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15° Censimento Nazionale: avviata la macchina del Comune

La complessa "macchina" del 15° Censimento generale della popolazione inizia a mettersi in moto anche a livello locale, in vista delle operazioni di rilevazione sul campo, in programma per il prossimo ottobre. A Lodi, il primo adempimento risale allo scorso dicembre; in quanto capoluogo di Provincia, secondo quanto previsto dal Piano Generale del Censimento predisposto dall'Istat, l'amministrazione comunale della città ha infatti dovuto provvedere alla rilevazione preliminare di tutti i numeri civici. Il compito era stato assegnato alle Poste, per una spesa stimata in 21.504 euro, con la previsione di ulteriori conguagli pari a 1 euro più Iva e 2 euro più Iva per ogni numero civico o edificio rilevati in più rispetto al dato presunto dall'Istat in base ai risultati del censimento 2001.
Conclusa pochi giorni fa questa prima rilevazione, con una apposita delibera di giunta approvata il 28 marzo l'amministrazione comunale ha quindi costituito l'Ufficio di Censimento Comunale, in sostanza lo staff interno all'ente che gestirà l'attuazione delle procedure censuarie. Affidato al coordinamento del dirigente del settore servizi al cittadino, dottor Giorgio Salvarani, l'Ucc comprende altre 8 figure professionali: il dirigente del settore organizzazione, dottor Loris Luna, i funzionari dei settori servizi al cittadino e concessioni cimiteriali, un addetto ciascuno per i servizi anagrafe, stato civile ed elettorale, un addetto del servizio protocollo ed il responsabile del Centro Elaborazione Dati del Comune. Secondo le indicazioni fornite dall'Istat, il 15° censimento generale della popolazione si svolgerà con alcune significative innovazioni, che riguarderanno sia aspetti informativi (nei questionari saranno chieste informazioni in più rispetto ai precedenti censimenti) sia quelli organizzativi, che mettono in campo strumenti telematici per la raccolta dei dati. Lo scopo è quello di limitare l'onere operativo sugli enti locali, da sempre coinvolti nella rilevazione sul campo, di diminuire il carico per i cittadini chiamati a compilare i questionari e di migliorare l'accuratezza dei dati e la tempestività nella loro diffusione. La principale innovazione consisterà nell'impiego nella rilevazione delle liste anagrafiche comunali (LAC) di famiglie e convivenze, affiancate da altre liste ausiliarie, di fonte sia comunale che nazionale. Questa opzione consentirà una modifica radicale del processo produttivo censuario: per la prima volta i questionari potranno essere distribuiti per posta e non più dai rilevatori e i rispondenti potranno scegliere fra diverse soluzioni per la loro compilazione e restituzione (web, posta, centri di raccolta).
Il modello operativo prevede poi il recupero mirato delle mancate risposte di famiglie presenti nelle LAC mediante uso di rilevatori guidati dal back office comunale.
A questo scopo è stato predisposto un nuovo sistema di gestione della rilevazione sul campo, che permetterà a tutti gli organi di censimento (più di 8.000) di accedere via web in tempo reale alle informazioni relative alla consegna e restituzione dei questionari e sull'andamento delle operazioni censuarie più in generale.
L'anagrafe comunale è infatti inevitabilmente soggetta a errori di sovra copertura (originati da chi è ancora registrato ma non risiede più nel Comune) e di sotto copertura (originati da chi dimora abitualmente sul territorio comunale ma non vi risulta residente).
Gli errori del primo tipo saranno eliminati grazie alla rilevazione sul campo, che accerterà l'irreperibilità di individui e famiglie. Per sanare le conseguenze degli errori del secondo tipo sono stati approntati alcuni metodi applicabili al contesto italiano e utili a determinare la popolazione legale di ciascun comune: con il supporto di liste ausiliarie di individui e relativi indirizzi, impiegare i rilevatori per svolgere un'operazione di recupero il più possibile completa; condurre una rilevazione tradizionale in un campione di sezioni di censimento del comune, indipendente e contestuale alla raccolta dei questionari da liste anagrafiche comunali e stimare il suo grado di copertura con il metodo "cattura-ricattura". Nei comuni con almeno 20.000 abitanti o capoluogo di provincia (come appunto Lodi), a supporto del recupero di individui e famiglie abitualmente dimoranti ma non registrati in anagrafe è stata già realizzata (come sopra ricordato) la rilevazione dei numeri civici, con la quale sono stati raccolti dati sulle caratteristiche strutturali di ciascun numero civico (numero scale, numero piani, numero unità immobiliari per tipologia d'uso).
Una considerevole riduzione del fastidio statistico sui rispondenti sarà poi ottenuta adottando nei Comuni di maggiore dimensione demografica un sistema di rilevazione esaustiva a riguardo solo delle informazioni demografiche su individui e famiglie, riservando ad un più ristretto campione di famiglie la rilevazione delle variabili di natura socio-economica richieste dal regolamento della Unione Europea e tradizionalmente acquisite in occasione del censimento. In questo modello censuario, la qualità dei dati, a fronte del "costo" da pagare in termini di introduzione di errori campionari, beneficerà di una riduzione degli errori non campionari, conseguente ad una minore quantità di dati da controllare.
(30-03-2011)