Il 25 aprile, in Corso Archinti, la seconda posa, a imperitura memoria di due lodigiani figure storiche della Resistenza e dell’antifascismo.

A breve anche la nostra città avrà le sue “pietre di inciampo”. Presto troveranno, infatti, collocazione in due angoli significativi di Lodi le opere dell’artista berlinese Gunter Demnig, realizzate per onorare la memoria di Pietro Santi e Ettore Archinti, lodigiani, vittime della violenza nazifascista. Le pietre verranno posate, rispettivamente, il 28 gennaio, alle ore 11, in Piazza Castello, in ricordo del concittadino Santi, e il 25 aprile in Corso Archinti, in onore di Ettore, al pari di Santi figura storica della Resistenza e dell’antifascismo. Come ha ricordato in sede di presentazione dell’iniziativa il Sindaco di Lodi, Andrea Furegato, per questa prestigiosa testimonianza il ringraziamento va ad Andrea Cancellato, Direttore del Museo che porta il nome dell’illustre artista e primo Sindaco socialista della città, e Luca Pietro Santi, Presidente della sezione di Lodi di Anei, associazione nazionale degli ex deportati, e nipote dell’internato Pietro, che hanno voluto fortemente queste “pietre di inciampo“ per arricchire la città e contribuire a tenere viva la ricordanza di una tragedia - la deportazione – vissuta da migliaia di italiani. Le pietre saranno anche simbolo di riflessione e di connessione fra la giornata della Memoria del 27 gennaio, e quella della Liberazione, commemorando coloro che hanno avuto il coraggio di compiere una scelta così giusta e forte, baluardo della libertà, ma tanto pericolosa da provocare l’estremo sacrificio. Non potremo mai smettere di pensare a loro con gratitudine, come anche le stesse “pietre” in cui anche i cittadini di Lodi potranno “inciampare” intendono significare.