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Patto di Stabilità: accordo per la cessione dei debiti del Comune

Dopo le 6 convenzioni con istituti bancari e intermediari finanziari già attive per l'anticipazione di crediti a favore delle imprese fornitrici di beni e servizi, l'amministrazione comunale si appresta a sottoscrivere ulteriori accordi per la cessione di crediti pro soluto.
Con una apposita delibera approvata pochi giorni fa, la giunta ha infatti deciso di autorizzare il dirigente del settore servizi finanziari dell'ente a stipulare intese anche per questa seconda tipologia di strumento a favore delle imprese che vantano crediti nei confronti del Comune ma che non hanno ancora potuto incassare i relativi importi per effetto del blocco dei pagamenti disposto a decorrere dallo scorso luglio per tenere sotto controlla la spesa in conto capitale e cercare di centrare gli obiettivi di saldo di cassa imposti dal Patto di Stabilità.

"La premessa di questa iniziativa - sottolinea l'assessore al bilancio, Giambattista Pera - si fonda proprio sulla necessità di provare a rispettare i rigidi e discutibili vincoli alla spesa per investimenti dettati dal Patto, che in sostanza costringe il Comune a incassare più di quanto investa, con l'effetto di congelare risorse che sarebbero invece essenziali. Questa situazione si riflette pesantemente non solo sulla programmazione delle opere pubbliche, ma anche sulla tempistica dei pagamenti ai nostri fornitori; ciò, nonostante il Comune di Lodi sia uno dei capoluoghi di Provincia in Italia maggiormente puntuali nel liquidare il dovuto alle imprese e con un basso stock di residui passivi. Per cercare di alleviare le difficoltà delle imprese e fornire un'alternativa in caso di crisi di liquidità, già da tempo abbiamo attivato convenzioni con istituti di credito ed intermediari finanziari per la concessione di finanziamenti sotto forma di anticipi su fatture, assistiti da cessione di credito come forma di garanzia (cosiddetto "pro solvendo"); tali convenzioni sono state sottoscritte con Banca Popolare di Lodi (titolare del servizio di tesoreria del Comune), Banca Popolare di Vicenza, Intesa San Paolo, Unicredit, Mps e Sace, e sino ad ora sono state 3 le imprese che si sono avvalse di questa possibilità".
 
La delibera recentemente approvata dalla giunta apre ora la strada ad una opzione alternativa per le imprese che intendono smobilizzare i crediti vantati nei confronti del Comune, ricorrendo alla cessione di crediti pro soluto:

"Se l'anticipazione di credito si configura come un finanziamento sul quale le imprese pagano interessi - spiega l'assessore Pera - la cessione del credito pro soluto non comporta questo onere e trasferisce alla banca o intermediario finanziario di turno i diritti sulla riscossione del credito, il cui importo viene riconosciuto all'impresa decurtato di una percentuale variabile in misura della solvibilità del debitore (che in questo caso è il Comune, soggetto che offre assolute garanzie da questo punto di vista) e dei tempi stimati per la liquidazione del debito. Si tratta di accorgimenti che possono rivelarsi utili in caso di crisi di liquidità delle imprese, perchè consentono di recuperare risorse, pur gravate di una quota di interessi nel caso del pro solvendo e di una decurtazione sull'importo originale del credito nel caso del pro soluto; non è una situazione ideale, ma di fronte alla grave stretta finanziaria imposta dallo Stato agli enti locali è una possibilità che può dare un minimo di respiro all'imprenditoria".
 
(14-10-2011)