DAL 3 AL 26 MAGGIO 2024
BIPIELLE ARTE
Via Polenghi Lombardo,Spazio Tiziano Zalli
ORARI
GIOVEDÍ E VENERDÍ DALLE 16 ALLE 19
SABATO E DOMENICA
DALLE 10 ALLE 13 E DALLE 16 ALLE 19
INGRESSO LIBERO
INAUGURAZIONE IL 3 MAGGIO ALLE ORE 17.00
con presentazione di MARINA ARENSI
La luce, la sua rappresentazione e il suo utilizzo
consapevole sono aspetti nodali dell'espressione artistica. Sia che
si tratti di usarne le qualità per costruire un'immagine, sia che costituisca il medium indispensabile per rendere leggibile ogni esperienza visiva,
la luce è un elemento,
avvertito oppure no, che
entra necessariamente nella pittura.
La scelta di Enrico Suzzani di intitolare la sua mostra
personale ”Il lampo silenzioso... ” Immagini di uno pittura di luce,
se da un lato definisce la chiave di lettura per decifrare
l'intima connessione delle opere presentate, dall'altro riconosce l'essenzialità e insieme la problematicità nello sviluppare un progetto—discorso artistico su questa base.
Il riferimento
all'emistichio tratto da I trentatrè nomi di Dio di Marguerite Yourcenar, il ’Lampo
silenzioso... ’, ci pone di fronte anche a quel residuo di indefinibilità della luce come fenomeno,
ricondotto attraverso un suggerimento sinestesico al l'opposizione di silenzio-rumore.
La
pittura cli Suzzani
fissa ed espone
in modo incisivo
quest'idea, cercandone le infinite
apparenze attraverso i rapporti
sempre congiunti di luce e oscurità, presenza o assenza di luminosità, d'un paesaggio o d'un particolare. Il risultato è nell'insieme
espresso efficacemente dalla
descrizione di accompagnamento del
titolo: immagini di una pittura di luce.
Luce che viene
cercata, diffusa o proiettata nelle sue innumerevoli varianti in panorami, scorci,
luoghi aperti o chiusi: dal baluginare lontano di un orizzonte sotto un cielo tempestoso, alla
lucentezza di paesaggi marini o di
montagna, al sereno chiarore di una natura morta.
La selezione delle opere di Enrico Suzzani
presentata in questa mostra — e qui nel catalogo
— illumina con intensità e ampiezza sempre differenti le mutevoli forme del mondo circostante,
condividendo un insieme di punti di
vista da cui il nostro sguardo, guidato dalla luce, può focalizzare aspetti
e sfumature inediti, inattesi e grazie ad essi rinnovare
o re-immaginare la nostra
conoscenza della realtà.
Guido Duccio Castellotti
Presidente Fondazione Banca Popolare di Lodi
Risiede e lavora a Camairago (LO) con studio presso il Castello Borromeo e presso lo Studio Novello a Codogno. Inizia il suo percorso formativo frequentando l’Accademia di Brera con Gianfranco Manara; dal suo maestro assimila i vocaboli più sottesi della scrittura naturalistica.
Determinante è anche l’incontro con Giuseppe Novello, i cui amichevoli suggerimenti lo orientano ad una sensibilità nuova per la natura, facendogli scoprire nelle cose semplici sentimento e poesia. Frequenta un corso presso un laboratorio di restauro pittorico su tela e tavola di oli e dipinti; compie studi su tecniche antiche, sperimentandole personalmente al fine di possedere un maggior bagaglio culturale e tecnico.
Apprende l’arte incisoria presso l’Accademia Raffaello di Urbino con l’ausilio del prof. Renato Bruscaglia, specializzandosi con successo nelle varie tecniche calcografiche: acquaforte, acquatinta, maniera nera, maniera zucchero e pittorica, partecipando in seguito a collettive e concorsi di livello nazionale. Intraprende frequenti viaggi in Bretagna dove riporta impressioni e studi su temi e colori già cari agli impressionisti.
A partire dal 1988 partecipa a rassegne e premi nazionali, tiene collettive e personali in varie città d’Italia.
Vince il 2° premio della I e della II edizione del “Premio Carlo dalla Zorza” (1996, 1998) organizzato dalla Galleria d’Arte Ponte Rosso di Milano. Nel 1999 gli viene assegnata a Lodi, nell’ambito della XXII edizione della rassegna “Oldrado da Ponte”, la medaglia d’oro alla memoria di Mons. Luciano Quartieri; partecipa alla “Biennale di Grafica Città di Castelleone” e alla mostra “Incisori Italiani” a Vigonza (PD) dove è presente anche l’anno successivo.
Nel 2000 vince il 4° premio della III edizione del Premio Carlo dalla Zorza . Nel maggio del 2003 un suo ‘interno nello studio’ entra a far parte della Raccolta d’Arte Lamberti di Codogno. Nel 2006 al 49ème Salon des Beaux-Arts du Chatou a Parigi riceve il premio speciale del Conseiller Général.