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Incontro con Giuseppe Lupo

23 novembre 1980: un terremoto di proporzioni catastrofiche colpisce la Basilicata e la Campania, provocando migliaia di morti, dispersi e senzatetto. Un'antropologa milanese si precipita a Palmira, un centro così minuscolo che non figura nemmeno sulle carte geografiche. Tutto ciò che trova è ridotto in macerie. Solo una falegnameria è rimasta in piedi e dentro, notte e giorno, mastro Gerusalemme fabbrica il mobilio per una sposa, l'ultima del paese. Sulle ante disegna le storie che si tramandano negli anni. I pannelli dei mobili sono l'unica testimonianza che Palmira sia esistita veramente e in essi si compie il destino di ogni uomo.

E' questa la trama de L'ultima sposa di Palmira, il romanzo (edito da Marsilio) con cui Giuseppe Lupo si è aggiudicato il Premio Vittorini 2011. Lo scrittore sarà ospite a Lodi venerdì 27 maggio per una conversazione con il pubblico, che si terrà presso l'Archivio Storico Comunale di via Fissiraga, a partire dalle 17.00.

Giuseppe Lupo, narratore e saggista, è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano e di Brescia. Ha esordito nella narrativa nel 2000 con "L'americano di Celenne" (Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello opera prima, Prix du premier roman in Francia), al quale sono seguiti "Ballo ad Agropinto" (2004) e "La carovana Zanardelli" (2008; Premio Grinzane Cavour-Fondazione Carical, Premio Carlo Levi), tutti pubblicati da Marsilio. Tra i principali saggi si ricordano: "Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta" (1996, Premio Basilicata), "Poesia come pittura" (2002) e "Le utopie della ragione" (2003).
 

giuseppe lupola copertina del libro: una scalinata