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Lavori di utilità sociale, posata una targa all'Isola Carolina


E’ stata posata questa mattina su una delle 72 panchine del parco Isola Carolina una targa di riconoscimento per l’opera di volontariato svolta dai richiedenti asilo ospiti delle strutture di accoglienza presenti in città che hanno aderito al progetto dei lavori di utilità sociale promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito del protocollo d’intesa con la Prefettura sulle attività di integrazione dei migranti.

Dopo gli interventi di pulizia presso i tre cimiteri della città effettuati lo scorso autunno, i volontari stranieri sono stati impegnati nel corso della primavera in attività di manutenzione e riqualificazione degli arredi di numerose aree verdi pubbliche (in totale 180 panchine e 20 tavoli in legno), nonché nella pulizia degli spazi pubblici attrezzati e nella rimozione di accumuli di rifiuti abbandonati. I lavori di rigenerazione delle panchine proseguiranno nelle prossime settimane presso ulteriori parchi; il programma elaborato dall’ufficio ecologia del Comune in collaborazione con gli educatori delle associazioni e delle onlus che sovrintendono l’ospitalità dei richiedenti asilo prevede inoltre la riqualificazione della staccionata in legno della scuola dell’infanzia Giardino di via Gorini e dei giochi in legno della scuola dell’infanzia Serena di via Dossenina, nonché interventi di verniciatura delle fontanelle dei parchi e delle campane stradali per la raccolta differenziata di vetro ed alluminio.

Alla cerimonia di posa della targa sono intervenuti il Commissario Straordinario del Comune di Lodi, Mariano Savastano, e circa 50 dei richiedenti asilo coinvolti nel progetto dei lavori di utilità sociale, accompagnati dai rappresentanti delle associazioni Progetto Insieme, Amici di Madre Teresa Giuliani, Fuori luoghi e Milano Solidale Onlus, alla presenza inoltre di funzionari degli uffici ecologia, viabilità e spazi pubblici e della segreteria del Commissario, che hanno collaborato alla programmazione ed al coordinamento delle attività. Ringraziando i volontari per il loro impegno e le associazioni per la disponibilità, il Commissario Straordinario ha sottolineato il valore altamente formativo dell’esperienza che i richiedenti asilo stanno affrontando, all’interno di un percorso di effettiva integrazione con la comunità locale, che passa dalla consapevolezza dei doveri e delle responsabilità che chiunque è chiamato a riconoscere ed assumere, come premessa indispensabile per l’accesso ai diritti, compresi quelli di accoglienza e assistenza nelle condizioni di necessità.

"Integrarsi in una comunità - ha sottolineato il Commissario - significa innanzitutto rispettarne le consuetudini, adottarne il modello di convivenza civile, imparare ad esprimersi correttamente nella lingua d’uso locale per sviluppare efficaci relazioni e, non ultimo, fornire un contributo, anche in termini di prestazione volontaria di lavoro. I positivi risultati del progetto che abbiamo avviato costituiscono un ottimo esempio di cosa significhi “integrazione” ed esortano a proseguire su questa strada".

(07-06-2017)