
Rassegna di sei appuntamenti con il coinvolgimento di autori contemporanei per la presentazione dei loro libri, con l'intento di suggerire una riflessione intorno ad argomenti di attualitĂ o particolare pregnanza.
16 Dicembre 2022 - Ciò che aspetti ritorna

Don Guglielmo Cazzulani
Anima, amori, attesa, gioia, ricerca, speranza: queste le parole chiave dei âlampi di riflessioneâ scritti con lo stile concreto e incisivo di don Cazzulani e raccolti in questo libro, strumento ideale per tutti coloro che non vogliono sprecare il tempo di Avvento. Non si tratta di una spiritualitĂ nata a tavolino, ma di pensieri scaturiti dalla vita vissuta, e che alla vita vogliono ritornare. Per non perdere di vista lâessenziale e ritornare ad attendere con fiducia una Parola che viene dallâAlto e ci aiuta a ricominciare. Ogni giorno.
Guglielmo Cazzulani è parroco di S. Maria della Clemenza e S. Bernardo a Lodi ed è docente di Teologia spirituale presso la FacoltĂ teologica dell'Italia Settentrionale di Milano e lâIstituto Superiore di Scienze Religiose di Crema, Cremona e Lodi. Ha pubblicato con Ăncora numerosi libri di spiritualitĂ , in cui la vita quotidiana delle persone che incontra nel suo ministero di prete diventa strumento per interrogare in modo originale la Parola biblica.
13 Gennaio 2023 - Amarcord lodigiano

Bruno Pezzini
Ă la riproposizione di âAmarcord Lodigianoâ edita dal CITTADINO qualche decina di anni fa, unâantologia di quindici racconti a tema, in chiave lodigiana, animati dai ricordi dellâimmediato dopoguerra Attraverso la memoria di un bambino del tempo vengono ripercorsi luoghi, situazioni, atmosfere percepite dalla visuale di unâetĂ innocente. Il libro è pensato per rammentare le modalitĂ di vita condivise di uno dei migliori momenti di consapevolezza e sensibilitĂ civica della nostra storia, quando si erano create le premesse al cosiddetto boom. Le illustrazioni di Willy Signoroni interpretano pienamente lo spirito del lavoro, evocando emozioni di quotidiana umanitĂ .
Bruno Pezzini è nato il 16 gennaio 1940 a Lodi, dove vive. Già dirigente bancario, esperto di organizzazione aziendale, è appassionato cultore delle tradizioni locali.
10 Febbraio - La stirpe di Ramfis

Rita Cascella
Beatrice Pergolesi, giovane commissario di polizia assegnata a Spoleto subito dopo il corso di formazione, si imbatte immediatamente in un caso di omicidio. La vittima è il famoso direttore d'orchestra Valerio Guerra, geniale ma assai inviso nel panorama musicale per il suo carattere irascibile e severo, giunto in città per l'annuale edizione del Festival dei Due Mondi. L'indagine, che sin da subito si presenta complessa per la molteplicità di inimicizie maturate in vita dalla vittima, viene condotta a quattro mani dalla Pergolesi e dal pubblico ministero Vittorio Volpi, navigato magistrato sfuggito alle minacce delle cosche calabresi, che resta ammaliato dal vigore e dall'entusiasmo del giovane funzionario di polizia. Tra lampi di ingegno, intuizioni impensabili, abbagli e piste fuorvianti, la squadra investigativa cercherà di arrivare alla soluzione del caso, anche attraverso una rogatoria internazionale presso la Repubblica di Panama e l'inserimento di un alto prelato e del suo sagrestano tra i maggiori sospettati. Il direttore d'orchestra ha cercato di lasciare un importante messaggio per aiutare a individuare il suo assassino: riusciranno a decifrarlo?
Rita Cascella, nata nel 1965, ha vissuto la sua giovinezza a Sabaudia (LT). Laureata in Giurisprudenza allâuniversitĂ âLa Sapienza di Roma, a venticinque anni ha vinto il concorso per commissario della Polizia di Stato con prima sede di destinazione alla questura di Perugia. Ha sempre alternato delicati incarichi operativi con ulteriori studi universitari, conseguendo anche le lauree in Archivista Paleografo e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni. Attualmente è vicario del questore a Treviso. âLa stirpe di Ramfisâ è il suo primo romanzo.
10 Marzo 2023 - Accendi il mio fuoco

Simone Draghetti
I versi che compongono questa silloge poetica, sono come un refolo di vento che ci sfiora la pelle, ci accarezza dolcemente e ci trasporta allâinterno di parole, emozioni, sensazioni, che la sapiente mano di Salvatore Pini ha inciso su carta. Amore e passione si mischiano alla riflessione, intensa e profonda, di un mondo moderno, a volte privo di spiritualitĂ , a volte dispensatore di sentimenti perduti. Le poesie scorrono tra le pagine come un torrente impetuoso, dai flussi chiari ed incontaminati, mentre la spuma dei sentimenti emerge e ci avviluppa, portandoci allâinterno di un mondo dominato da mille contrasti. Salvatore Pini riesce a mantenersi in equilibrio tra il presente e il passato, con un tocco di velata malinconia che lambisce ogni sua composizione.
Salvatore Pini (21 Ottobre 1977 - 11 Marzo del 2020) Amante della vita, sensibile ma allo stesso tempo introverso.
Infermiere di professione, amava il lavoro che aveva scelto, e per lâumanitĂ e la professionalitĂ con
cui lo svolgeva, era amato sia da colleghi che dai pazienti. Una mente sempre in tumulto,
desideroso di conoscenza, di spiritualitĂ , di amore. Salvatore adorava i filosofi greci, di cui amava
declamare gli scritti, leggendo e studiando i loro volumi. Tra le sue passioni spiccava il gioco del
Tennis e la scrittura, poesia innanzitutto. Sempre alla ricerca della sua strada, tra spiritualitĂ e
realtĂ , era legato al suo cane, âSoleâ, con cui condivideva momenti di spensierata gioia con in
sottofondo le note di âLight my fireâ iconica canzone del gruppo musicale âThe Doorsâ
7 Aprile 2023 - Come farfalle di carta - L'EVENTO E' POSTICIPATO AL 14 APRILE

Margherita Baldrighi
Questo racconto vuole essere la testimonianza di una storia dâamore vissuta ai tempi della Seconda guerra mondiale, la storia dei nonni dellâautrice: Zina e Gianfranco. Il loro matrimonio è durato poco piĂš di sette anni, quattro dei quali Gianfranco li ha trascorsi al fronte da cui non ha piĂš fatto ritorno. Fin da bambina lâautrice ha sentito il forte desiderio di far conoscere lâAmore di questi eroi silenziosi, che a modo loro sono riusciti a vivere intensamente un matrimonio âper corrispondenzaâ grazie alle moltissime lettere e cartoline che si spedivano. Gianfranco fu catturato dopo lâ8 Settembre 1943 e internato in un campo lavoro nei pressi di Berlino dove morĂŹ per il pesante sfruttamento fisico che lâaveva ridotto a una larva umana. Zina non si è mai risposata e per tutta la vita ha parlato di lui alle figlie, ai nipoti, alle amiche. I suoi racconti rendevano Gianfranco una presenza âinvisibileâ ma tuttâaltro che estranea, insomma, un nonno speciale sempre al fianco dei nipoti.
Margherita Baldrighi è nata nel1962 a Lodi, dove vive tuttora. Dopo avere lavorato ventâanni a Milano in una Compagnia di Assicurazioni, nel 2002 è approdata alla Direzione Commerciale di una Banca, in cui è rimasta fino al giugno 2021. Scrivere è sempre stata la sua passione assoluta e per sua natura non mette mai a riposo i ricordi, che sono parte del suo quotidiano oltre che la principale fonte dâispirazione delle innumerevoli lettere scritte agli amici nel corso degli anni. Questa è la sua opera prima.
5 Maggio 2023 - Anime fragili

Mauro Lamparelli
Nella scelta del soggetto, nella collocazione, nella luce, nella individuazione di una propria realtĂ , egli non fissa solo emozioni, ma esprime una parte del suo pensiero. âAnime fragiliâ è una pubblicazione che raccoglie in gran numero ritratti di persone â di musicisti di strada, gente comune, lavoratori occasionali, miserabili ecc. â colti in atteggiamenti naturali e di grande dignitĂ , da superare il momento stesso della cronaca. Queste immagini scandiscono un racconto volto a far cogliere non tanto la bellezza dei paesaggi o dei luoghi attraversati, ma le variazioni di umanitĂ che in essi sâincontrano.
Mauro Lamparelli è un manager di 58 anni che da anni vive e lavora nel Lodigiano, alla Muzza di Cornegliano Laudense. Dirige la Tradelab e si occupa di marketing nel settore dei consumi fuori casa, ma da sempre coltiva la passione (non proprio âsegretaâ) per la fotografia. Può essere classificato tra quei fotografi che utilizzano le potenzialitĂ espressive del mezzo per cogliere immagini per informare, documentare, denunciare.
Presso il Caffè delle Arti/ Circolo Archinti
Viale Pavia, 26, Lodi
Alle ore 18.00
PARTECIPAZIONE LIBERA E GRATUITA
