
Una conversazione aperta al pubblico nell’ambito della mostra Momentum (Adda)
VENERDĂ 10 FEBBRAIO 2023 ORE 18.00
BIBLIOTECA LAUDENSE
SALA GRANATA
Con la partecipazione dellâartista Fabio Roncato in dialogo con:
Daniela Ferrari, storica dellâarte
Carlo Orsini, direttore artistico di Platea
Giorgio Verzotti, critico dâarte
Maria Villa, curatrice indipendente
Lâopera di Fabio Roncato cristallizza in forma di scultura lâenergia delle acque del fiume Adda, uno dei principali corsi dâacqua della Lombardia, che attraversa il territorio lodigiano. La realizzazione è avvenuta sulle rive del fiume, nellâestate 2022, e si è conclusa in fonderia con la tecnica della fusione a cera persa. Le fasi di questo affascinante processo, in grado di rendere materia entitĂ immateriali come lâenergia, sono state documentate dal fotografo Daniele Marzorati.
Per lâoccasione, la serie fotografica sarĂ visibile presso la Sala Granata.
âMomentun (Adda)â consegna unâistante allâeternitĂ , regalando a Lodi e alla sua cittadinanza un ritratto ideale delle forze che lo attraversano, ma è allo stesso tempo un invito alla riflessione sulla precarietĂ degli equilibri ambientali.

Fabio Roncato
Conclude la programmazione espositiva 2022 la personale dellâartista Fabio Roncato, curata da Gaspare Luigi Marcone, direttore artistico di The Open Box, Milano.
Scultore, grande sperimentatore di materiali e tecniche differenti, Roncato porta in scena unâinstallazione che prende le mosse dallo studio e dallâosservazione del contesto locale.Il lavoro di Fabio Roncato nasce da una profonda fascinazione per le forze energetiche della natura â lâacqua dei fiumi e dei mari, i movimenti astronomici, il dinamismo della Terra â trasfigurate con materiali, metodi e processi eterogenei in nuovi paesaggi o frammenti di visioni naturali.
Fabio Roncato
Fabio Roncato (Rimini, 1982) vive e lavora a Milano.
Dopo aver conseguito il diploma in pittura presso lâAccademia di Belle Arti di Brera a Milano ha perfezionato il suo percorso di formazione frequentando diverse residenze in Italia e allâestero tra cui: lâAtelier Bevilacqua La Masa (Venezia), VIR-Via Farini in Residence (Milano), Fondazione Spinola Banna per lâArte (Banna, Torino), Jan van Eyck Academie (Maastricht) e Premio Shangai alla East China Normal University (Shanghai).
Nelle opere che fanno parte della sua recente ricerca Roncato sviluppa una riflessione relativa ai confini della rappresentazione visiva indagando forme, elementi, energie della natura e della contemporaneitĂ ; lâidea è quella di condurre la pratica artistica allâinterno delle criticitĂ legate al rapporto fra comprensione della realtĂ e limiti imposti dalla percezione dei sensi. Lâopera si modella spontaneamente in maniera ogni volta imprevedibile. Lâimmaginazione ha un ruolo determinante in questa prassi e in questi metodi di scoperta.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso gallerie private, spazi indipendenti e istituzioni museali in Italia e allâestero fra cui si ricordano: âItalian Twistâ, a cura di Elisa Carollo e Mattia Solari, Fondazione Imago Mundi, Gallerie delle Prigioni, Treviso (2021), âCome pesci nellâacquaâ, a cura di Giorgio Verzotti, Villa Nigra, Miasino (2021), âCome trattenere lâenergia che ci attraversa. Paesaggiâ, a cura di Stefano Coletto, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia (2021), âThe Field of Unknownâ (mostra bipersonale con Julie van der Vaart), Ingrid Deuss Gallery, Anversa (2020), âTi Bergamoâ, a cura di Lorenzo Giusti e Valentina Gervasoni, GAMeC â Galleria dâArte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Bergamo (2020), âA Collection for Beyond the Plasticâ, a cura di Chiara Casarin e Giovanni Bonotto, MUSE â Museo delle Scienze di Trento, Palazzo delle Albere, Trento (2020), âIl motore delle stelleâ, mostra personale a cura di Giorgio Verzotti, The Open Box, Milano (2019), âUltramarâ, mostra personale a cura di Davide Dal Sasso, MARS â Milan Artist Run Space, Milano (2019), âIl pianeta dove evaporano le rocceâ, mostra personale a cura di Chiara Casarin ed Eleonora Castagna, Torre delle Grazie, Musei Civici di Bassano del Grappa, Bassano del Grappa (2018).
Platea
âIl progetto si basa sul concetto di âplateaâ, intesa anche come modalitĂ molto attuale di esporre, di organizzare il display, in cui lâopera si offre allo sguardo del passante che inconsapevolmente la incrocia sul suo cammino. Per questo motivo, le opere che compngono i cicli espositivi protagonisti di Platea sono selezionate per la loro capacitĂ di suscitare âun incidente di sguardoâ, come annunciato nel Manifesto composto dallâassociazione.

Platea | Palazzo Galeano
Corso Umberto I, 50
26900, Lodi
17 DICEMBRE â 28 FEBBRAIO | FABIO RONCATO