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EDIZIONE 2024

 

Un’iniziativa proposta dall’Associazione Cultura Classica Delegazione di Lodi che presenta un programma di appuntamenti diffusi sul territorio cittadino, ad ingresso libero.
Tre giorni dedicati al mondo classico, con conferenze accompagnate da eventi collaterali che spaziano nell’ambito dell’arte e della cultura, proposti in chiave moderna.

Il progetto muove dalla frase di Italo Calvino “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire"


Venerdì 10 maggio 2024

● ore 19:00 | Piazza Castello
Inaugurazione
Presentazione festival con una lettura di un breve passo, a seguire rinfresco in collaborazione con Pizzeria Castello

Sabato 11 maggio 2024

● ore 10:00 | Aula Magna Liceo Pietro Verri
I GRECI ED IL RE: un incontro mancato
Intervento realizzato Luigi Belloni, docente emerito dell’Università di Trento

● ore 14:30 | Biblioteca Laudense
LAUS POMPEIA: una storia degli scavi
In inaugurale realizzato dal curatore del museo Laus Pompeia di Lodi Vecchio Gianluca Mete

● ore 16:30 | Chiostro della Provincia
EROICI STRESS. PICCOLA ANTOLOGIA DI “ANTI-EROISMO” OMERICO
Intervento realizzato da Fausto Montana, docente dell’Università di Pavia

● ore 19:00 | Piazza Castello
VIRTÙ VO CERCANDO CHE È SI’ RARA
Intervento realizzato da Gianni D’Amo, docente del Liceo Novello

Domenica 12 maggio 2024

● ore 10:00 | Isola Carolina
IL CORO DEGLI UCCELLI: laboratorio di espressività per i bambini
Realizzato dall’attrice Claudia Manuelli, prendendo spunto dall’opera di Aristofane “Gli uccelli”

● ore 11:00 | Isola Carolina
“…giorno verrà che ilio sacra perisca”. La caduta della città nel mondo antico
Intervento realizzato da Andrea Arrighini, assegnista di ricerca all’Università Ca’ Foscari di Venezia

● ore 16:30 | Ospedale Vecchio
La tragedia greca parla di noi, oggi
Intervento realizzato da Giuseppe Zanetto, docente dell’Università Statale di Milano


 
 

Associazione Italiana Cultura Classica

L’Associazione di Cultura Classica nasce nel 1897 a Firenze, per iniziativa di un gruppo di studiosi del mondo classico, tra cui il grande papirologo Girolamo Vitelli (1849-1935) e il filologo Felice Ramorino (1852-1929). Nell’ultimo quarto del XIX secolo a Firenze e più in generale in Italia c’è un grande fervore di studi classici, che trova espressione nella nascita più o meno contemporanea di una serie di riviste filologiche e storiche.
Queste riviste, dall’esistenza talora effimera, documentano in generale il progresso degli studi classici in Italia e in particolare lo sforzo della cultura del nostro Paese di trovare un itinerario italiano allo studio del mondo classico, uno sforzo che vede la contrapposizione, talora anche piuttosto accesa, tra indirizzi e scuole diverse.

Nei primi due articoli dello statuto della Società Italiana per la Diffusione e l’Incoraggiamento degli Studi Classici divenuta poi Associazione Italiana di Cultura Classica, sono sintetizzati i punti salienti del programma della Società, destinato a rimanere praticamente invariato nel corso di oltre un secolo e ad essere riconosciuto valido anche oggi: 1. Difesa e propagazione delle nostre tradizioni classiche nella società moderna. 2. Promozione della ricerca sul mondo classico, sul fondamento delle varie discipline antichistiche, dalla filologia all’archeologia, e anche col contributo di nuovi materiali di studio, che la stessa Società si impegna ad acquisire. 3. Attenzione per le problematiche connesse con l’insegnamento delle discipline classiche nelle scuole secondarie e superiori.

Gli ultimi decenni della vita dell’Associazione sono illuminati da due illustri figure di Presidenti: il già ricordato Ronconi e il grande filologo classico Marcello Gigante (1923-2001). Sotto la guida di questi due studiosi l’Associazione acquisisce un elevato prestigio e raggiunge un grandissimo numero di iscritti, facenti capo ad un numero notevole di delegazioni locali. Il Bollettino «Atene e Roma» continua regolarmente le sue pubblicazioni, anche se via via tende a perdere le sue originali caratteristiche di strumento, agile, rapido e al tempo stesso rigoroso, di informazione e di aggiornamento, per assumere la veste tipografica e i contenuti di una delle tante riviste di filologia classica prodotte in Italia.
L’ultima Presidenza, prima di quella attuale, è stata quella del Prof. Leopoldo Gamberale, Ordinario di Letteratura Latina all’Università “La Sapienza” di Roma.