Home  /  Progetto PedaLO

Progetto PedaLO: la Bicistazione di Lodi

L'idea
La città di Lodi si presta per morfologia all'uso della bicicletta; negli ultimi anni sono state notevolmente potenziate e qualificate le piste ciclabili, arrivando nel 2010 ad una rete di 24 km di piste, caratterizzata da un buon grado di connessione e sicurezza. Vi sono tuttavia ampi margini di miglioramento delle dotazioni infrastrutturali e di servizi a supporto della ciclabilità, soprattutto per quanto riguarda la sosta e la custodia dei mezzi.

Gli obbiettivi generali del progetto:

  • favorire attraverso la fornitura di servizi ai ciclisti e il miglioramento dei percorsi ciclabili di connessione con la stazione l'uso della bicicletta per gli spostamenti casa - stazione (per i pendolari in uscita da Lodi); stazione - lavoro (per i pendolari in entrata in città)
  • incrementare il numero dei fruitori del Servizio di bike sharing C'Entro in bici
  • promuovere l'uso della bicicletta in Città in particolare per gli spostamenti casa lavoro e per l'accesso ai servizi in centro storico


Le azioni in cui si articola il progetto:

  • dotare la stazione ferroviaria di Lodi e il Terminal Bus di aree di sosta protette e coperte
  • realizzare una ciclofficina e supportarne lo start up, definendo un modello gestionale che sia rispondente alla domanda di servizi identificata e che includa soggetti con difficoltà di inserimento lavorativo
  • incrementare ulteriormente la dotazione di biciclette del Servizio di bike sharing C'Entro in bici
  • incrementare e razionalizzare gli spazi per il ricovero delle biciclette private in corrispondenza delle principali strutture di interesse (centro storico, ospedale, Uffici Pubblici) mediante l'installazione di rastrelliere
  • completare le direttrici ciclabili verso la stazione ferroviaria e le postazioni del bike sharing presso i parcheggi di interscambio
  • promuovere l'uso della bicicletta per gli spostamenti casa lavoro in abbinamento al treno, con campagne di comunicazione realizzate in collaborazione con la Società Metropark (Gruppo Ferrovie dello Stato)

Ciclofficina e infrastrutture per la sosta in stazione

Il progetto prevede la realizzazione nell'area di proprietà del Comune collocata in fondo a viale Pavia, nel Parco di via Fascetti, posto nelle immediate vicinanze del sottopassaggio della stazione sul lato ovest, di una ciclo-officina con una superficie al chiuso di circa 36 metri quadrati, un'area coperta di circa 40 metri quadrati e un'area esterna in pedana in doghe di legno. La struttura sarà realizzata all'interno dell'area recintata del parco, recuperando la vecchia struttura circolare, basamento di una cisterna di una fontana dismessa. Verrà realizzata una struttura di particolare pregio architettonico, su disegno dell'architetto Angelo Micheli (collaboratore dello studio De Lucchi di Milano).
Il perimetro esterno del muretto esistente, sarà dotato di rastrelliere per il posteggio delle biciclette, realizzate con elementi in ferro doppi a forma di L, atti alla tenuta della ruota delle biciclette parcheggiate. L'edificio sarà dotato di bagno per disabili e sarà completo di impianti elettrico, sanitario e di climatizzazione (estiva/invernale). L'accesso alla struttura sarà garantito da una passerella in legno, con pendenza inferiore al 6%, che partirà dalla antistante pedana in legno, base per le rastrelliere delle biciclette. La pedana nell'area esterna avrà una superficie di 215 metri quadrati. La ciclostazione avrà circa 90 nuovi stalli per le biciclette. La zona sarà dotata di impianto di videosorveglianza costituito da 2 telecamere tipo Megapixel, con angolo di visuale superiore a 70 gradi. Il progetto prevede interventi anche sul lato piazzale della Stazione, aumentando la dotazione di stalli in diverse aree dove già ora si concentra l'offerta di posti (110 all'interno del parcheggio Metropark, con videosorveglianza e accesso regolato tramite scheda magnetica; 200 sul piazzale). Completerà l'intervento l'installazione di un impianto di videosorveglianza anche presso il parcheggio bici già realizzato dal Comune su un'area di proprietà RFI in fregio alla ferrovia, con accesso da viale Trento Trieste.

Messa in rete dei percorsi ciclabili di collegamento con la stazione ferroviaria

Il progetto prevede la riqualificazione e la messa a norma del percorso ciclabile di via Lodi Vecchio-via S. Bassiano. Sono tre i tratti oggetto di intervento: tratto di via Lodi Vecchio compreso tra via Gabiano e via Baroni; tratto di via Lodi Vecchio compreso tra via Baroni e via Anelli; tratto di via San Bassiano (dopo via Anelli fino a piazzale Fiume, intersezione con il percorso ciclabile di viale Dalmazia-viale Dante Alighieri-stazione ferroviaria).
Nel primo tratto sarà eliminata la strozzatura presente prima del ponte su via Sforza, mediante la demolizione di una parte del marciapiede, la delimitazione a larghezza regolamentare di 1,50 metri di un percorso ciclopedonale e la protezione con appositi delimitatori di corsia, dotati di segnali catarifrangenti. Nel tratto successivo, in corrispondenza del ponte su via Sforza, la pista ciclabile sarà realizzata sul marciapiede, allargandone la sezione, realizzando uno scivolo di salita e delimitando il percorso con vernice rossa. Nel tratto tra via Tansini e via Baroni la pista rimarrà sul piano della carreggiata stradale, che verrà allargata demolendo una parte del marciapiede esistente e separando la pista dalla carreggiata stradale mediante delimitatori di corsia.
In questo tratto è prevista la rimozione e successiva nuova installazione di 3 pali dell'illuminazione pubblica. Nel secondo tratto, tra via Baroni e via Anelli, dovrà essere rifatta la segnaletica esistente. Nel tratto di via San Bassiano verrà realizzato un percorso ciclabile interamente sul piano della carreggiata stradale, con una larghezza di 150 centimetri. La separazione della pista ciclabile dalla carreggiata stradale sarà garantita da delimitatori di corsia; è previsto inoltre il rifacimento della segnaletica orizzontale, con definizione di tracciato ciclabile/ciclo pedonale.
 

 
L'area interessata
L'idea del progetto