All'angolo tra via Fissiraga e via Volturno si trovava l'antichissima chiesa di Sant'Egidio, di cui si conservano poche memorie: nel 1575 questa parrocchia fu soppressa ed unita a quella della Cattedrale.

 
Casa de Vizzi

Casa De Vizzi - Corso Roma angolo Via Gaffurio

Il progetto della costruzione è dell'architetto Maisetti. Sita in Corso Roma angolo Via Gaffurio è un'elegante palazzina che nel tratto prospiciente Corso Roma ospita al piano terra alcuni negozi.  
E' caratterizzata da accurate decorazioni Liberty, soprattutto ai piani superiori.
Sono da ammirare anche alcune finestre che mantengono i vetri colorati originali. Spicca il lungo balcone d'angolo del primo piano con rilievi floreali di papaveri in calcestruzzo e ringhiere in ferro battuto che rappresentano foglie di ippocastano e bacche. Gli stessi bassorilievi coronano le finestre del primo piano. Al secondo piano ritroviamo le ringhiere in ferro battuto mentre le decorazioni intorno alle finestre sono di tipo geometrico.
All'ultimo piano le finestre hanno il profilo superiore curvilineo e diventano quasi delle bifore, mentre permane la decorazione floreale nelle ringhiere. Una cornice racchiude la fascia pittorica con motivi floreali presente nel sottotetto.
Alcuni tondi che decorano le finestre del secondo e terzo piano hanno una colorazione a smalto.
Svoltati in via Gaffurio notiamo alcuni elementi nuovi: le inferriate delle finestre al piano terra, di tipo geometrico, e il bel portone d'ingresso. Quest'ultimo, nella parte superiore, presenta un'arcata ribassata ed è chiuso con vetri verdi e arancioni.
L'ultima parte di questa palazzina si discosta da tutto il resto.
Il piano terra è occupato da un negozio mentre i piani superiori sono occupati da tre finestre affiancate, quasi delle bifore, che presentano un coronamento curvilineo. Al primo piano notiamo un balcone, realizzato in ferro battuto, con la ringhiera a motivi floreali riproducenti foglie di quercia.
Ritroviamo la stessa decorazione nei balconcini dei piani superiori mentre un bassorilievo decora il sottotetto.
Sono interessanti i due pilastri che racchiudono la facciata: a fianco del balcone del primo piano, infatti, troviamo due tondi a bassorilievo contornati da pigne e aghi di pino mentre una ricca decorazione conclude in alto i pilastri stessi.
L'edificio si articola intorno a un cortile rettangolare; tre lati sono a tre piani (corpo A), mentre il fabbricato collocato nel lato di fondo (corpo B) è a un solo piano. Il corpo A, nonostante il rivestimento in pietra in stile Art Déco, mostra nella facciata posteriore di essere un tipico esempio di edificio popolare 'di ringhiera', tuttavia modificato strutturalmente e trasformato in una struttura a piloni in cemento armato. Nella facciata esterna del corpo A e in quella del corpo B il tetto è nascosto da un attico. All'interno del corpo B, l'impostazione spaziale ad un unico piano è stata recentemente modificata con l'inserimento di un soppalco.

 
Casa Subinaghi

Casa Subinaghi - Corso Roma, 38-40

Si trova nel centro abitato, integrato con altri edifici.
Casa Subinaghi è un'elegante palazzina, forse progettata dall'architetto Maisetti, che si sviluppa prevalentemente in altezza. L'ingresso del negozio posto al pianterreno è caratterizzato da eleganti pilastri
decorati da foglie d'edera che sembrano uscire dal calcestruzzo. Tipicamente Liberty sono anche i capitelli floreali. 
Il primo piano presenta un lungo balcone con decorazioni floreali a bassorilievo e una ringhiera curvilenea rifinita con vetri colorati.
La stessa decorazione si ripete nei balconi poco sporgenti presenti nei due piani superiori. 
Una fascia pittorica decora la curva zona del sottotetto.

 
Casa Arosio

Casa Arosio - Corso Roma, 96-98

Casa Arosio, una delle palazzine Liberty più eleganti di Lodi, è sorta come sede del Cinema Mignon, su progetto dell'ingegnere Piontelli. 
Sulla facciata sono presenti elementi caratteristici Liberty: dalla decorazione pittorica e scultorea floreale, alle vetrate colorate, al ferro battuto. 
Al piano terra le parti superiori delle vetrine conservano vetri colorati gialli, verdi e blu. 
Subito sopra corre una fascia marcapiano riccamente decorata: si possono notare anche splendidi mascheroni (forse teste di leoni o di fauni) anteposti a cetre, antichi strumenti musicali spesso identificativi delle muse dell'arte e della musica.
Al di sopra corre la decorazione pittorica che ha come soggetto tralci di rose.  
Ritroviamo gli stessi fiori in calcestruzzo sugli angoli delle cornici delle finestre e sul lungo balcone. 
La ringhiera invece si stacca dal contesto naturalistico, diventando quasi astratta.
Il lungo balcone del piano superiore presenta rose in bassorilievo solo sugli angoli inferiori, mentre la ringhiera riprende il motivo del piano sottostante.

 
Villa Braila

Villa Braila, ex Premoli - Via Tiziano Zalli, 5

La costruzione fu ideata nel 1901 dall'architetto Gallavresi ed è ora sede di Associazioni e di una sede distaccata della Biblioteca Laudense. L'imponente costruzione si sviluppa su tre piani fuori terra ed uno seminterrato, ed è circondata da un ampio parco riccamente piantumato, le annesse scuderie e la casa dei custodi. La villa vera e propria, situata in mezzo al parco, conta diverse aperture tra cui la principale sul lato est, preceduta da un porticato ligneo con solaio a cassettoni decorato con motivi floreali e sostenuto da colonnine in cemento armato. Le diverse aperture in questo lato (sette portefinestre e otto finestre, accostate a bifore ed intervallate da decorazioni con soggetto naturalistico) sono chiuse da serramenti in legno o inferriate. La decorazione ricorre anche su altri lati che presentano ulteriori motivi ornamentali: su quello sud il balcone, l'unico della villa, presenta una ringhiera in ferro battuto che richiama il disegno delle inferriate di alcune finestre; sul lato ovest si staglia, invece, un alto porticato vetrato a veranda, sempre sorretto da colonnine in cemento armato.
Il quarto lato presenta l'ingresso di rappresentanza sopra al quale posiamo leggere la scritta, voluta dagli antichi proprietari, "Domus Amica".
Altri elementi Liberty sono le inferriate delle finestre delle cantine e la fascia pittorica che, all'altezza delle finestrelle dell'ultimo piano, gira tutto intorno all'edificio.

 

Fonti per il materiale

it.wikipedia.org
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture
http://www.arteliberty.it/index.html
www.treccani.it
www.scuolamediaadanegri.it/lavori.htm  
I.T.E. Agostino Bassi e Grazia Ottobelli, Lodi in Liberty, Lodi, Cooperativa Sociale Sollicitudo, 1997