Sono in corso gli ultimi preparativi per l'organizzazione degli eventi e delle manifestazioni che animeranno la giornata di mercoledì 19 gennaio, in occasione della celebrazione della ricorrenza della festa patronale di San Bassiano, primo vescovo di Lodi, che venne nominato pastore della nascente Chiesa Laudense proprio il 19 gennaio del 374 e continuò a guidare la comunità cristiana dell'antica Laus Pompeia sino alla morte, avvenuta l'8 febbraio 409. Una devozione, quella nei confronti del santo originario di Siracusa, che Lodi condivide in Italia con altre due località, la vicentina Bassano del Grappa e la cremonese San Bassano. Ad aprire la sequenza del cerimoniale che accompagnerà la città sino al giorno della festa sarà, come sempre, la consegna (prevista per lunedì 17 gennaio) a Palazzo Broletto dei ceri votivi, finemente decorati, che secondo la tradizione vengono portati in dono dall'amministrazione comunale e presentati al Vescovo al termine del discorso alla città che il sindaco pronuncia presso la cripta della Cattedrale, davanti all'urna in cui sono custodite le spoglie del Santo patrono, prima della celebrazione del solenne pontificale, che quest'anno avrà come ospite il cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia. E' intanto in stampa la consueta pubblicazione edita a San Bassiano per la "Giornata della Riconoscenza", con l'elenco e le motivazioni delle benemerenze civiche che verranno assegnate nel pomeriggio di mercoledì presso il Teatro alle Vigne, precedute dalla consegna da parte della Familia Ludesana del Fanfullino d'Oro, riservato ai lodigiani che hanno reso onore al nome della città in Italia e nel mondo, attribuito quest'anno alla modella di fama internazionale Bianca Balti.
Nei prossimi giorni si avvierà inoltre la "macchina" per la preparazione della colossale "trippata" che verrà offerta in piazza Broletto dalla Pro Loco (in osservanza del detto popolare secondo il quale "mangià la buseca el dì de San Bassan vor dì sta ben tutt l'an"), mentre gli alpini si prenderanno cura di preparare il vin brulé, il tè e la cioccolata che verranno distribuiti (accompagnati da raspadura e tortionata) nel pomeriggio del 19 gennaio nella piazzetta tra municipio e Cattedrale, trasformata per l'occasione in una osteria all'aperto con tavoloni e panche. Come sempre, da mattina a sera (per la precisione dalle ore 08.00 alle 22.00) in piazza della Vittoria si svolgerà poi la tradizionale Fiera di San Bassiano: saranno 88 gli espositori dislocati su un'area di circa 1.500 metri quadrati, rispetto alle 124 domande di partecipazione presentate da operatori del commercio ambulante provenienti da tutta Italia; tra i banchi (44 di generi non alimentari, 34 di generi alimentari e 10 misti) avranno un ruolo di assoluti protagonisti quelli dei venditori di filson, le castagne bollite legate in lunghe trecce di corda.
Infine, da segnalare che in occasione del trentennale dell'iniziativa del Piattino di San Bassiano, promossa dalla famiglia Sottocasa e dalla Familia Ludesana, il 19 gennaio dalle ore 18.30 presso il negozio di corso Umberto I verrà aperta l'esposizione dell'intera collezione delle opere in ceramica realizzate in questi anni.
Di seguito, il programma dettagliato della giornata.
I dati cronologici assolutamente certi su san Bassiano sono quasi tutti basati sulla sua iscrizione sepolcrale:
"Governò la sua Chiesa per 35 anni e 20 giorni. A 90 anni di età, lasciando alla terra il suo corpo nella gioia salì al cielo quando erano consoli gli augusti Onorio per l'ottava volta e Teodosio per la terza"
Secondo l'agiografia Vita Sancti Bassiani del vescovo di Lodi Andrea (circa dal 971 al 1002) san Bassiano nacque a Siracusa da un alto magistrato pagano che lo inviò a Roma per completare gli studi e avviare la carriera. A Roma si fece cristiano e, per sfuggire al padre, si spostò a Ravenna.
Dal 374 al 409 fu vescovo della città di Laus Pompeia (oggi Lodi Vecchio). La città registrava già da tempo la presenza di una fiorente comunità cristiana, come dimostra la circostanza che le autorità imperiali, ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo, scelsero di decapitare i martiri Felice, Nabore e Vittore, legionari africani, proprio alle porte di Laus, il 12 luglio 303, allo scopo di terrorizzare la numerosa comunità cristiana. La scelta di consacrare Bassiano (tenace oppositore dell'eresia ariana) primo vescovo di Laus Pompeia fu forse frutto della resistenza cattolica ad Aussenzio, vescovo ariano di Milano, condannato come eretico nel II Concilio Romano del 372.
Nel 381, al concilio di Aquileia, Bassiano partecipò alla condanna del vescovo ariano Palladio di Ratiaria (l'odierna Archar, lungo il Danubio, oggi in Bulgaria).
Nel 387 Bassiano inaugurò fuori dalle mura la prima basilica di Lodi, dedicata ai XII Apostoli. Essa venne consacrata da Ambrogio, vescovo di Milano, e dal suo coadiutore Felice, dal 386 primo vescovo di Como. L'edificio sopravvisse anche alla distruzione di Laus da parte dei milanesi nel 1158. Nel 390 Bassiano partecipò al sinodo milanese indetto da Ambrogio per controbattere alla predicazione dell'eretico Gioviniano (già confutato da Sofronio Eusebio Girolamo). Firmò, insieme ad Ambrogio, la lettera sinodale (conservata) al papa Siricio (sul seggio papale dal 384 al 399). Nel 397 (come riferisce Paolino di Milano, biografo di Ambrogio), assistette ai funerali del grande vescovo nel momento della sua morte. Bassiano fu sepolto nella basilica da lui fondata.
Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono traslate a Milano, dove rimasero fino al 1163, quando il Barbarossa, dopo che il 10 marzo 1162 aveva costretto Milano alla resa e l'aveva distrutta a sua volta, le riportò in Lodi, della quale aveva nel frattempo autorizzato la ricostruzione. La processione solenne era guidata dall'antipapa Vittore IV, dallo stesso Imperatore, alla presenza del patriarca di Aquileia e dell'abate di Cluny. Le reliquie sono custodite ancora oggi nella cripta della Cattedrale di Lodi.
Nel 2009, in occasione dei 1.600 anni della morte del santo, il 18 gennaio 2009, è stata indetta una peregrinatio delle reliquie di Bassiano in tutte le parrocchie della diocesi di Lodi, conclusa nel settembre dello stesso anno con una grande processione dalla basilica dei XII Apostoli di Lodi Vecchio alla Cattedrale di Lodi.
(14-01-2011)