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Iniziate le operazioni di rimozione dei ciliegi da viale IV Novembre

 
INIZIATE LE OPERAZIONI DI RIMOZIONE DEI CILIEGI DA VIALE IV NOVEMBRE: SU UN TOTALE DI 16 ESEMPLARI 5 ERANO IN CONDIZIONI COMPROMESSE, GLI ALTRI VERRANNO RICOLLOCATI NEL PARCO DI VIA ARISI/VIA SEGRE

Sono iniziate questa mattina le operazioni di rimozione dei ciliegi dal lato residenze del tratto di viale IV Novembre compreso tra piazzale Zaninelli e piazzale Medaglie d'Oro, nell'ambito dei lavori di riqualificazione dei Giardini del Passeggio.
L'intervento ha riguardato in particolare l'area attualmente delimitata a cantiere, compresa tra il collegamento pedonale con via Marsala e circa metà di questo tratto del viale, in cui erano presenti 7 esemplari di "prunus kanzan".
Gli alberi sono stati sottoposti uno per uno a valutazione da parte di un tecnico agronomo, allo scopo di verificarne la trapiantabilità in altre aree verdi della città (parco di via Arisi/via Segre, dove già sono stati messi a dimora 10 dei 15 ciliegi rimossi mesi fa dal tratto di viale IV Novembre tra piazzale Medaglie d'Oro e via Rossetti).
Dei 7 esemplari presenti nel tratto oggetto dei lavori odierni, 2 erano di grandi dimensioni e 5 di dimensioni medie. Da quanto emerge dalla relazione dell'agronomo, sul primo soggetto procedendo da piazzale Zaninelli è risultata evidentissima alla base del colletto la presenza di un carpoforo di Ganoderma applanatum, sporgente dalla fessura in corrispondenza di una vecchia ferita male cicatrizzata.
L'esame delle grosse radici venute alla luce durante lo scavo ha denotato la loro condizione di legno cariato, che contribuisce a definire nella pianta una condizione di instabilità statica molto alta, sconsigliandone il trapianto, poiché il rischio di rompersi a livello del terreno è molto alto ed è impossibile prevedere quante radici capillari potranno essere presenti ancora al suo interno. Sotto l'aspetto della vitalità occorre far notare inoltre che metà della chioma era secca e le foglie presenti nell'altra metà erano di minore dimensione, segnalando che l'albero era molto deperito per motivi preesistenti.
Il quarto soggetto da piazzale Zaninelli presentava sul tronco una fessurazione con legno marcio, che connetteva due branche rimosse negli anni passati per la loro morte legata a tracheomicosi. Anche questo soggetto è deperito rispetto agli altri, ma sarà trapiantato, poiché l'apparato radicale appare meglio strutturato, pur sapendo che nel suo caso la percentuale di attecchimento è bassa. I problemi che dovessero insorgere dopo il trapianto sono comunque connessi con la situazione pregressa.
Il quinto soggetto da piazzale Zaninelli è uno di quelli di grossa dimensione appartenenti alla quota originaria del viale e si distingue per la presenza sul tronco di rigonfiamenti e tumori batterici. Il problema dell'albero è connesso alla struttura dell'apparato radicale, che presenta alcune grosse radici che vanno ad infilarsi al di sotto del marciapiede, con una quota di radichette secondarie impossibile da valutare.
Anche quest'albero sarà trapiantato e in seguito costantemente monitorato, per osservare segni di deperimento, anche se ragionevolmente non ci si devono attendere miracoli, dato che si tratta di una pianta con seri problemi funzionali, con un rapporto età/dimensioni molto basso, considerato che in condizioni normali una pianta di queste dimensioni dovrebbe avere circa un quarto della sua età e non avvicinarsi alla cinquantina di anni come il soggetto in questione. Questo significa che il terreno in cui è radicata non è idoneo o presenta anomalie strutturali o chimiche tali da compromettere un regolare sviluppo.
Per gli altri quattro soggetti, conformazione, struttura e dimensioni, unite alla mancanza di gravi problemi nella preparazione della zolla e nella disposizione dell'apparato radicale emerse durante gli scavi, fanno ben sperare che l'operazione di trapianto possa concludersi positivamente. Nel tratto attualmente esterno all'area cantierata sono inoltre stati marcati 5 individui (su un totale di 9) le cui condizioni complessive sono discretamente favorevoli ad un trapianto. Per tutti gli altri esemplari i difetti esterni a livello del tronco (cavità, marciumi, funghi agenti di carie, deperimento) sono talmente evidenti che non servono giustificazioni per il fatto che il trapianto non venga preso in considerazione.
"Tutto è comunque riconducibile ad uno dei fatti che stanno alla base dell'arboricoltura - si legge nella relazione tecnica - e che sancisce che non tutte le specie arboree si adattano bene all'ambiente urbano. Questa specie, in particolare, a Lodi non si adatta e dove è stata utilizzata come alberatura stradale ha sempre manifestato sintomi di scarso adattamento pedoclimatico sin da poco tempo dopo l'impianto. Per questo fattore si è scelto di mettere i ciliegi rimossi da viale IV Novembre a dimora in aree verdi, dove il livello delle probabilità di sopravvivenza aumenta".
Gli esemplari ricollocati in via Arisi sono stati sottoposti a trattamento antitraspirante della chioma e sono stati dotati di un dispositivo per il rilascio controllato di acqua alle radici; nei primi tempi, l'apporto idrico verrà garantito anche manualmente, con 2-3 innaffi giornalieri. Infine, le piante verranno trattate anche con sostanze che prevengono la formazione di funghi radicali e che favoriscono lo sviluppo di nuove radici.

(14-05-2009)