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IMU e TASI, via libera del Consiglio Comunale

Dopo l'approvazione di regolamento e tariffe della nuova tassa rifiuti (Tari), nella seduta di martedì 20 maggio il consiglio comunale ha provveduto a completare la definizione dei tributi di competenza dell'ente locale che rientrano nell'ambito della Imposta Unica Comunale (Iuc), varando i provvedimenti relativi a Imu e Tasi (la tassa sui servizi indivisibili).

In particolare, sono stati approvati il regolamento di applicazione della Tasi (21 voti favorevoli, 9 contrari, 1 astensione), le aliquote Tasi (21 voti favorevoli, 10 contrari), il regolamento di applicazione dell'Imu (18 voti favorevoli, 1 contrario, 7 astensioni) e le relative aliquote (19 voti favorevoli, 8 contrari), oltre ad una variazione del regolamento per l'applicazione della Tari, finalizzata ad adeguare il provvedimento ad una modifica introdotta dalla legge in merito alla riduzione della parte variabile della tassa riconosciuta a favore dei produttori di rifiuti speciali assimilati agli urbani che avviano direttamente a recupero.

TASI

Il gettito della Tasi, pari a circa 3.600.000 euro, è diretto alla copertura del costo parziale (73%) di alcuni servizi, in base ai dati desunti dallo schema di bilancio di previsione per l'anno 2014, in corso di predisposizione e che dovrà essere approvato entro la fine di luglio:

  • Anagrafe e Stato Civile €. 655.431;
  • Polizia Municipale €. 1.523.385; 
  • Illuminazione Pubblica €. 726.947; 
  • Manutenzione strade €. 721.197; 
  • Parchi e servizi per la tutela ambientale e del verde €. 1.238.546 
  • TOTALE €. 4.865.506


Per raggiungere questo obiettivo, l'amministrazione comunale ha scelto di applicare la Tasi alle unità immobiliari che sono esenti dall'Imu (abitazioni principali e assimilate, immobili strumentali dell'agricoltura, beni merce delle imprese di costruzione), nonché a quelle di categoria D5 (istituti di creditori e assicurazioni) e alle abitazioni principali di categoria A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio artistico e storico).
Tutte le altre categorie di immobili (in particolare seconde case e immobili per attività produttive, già soggette al pagamento dell'Imu) saranno esentate dalla Tasi. L'aliquota sulla casa di abitazione principale è stata fissata al 3 per mille.

Detrazioni per abitazione principale

  • €. 30 per ogni figlio di età sino a 26 anni;
  • €. 120 per rendite catastali fino a €. 300; 
  • €. 100 per rendite da €. 301 fino a €. 400; 
  • €. 70 per rendite da €. 401 fino a €. 700; 
  • €. 60 per rendite da €. 701 fino a €. 900; 
  • €. 50 per rendite da €. 901 fino a €. 1.000; 
  • €. 200 per famiglie in cui vivono portatori di handicap o con invalidità riconosciuto al 100%


Le case di abitazione principale che potranno usufruire di tali detrazioni sono 11.101, rispetto ad un totale di circa 13.000 abitazioni principali esistenti in città; in 856 casi, le detrazioni avranno l'effetto di azzerare la tassa. L'importo complessivo delle detrazioni applicate ammonta a €. 1.103.000, superiore al maggior gettito della tassa derivante dall'applicazione della maggiorazione dello 0,5 per mille dell'aliquota per l'abitazione principale e dello 0,8 per mille per le unità immobiliari di categoria D5.

IMU

Vengono confermate le aliquote già in vigore:

  • Aliquota ordinaria 1,05% (abitazioni da A1 ad A9, sia sfitte che concesse in locazione a canone libero; aree edificabili; terreni agricoli)
  • Aliquota maggiorata 1,06 per immobili categoria D5 (istituti di credito e assicurazioni)
  • Aliquota 0,87% per unità immobiliari categorie C1, C2 e C3 (attività commerciali ed artigianali)
  • Aliquota 0,76% abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di secondo grado in linea retta (nonni e nipoti), nonché abitazioni concesse in uso gratuito a parenti di primo grado in linea retta (genitori e figli) qualora non rientrino nei requisiti per l'assimilazione all'abitazione principale (Isee famigliare del comodatario non superiore a 15.000 euro)
  • Aliquota 0,69% per abitazioni in locazione con contratti a canone concordato di durata 3+2 anni
  • Aliquota 0,64% per abitazioni in locazione con contratti a canone concordato di durata 6+2 anni, unità immobiliari possedute da Onlus e abitazioni possedute in proprietà o usufrutto da anziani o disabili residenti in modo permanente in istituti di ricovero o sanitari
  • Aliquota 0,6% abitazioni principali di categoria A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio artistico e storico)


E' stata inoltre istituita una nuova aliquota agevolata dello 0,76% per gli immobili di categoria D3 destinati a sala cinematografica.

(21-05-2014)
 


Ultima Modifica: 25/05/2022