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Due classi del Bassi in visita allo storico 'acquedotto di Lodi'

Curiosi, interessati e coinvolti, anche se un po' chiassosi. Per la prima volta oltre 40 studenti di due classi terze, la 3M e la 3 O del corso di geometri dell'ITE Bassi di via Porta Regale, lo storico istituto cittadino che forma generazioni di geometri e ragionieri, hanno visitato con i loro insegnanti il vicino, ma sinora sconosciuto, acquedotto di Lodi, in viale Dante.La visita rientra nel percorso di educazione e partecipazione civica "Vivere la città: diventare protagonisti del Bene comune", che il Comune di Lodi propone al Bassi (e ad altri istituti) da un anno e coinvolge centinaia di studenti.

"Siamo partiti nel 2012 con un primo ciclo di tre incontri - afferma Andrea Bruni, responsabile del progetto di comunicazione istituzionale per il Comune- cui è seguito un percorso interessante di condivisione con la Presidenza dell'Istituto, che ha portato ad allargare i nostri interventi a più classi: oggi seguiamo tutte le 11 classi terze del Bassi, circa 250 alunni. Uno sforzo notevole per noi, ma il riscontro è ben superiore alle previsioni".

Il Comune propone cicli di lezioni tematiche su alcune delle principali dinamiche di vita cittadina - traffico e comportamenti stradali, cura del verde pubblico, ciclo dell'acquae gestione dei rifiuti, nuova biblioteca e beni culturali, emergenze sociali ed accoglienza - alternando gli interventi degli esperti in aula con filmati, visite sui luoghi e interazionecon gli studenti. Al termine di ogni ciclo, i questionari di customersatisfaction offrono risposte, critiche e suggerimentiper il futuro.
Molti e qualificati i partners di Palazzo Broletto: Astem Gestioni, Caritas diocesana, Associazione Progetto insieme, Polizia locale, S.A.L., ciascuno mettendo a disposizione competenze e professionalità.
 
"Il valore aggiunto di questa rete di soggetti che ci affiancano - afferma Bruni - è fondamentale, ha grande significato ed importanza nella costruzione di un buon tessuto civico e nello stimolo alla partecipazione dei giovani cittadini alla vita sociale, che restano i nostri obiettivi principali".

La visita della mattinata odierna, dedicata all'esame del ciclo dell'acqua pubblica e alla gestione dell'acquedotto cittadino, è stata guidata dall'Ing. Mario Cremonesi, Direttore Tecnico di S.A.L. assistito dal personale del Settore Acquedotto, in un percorso individuato secondo criteri di sicurezza e interesse. Quello che viene comunemente chiamato "acquedotto di Lodi" è in realtà una centrale di potabilizzazione, inaugurata nel 1936. Dalla centrale di viale Dante vengono erogati circa 1.293.000 metri cubi di acqua potabile ogni anno. L'impianto è al servizio del centro storico e copre il 22,6% del quantitativo totale annuo di 5.706.000 metri cubi che viene erogato alle circa 11mila utenze del Comune di Lodi. L'acqua proviene dalla falda acquifera e viene pescata da 7 pozzi a profondità che variano da 50 a 140 metri.
 
I rappresentanti delle due classi sono stati omaggiati di due brocche dell'acqua, le stesse attualmente in uso presso il Consiglio Comunale di Lodi, che sostituiscono le consuete bottigliette di plastica e fanno parte della campagna di sensibilizzazione congiunta tra Comune e SAL in favore del consumo dell'acqua dai rubinetti, che consente risparmi notevoli in termini economici ed ambientali.

Prima della visita, l'ing. Cremonesi e i responsabili S.A.L. hanno presentato l'argomento con apposite slides in auditorium, portando a conoscenza gli studenti dell'intero processo 'dalla falda al bicchiere', che si svolge ogni giorno nei 4 centri di potabilizzazione della città.

"Conoscere i servizi pubblici per sapere come funzionano e come viene organizzata la loro gestione - dichiara il Presidente S.A.L. Antonio Redondi - è oggi un tema fondamentale per sviluppare la consapevolezza del valore di un bene comune e il senso di appartenenza ad una comunità, che si identifica anche attraverso la condivisione delle responsabilità sociali. Bene ha fatto il Comune di Lodia mettere l'acqua, forse il bene comune per eccellenza, al centro dell'incontro con i giovani studenti del Bassi, che hanno così potuto vedere e toccare con manoil più grande serbatoio di acqua potabile del capoluogo: lo storico acquedotto di viale Dante che si trova proprio sotto le strade che calcano ogni giorno, una sorta di piscina sotterranea che da quasi 80 annialimenta senza soluzione di continuità la rete comunale e quindi i rubinetti dei lodigiani".

Soddisfazione è stata infine espressa dal Vice-preside dell'Istituto Bassi, prof. Massimo Negri, che coordina con il Comune gli interventi a scuola:
 
"Utile e significativa, questa mattinata arricchisce l'attività didattica offrendo ad insegnanti e alunni quegli agganci indispensabili con il mondo del lavoro e la città, che oggi sono chiesti ad ogni buon percorso formativo".

Lodi, 10 aprile 2013
 


Ultima Modifica: 25/05/2022