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‘Generare futuro’, la buona scommessa di una città che fa cultura

In una lettera aperta le valutazioni e i ringraziamenti del Comune

logo di generare futuro

E’ appena terminato il festival culturale ‘Generare Futuro’ che ha visto la partecipazione di circa 3.000 persone tra il 5 e il 7 maggio scorsi, stiamo ora affrontando con i promotori gli aspetti organizzativi del prossimo festival della Fotografia etica. Fermandoci però un attimo, ci sia consentito condividere pubblicamente alcune considerazioni ed esprimere doverosi ringraziamenti.

Il primo pensiero è la constatazione che l’appuntamento di inizio maggio è ormai consolidato in città e si pone quale momento essenziale di una proposta culturale che fa perno su tappe scandite e ben riconosciute come la rassegna estiva ‘Lodi al sole’ e il festival di Fotografia etica. Sono gli assi culturali portanti dell’anno da tutti i punti di vista: in tema di partecipazione popolare, di investimento economico per il Comune, di impegno organizzativo e di indotto generato in città.
A Lodi attorno a queste tre rassegne, alla rinnovata programmazione del Teatro alle Vigne e alle multiformi attività della Biblioteca Laudense, si costruisce un programma culturale ampio e diversificato. E’ frutto anche dell’impegno e della creatività di tante associazioni, ciascuna con uno specifico profilo, la propria storia e i propri obiettivi, che si possono ben innestare sull’offerta generale del Comune. Sono realtà che operano con passione e spesso nella difficoltà - che tutti avvertiamo, pubblico e privati, e con cui ci misuriamo ogni giorno - di reperire risorse economiche.

Il secondo pensiero fa perno su un’osservazione schietta: il buon lavoro paga sempre. Investendo su proposte di qualità ‘Generare Futuro’ ha raddoppiato il numero di presenze rispetto al 2016, riuscendo nel contempo a tagliare notevolmente i costi, che per le casse comunali quest’anno sono equivalsi all’incirca a 25.000 euro. Non ci si inventa organizzatori culturali da un giorno con l’altro: evidente il fatto che il passare del tempo e la messa a frutto degli insegnamenti, e anche degli errori commessi, aiuta a migliorare il lavoro.
Di qui il successo e l’apprezzamento del pubblico per il dibattito Belpietro-Arditti in tema di populismo, il foyer colmo e attento ai ragionamenti del Ministro Tremonti e al racconto dello scrittore Cognetti, l’Auditorium Tiziano Zalli coinvolto dall’intervento di Beppe Severgnini e gli applausi ripetuti al concerto dell’Accademia ‘Gaffurio’. Ecco il buon riscontro di singole persone e di tanti giovani delle scuole alla mostra ‘Restaurare il cielo’, e l’interesse e il favore degli ‘addetti ai lavori’ alle conferenze più specialistiche.

Vi sono ancora grandi margini di miglioramento e di più adeguata strutturazione: imperfezioni da colmare, proposte da correggere. Ne siamo consci, tanto quanto lo siamo della validità di investire in cultura, educazione e formazione dell’opinione pubblica locale, che è stato il motivo di ogni scelta compiuta insieme al direttore de Linkiesta, Francesco Cancellato, che ha diretto il festival.
A lui il primo ringraziamento sentito, per il lavoro prezioso e appassionato con cui ha condotto la rassegna.

Il secondo grazie è agli sponsor, in primo luogo all’Istituto di credito che ha ospitato la maggior parte degli incontri nelle sue strutture: una scelta felice, collaborazione serena e in linea con le aspettative di entrambi i partners.

Un ringraziamento non scontato ma invece assai importante va al media-partner, il quotidiano locale ‘Il Cittadino’, che ha seguito con estrema professionalità ed una copertura più che completa il festival.
Giovarsi di una collaborazione del genere, puntuale ed efficace, è chiave del buon esito finale.

Un ruolo determinante ai fini organizzativi e promozionali è stato svolto dalle librerie e dai ristoratori che hanno aderito al nostro invito: un sincero apprezzamento per la disponibilità e la qualità messa in campo.

Tante persone hanno contribuito alla buona riuscita del festival, dentro e fuori il palazzo comunale: a ciascuno un pensiero grato e una simbolica stretta di mano, nella convinzione che s’è operato per il bene della città.

‘Generare Futuro’ non è più una scommessa, ma una realtà di cui essere orgogliosi in un panorama nazionale dove non sempre i festival - molti, forse troppi, direbbe qualcuno - giustificano con un adeguato mix di qualità, economicità e sguardo aperto sul futuro il proprio esserci.

L’ultimo ringraziamento va dunque ai tanti lodigiani che hanno partecipato, con curiosità passione e convinzione, agli appuntamenti proposti, perché ‘guardare la complessa realtà con sguardo positivo, in fondo, è uno dei lasciti più preziosi di questo ‘Generare Futuro’.

Andrea Bruni, Resp. Ufficio cultura                                       Mariano Savastano, Commissario straordinario del Comune

(18.05.2017)