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"Glaucòs"

Dipinti e incisioni a Urbino, Palazzo Ducale  
 
La mostra "Glaucòs", dipinti e incisioni realizzati dalla lodigiana Elena Amoriello e da Adriano Calavalle, curata da Silvia Cuppini e promossa dalla Città di Urbino, in collaborazione con il Comune di Lodi e la Provincia di Lodi, inaugurata sabato 6 novembre, è allestita presso il Palazzo Ducale di Urbino dal 6 novembre al 4 dicembre 2010.

Altri interessanti appuntamenti nell'ambito della manifestazione artistica sono in programma per venerdì 12 novembre, alle ore 21.00, con un incontro tra gli artisti e la curatrice della manifestazione e per venerdì 19 novembre, alle ore 17.30, con la proiezione del filmato di promozione turistica "Vivere Urbino". 
 
"La mostra di Amoriello e Calavalle - ha commentato l'Assessore alla Cultura del Comune di Lodi, Andrea Ferrari - è la testimonianza concreta di come due città, Lodi e Urbino, possano collaborare in modo sinergico sui temi della cultura. Una mostra che rappresenta un passaggio importante per Elena Amoriello che entra con le proprie opere in uno dei tempi sacri degli spazi espositivi di Urbino. L'attenzione e la grande partecipazione di pubblico, fino dal giorno di apertura della mostra, dimostra che l'iniziativa ha colpito nel segno e che come sia possibile favorire un volano economico anche a partire da una mostra d'arte di qualità". 

"La mostra di Opere di Elena Moriello e Adriano Calavalle è il riconoscimento simbolico che Urbino riserva alla comunità artistica lodigiana che nel corso degli anni ha scelto la città di Raffaello come luogo per la propria formazione. L'esposizione nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale segna una  bella evoluzione di una legame culturale nato nel mondo della scuola e ora pienamente sostenuto dalle Amministrazione comunali delle  due città".
Lino Mechelli - Presidente del Consiglio comunale di Urbino.  
 
"La mostra 'Glaukòs' che vede protagonisti Elena Moriello e Adriano Calavalle è un omaggio alla celebre "Scuola del Libro" di Urbino e allo spirito creativo che questa istituzione riesce a tramandare fra le generazioni  di artisti.  Calavalle in quella scuola è stato prima allievo e poi docente. Elena Moriello è arrivata a Urbino grazie ai Corsi Estivi di Incisione e li credo abbia abbinato al proprio amore per la creazione artistica, il proprio talento, con il piacere di vivere l'arte in una dimensione universale. Ora gli spazi espositivi del Palazzo Ducale hanno completato l'alchimia che anima l'opera dei due autori".
Franco Corbucci   - Sindaco di Urbino

 
"A chi, in occasione della sua grande mostra all'ex-chiesa di San Cristoforo in Lodi dello scorso anno, gli chiedeva le ragioni del suo dipingere, Adriano Calavate evocava il suo istinto di sopravvivenza attraverso "il desiderio di testimoniare la natura".  Elena Amoriello che ne era l'attenta curatrice, coglieva nella apparente semplicità delle forme, "motivi del tempo e della memoria". Ora i due artisti, il marchigiano e la lodigiana, si ritrovano insieme al Palazzo Ducale di Urbino dove le parole, quand'anche le più ricercate e ricche di contenuto e concetti, non riuscirebbero a definire al meglio la poesia che vi si respira e che Silvia Cuppini, la ineccepibile curatrice dell'evento ha inteso sintetizzare attraverso il filo rosso di Glaukòs, il mare di Ulisse.
Non una delle tante esposizioni turistiche, di promozione e di consumo che si incontrano di questi tempi in giro per l'Italia, ma una mostra intelligente che si "legge" come un libro, dove l'aria fredda del ragionamento e delle osservazioni sulla terra e sulle trame metafisiche viene mitigata dalle decifrazioni simboliche  nel configurarsi di un equilibrio spaziale sentito come tensione e tradotto con eleganza e rigore dall'Amoriello e dal Calavalle. Scontato il successo di pubblico numerosissimo sin dall'apertura,  e scontato anche il consenso  all' abbinamento tra arte e gusto, che ha permesso una saporita degustazione di prodotti tipici della terra lodigiana.
Nelle sue parole di saluto, Franco Corbucci, Sindaco di Urbino, ha posto un centrato accento sull' alchimia al centro dell'opera dei due artisti, mentre Lino Mechelli, presidente del Consiglio comunale di Urbino ha messo attenzione sul "legame culturale nato nel mondo della scuola", che "grazie al sostegno delle due città" ha permesso la realizzazione di una iniziativa di grande rispetto, declinata senza la minima retorica, ma con solennità di pronuncia, che costituisce "un riconoscimento simbolico alla comunità artistica lodigiana che nel corso degli anni ha scelto la città di Raffaello come luogo della propria formazione". Nel suo intervento, Andrea Ferrari assessore alla Cultura del Comune di Lodi ha inteso, invece, rimarcare con concretezza, le sinergie "sui temi della cultura" che sono stati alla base della collaborazione tra le due amministrazioni. Riferendosi all'artista lodigiana, Ferrari ha riconosciuto che la mostra costituisce "un passaggio importante per Elena Amoriello, entrata con le proprie opere in uno dei templi sacri degli spazi espositivi di Urbino". L'iniziativa, ha quindi detto, "ha colpito nel segno" ed ha offerto prova di come "una mostra d'arte di qualità", può essere " volano"  per una economia come quella lodigiana.
Alle Sale del Castellare "introduce" una installazione di Adriano Calavalle con un grande tronco d'albero, che dà polarità di senso e fascinazione spaziale e poetica oltre che voler essere di omaggio alla celebre "Scuola del Libro" da dove artisti di matrice culturale  hanno disseminato il mondo intero, e l'Italia in particolare, di risultati usciti dai laboratori del suo celeberrimo Istituto d'Arte per la Decorazione e l'Illustrazione del Libro e dei Corsi Estivi Internazionali di Tecniche dell'Incisione.
In tutto sono una novantina i lavori esposti: 50 firmati da Calavalle tra incisioni, dipinti, installazioni e 40 da Elena Amoriello: 10 opere materiche, 25 incisioni e 10 fotografie. Insieme offrono una visione panoramica di razionalità e immaginario, di sapienza visiva e tenacia dialettica, di motore cognitivo e di ricerca ininterrotta condotta da linguaggi differenti, che si fanno valere e vedere autonomamente per le rispettive tecniche, le proprie potenzialità dell'espressione, i valori rivelativi delle forme, la comunicazione delle idee, e che mostrano in comune di avere la dedizione nel strappare esiti alti.
Le opere di Calavalle confermano quanto già mostrato a Lodi: rigore operativo e verifica linguistica.; un linguaggio fatto di attenta riflessione e di poderoso sistema emotivo, capace di suscitare sentimenti non meno di quanto sia in grado di trasmettere informazioni attraverso le immagini; Quelle di Elena Amoriello sono ricche di articolazioni, di movimenti, di compattamenti materici e segnici elaborati e sviluppati attraverso una ricerca segnata anch'essa dalla natura (nel suo caso cosmica), che nella configurazione e nell'equilibrio spaziale traducono tensione, eleganza e rigore. Un successo quello ottenuto della sua produzione, che è segnato dalla poesia, dalla complessità dell'esperienza e dalle novità del suo linguaggio, progressivamente fissato su elementi essenziali, che traducono con immediatezza in espressione la sostanza naturale delle cose".
Aldo Caserini, Camera di Commercio, Lodi

 

Orari di apertura della mostra:
tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. 
 
Per maggiori informazioni contattare i seguenti recapiti:
Tel. 0722 309602 - 309222
e-mail: urbino.cultura@comune.urbino.ps.it