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Cittadinanza onoraria al Premio Nobel per la Pace Liu Xiaobo

Liu Xiaobo sarà dichiarato cittadino onorario di Lodi. A conferire il titolo al dissidente cinese, attivista del movimento per l'affermazione dei diritti umani e insignito del Premio Nobel per la Pace, sarà il consiglio comunale, con una delibera che, per decisione unanime di tutti i capigruppo, verrà messa ai voti in occasione della seduta di mercoledì 3 novembre.
L'iniziativa, presentata oggi alla stampa nel corso di un incontro tenutosi presso la Sala A.G.Riu di Palazzo Broletto, con la partecipazione del presidente Gianpaolo Colizzi e dei capigruppo consigliari, trova fondamento nell' articolo 2 dello Statuto comunale, che sui "Principi fondamentali" così si esprime: "Sono finalità preminenti del Comune di Lodi la promozione delle condizioni per rendere effettivi i diritti di tutti i cittadini (...) la fedeltà agli ideali della pace e della fratellanza tra i popoli...". Tali principi trovano sicuramente nell'opera svolta da Liu Xiaobo un'espressione concreta di vita condotta coerentemente e fermamente, nonostante la repressione cui è stato sottoposto, culminante con la privazione della libertà personale. Liu Xiaobo rappresenta in effetti un simbolo della lotta per l'affermazione e l'applicazione reale dei diritti umani, obiettivo questo intimamente connesso al raggiungimento della pace nel mondo, come riconosciuto nella stessa motivazione dell'assegnazione del Premio Nobel.

"Pertanto - si legge nel dispositivo della delibera di conferimento della cittadinanza onoraria - Liu Xiaobo può essere, anche se purtroppo solo idealmente, accolto nella nostra comunità, indipendentemente dalla sua residenza, che ne condivide gli ideali e quindi vuole unirsi a lui chiamandolo a farne parte".
 
Nel testo del provvedimento, si lancia inoltre un appello per la liberazione di Liu Xiaobo ed il riconoscimento, a lui e a tutti i popoli le cui libertà sono soffocate, dei diritti umani e, tra questi, quello di espressione del proprio pensiero.
 
Liu Xiaobo è nato a Changchun nella Provincia di Jilin il 28 dicembre 1955. Educato alla religione cristiana, ha conseguito la laurea di primo livello in letteratura all'Università dello Jilin nel 1982 e la laurea magistrale all'Università di Pechino nel 1984. Dopo la laurea, ha ottenuto il dottorato all'Università Normale di Pechino nel 1988. Successivamente ha lavorato in diverse università all'estero, come la Colombia University (USA), l'Università di Oslo e l'Università delle Hawaii. Come attivista per i diritti umani, Liu Xiaobo ha chiesto più volte al Governo cinese di dare conto delle proprie azioni di repressione. A seguito di ciò è stato più volte arrestato e condannato nonostante le sue azioni siano sempre state pacifiche, inclusa la partecipazione alla protesta di piazza Tiananmen ("piazza della tranquillità celeste") nel 1989. Nel gennaio1991, Liu Xiaobo fu condannato per "propaganda ed istigazione controrivoluzionaria", senza però essere incarcerato. Nell'ottobre 1996 fu obbligato a trascorrere tre anni in un "campo di rieducazione" (loagai) per "disturbi alla quiete pubblica", a causa delle sue critiche al partito comunista cinese. Nel 2007 Liu fu portato in un carcere, dove fu interrogato su alcuni suoi articoli, apparsi su siti web stranieri. L'attività umanitaria di Liu ha ricevuto approvazione e considerazione all'estero. Nel 2004 Reporter Senza Frontiere lo ha insignito del premio "Fondation de France" per la sua opera di strenuo difensore della libertà di stampa. Liu Xiaobo è stato il promotore di "Charta 08", manifesto pubblico ispirato alla famosa "Charta 77" redatta negli anni settanta dai dissidenti cecoslovacchi.
Charta 08 - redatto in occasione del 60° anniversario della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (dicembre 1948-dicembre 2008) - è un grande appello alla libertà di espressione, al rispetto dei diritti umani e alle elezioni libere. Xiaobo sostiene la necessità di introdurre riforme democratiche nel sistema politico e il rispetto dei diritti umani, segnatamente della libertà di pensiero, nel proprio Paese. Sottoscritto originariamente da circa 300 personalità, Charta 08 ha raccolto quasi 10mila adesioni, da parte di cittadini di varia estrazione sociale ed origine etnica. L'8 dicembre 2008 Liu è stato privato della libertà a causa di questa adesione. Detenuto in un luogo sconosciuto, è stato formalmente arrestato solo il 23 giugno 2009, sulla base dell'accusa di "incitamento alla sovversione del potere dello Stato". Dopo un anno di detenzione, il 23 dicembre 2009 si è svolto il processo; il 25 dicembre è stato condannato a 11 anni di prigione e a 2 anni di interdizione dai pubblici uffici, sentenza confermata in appello l'11 febbraio 2010.
(27-10-2010)