
Mario Diegoli - PAESAGGI
DAL 29 MARZO al 16 MAGGIO 2023
da LunedĂŹ a VenerdĂŹ dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 16.30
chiusa sabato domenica
INAUGURAZIONE MercoledĂŹ 29 Marzo alle ore 17.00
âArte in
Atrioâ è il titolo della
rassegna artistica proposta
dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi
nella sua sede
operativa situata nello
Spazio Tiziano Zalli,
la piazza interna
del Centro Direzionale Bipielle progettato da Renzo Piano.
Lâatrio della
sede si propone
come una vetrina
espositiva dedicata
agli artisti, aperta
al pubblico.
MARIO DIEGOLI
Nato a Bologna nel 1955, dopo
aver frequentato il liceo
Artistico si diploma
nel 1978 in Scultura
con Alik Cavaliere e Andrea Cascella allâAccademia di Belle Arti
di Brera a Milano.
Dal 1988 al 2021 è stato
docente di discipline plastiche e scultoree presso il Liceo
Artistico Statale âCallisto Piazzaâ
di Lodi. Dal
1998 al 2008
in qualitĂ di autore per Bruno Mondadori
â Electa scuola e Mondadori Education scrive manuali
per i Licei, indirizzati al settore
storico artistico, alla scultura
e al design.
Dal 1976 svolge
lâattivitĂ artistica con installazioni e mostre a Pavia e provincia (tra cui lâazione-installazione âFunerale allâideologiaâ nel 1976 Biblioteca di Cava Manara;
tra gli altri arti- sti partecipanti ci sono
Giuliano Mauri, Franco Mazzucchelli, Mauro
Staccioli, Alik Cavaliere).
Nel 1978 fonda
il gruppo Fuzz
Cirus con cui
realizza diversi spettacoli come âAzione-Pitturaâ nellâarea dellâex Snia
Viscosa di Pavia.
Dal 1985 al 1993
espone a Genova alla
Galleria âUnimediaâ di Caterina Gualco.
Nel
1987 espone a Napoli alla
Galleria âStudiottantacinqueâ. Nel 1989 partecipa alla
XXXI Biennale Nazionale dâArte CittĂ di Milano al Palazzo
della Permanente.
Dal
2012 partecipa alle
iniziative di âNaturarteâ coordinate da Mario
Quadraroli.
Nel
2021 cura con Mario
Quadraroli e partecipa alla Biennale
dâArte 2.1
di Casalpusterlengo.
PAESAGGI
âPaesaggiâ è composta da dodici opere
identificate da un cerchio, un quadrato e un triangolo equilatero. In ogni
figura sono inscritte linee e aree che
evocano lâimmagine di paesaggi visti dallâalto.
Le sculture sono state
realizzate con una
stampante 3D in PLA,
una plastica bianca
di origine vegetale il cui contrasto sulle pareti
scure dei pannelli
espositivi esalta le forme
e la composizione dei rilievi; le opere sono completate con elementi che tracciano percorsi
esterni realizzati con tondini di alluminio e stampe digitali
di immagini in negativo
e in positivo sospese come altalene.
Evocazione, equilibri precari, leggerezza (costanti nellâopera dello scultore) nei âpaesaggiâ sono
declinati in rapporto a varie suggestioni e alle
forme geometriche.
I cerchi accompagnati da scale, immagini in negativo
quali un frutto, una
pagnotta, un teschio
e un pesce eviscerato richiamano il ciclo della
vita e della morte.
I quadrati dedicati a quattro poesie
e alle loro
autrici i cui
nomi compaiono allâinterno di ogni opera, mentre
i componimenti
si possono leggere
grazie ad un QR collocato accanto
alle didascalie.
Le poesie sono
di Christine Lavant, Antonia
Pozzi, Amelia Rosselli, Sylvia Plath, autrici
accomunate da una poetica intimista e legata a doppio filo con le loro biografie. Nelle quattro opere una campana
di vetro (elemento ripreso
da un componimento di Lavant
e dal romanzo della
Plath) richiama la
separazione fragile e trasparente tra la poesia e una vita fatta di relazioni e, per le ultime tre,
scelte comuni e drammaticamente definitive.
Infine i triangoli, elementi
acuti, qui con il vertice rivolto alla terra, in cui compaiono abbinamenti fotografici personali come gli sguardi
differenti della
madre, lâetĂ del padre,
o relativi allâabbandono degli ambienti naturali e quelli fatiscenti
industriali, oppure allâazione creativa dellâhappening e quella determinata della drammaturgia teatrale.
In tutte le opere
compare una piccola
forma a cuore tramuta-
ta, in base
allâopera, in vaso,
in seme e in cono
come un segno
o una punteggiatura espressiva allâinterno di un paesaggio sot- tratto dal tempo da una visione
monocroma e dallâalto.
Mario Quadraroli
