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Via ai lavori di restauro della Chiesa tardobarocca

 
EX CONVENTO DI SANTA CHIARA NUOVA, AL VIA I LAVORI DI RESTAURO DELLA CHIESA TARDO-BAROCCA

Inizieranno a breve i lavori di restauro dell'ex chiesa di Santa Chiara Nuova, nel contesto dell'antico complesso conventuale di via delle Orfane già oggetto negli ultimi anni di un importante piano di riqualificazione, che ha consentito sino ad ora di recuperare la cantoria affrescata, ormai diventato uno dei più apprezzati luoghi della cultura in città (sede, tra l'altro, dei concerti della stagione di chitarra classica, e di numerose altre iniziative).
L'incarico di effettuare i lavori è stato infatti recentemente assegnato all'impresa Co.Edil di Martinengo (BG), che rispetto alla base d'asta dell'appalto ha presentato un'offerta con un ribasso del 31,82 per cento, mentre ad occuparsi degli interventi di restauro delle parti lignee (confessionale, bussola del confessionale, porta del presbiterio di accesso al confessionale, porta a due battenti nel corridoio adiacente al confessionale, porta esterna lato via della Orfane), sarà la Restauro Arte Snc di Monza, per un importo di 14.960 euro. L'investimento complessivo affrontato dall'amministrazione comunale ammonta a 241.000 euro, di cui 176.000 euro per opere (Iva compresa), 15.000 euro per il restauro degli elementi in legno, 20.000 euro per la nuova illuminazione interna e circa 30.000 euro di somme a disposizione per eventuali opere complementari. Il progetto riguarda la chiesa realizzata nel 1741 durante i lavori di ristrutturazione dell'ex convento, che comportarono la demolizione dell'abside della chiesa originale gotica del 1470, trasformato appunto nella nuova chiesetta tardo-barocca su progetto di Giovanni Veneroni, mentre le due campate della chiesa originale vennero destinate a cantoria per le religiose.
Il restauro e la manutenzione prevedono la demolizione del pavimento in mattonelle, la rimozione dei gradini di accesso all'altare in marmo rosa (che successivamente verranno ricollocati), la creazione di un vespaio areato e il rifacimento della pavimentazione, che nell'ex chiesa sarà in marmo mentre nel corridoio del confessionale sarà in cotto, come quella originale; inoltre, verranno completamente rifatti gli intonaci lungo lo stesso corridoio. Per quanto riguarda gli impianti, quello di riscaldamento sarà del tipo "a pavimento radiante", con una caldaia a condensazione installata in apposito locale da cui si dirameranno le tubazioni coibentate, che alimenteranno i collettori a pannelli radianti, installati in apposito massetto termoisolante; l'impianto elettrico verrà realizzato utilizzando cavi ad isolamento minerale, per lasciare inalterati i luoghi e allo stesso tempo garantire massima sicurezza rispetto al rischio di incendio.
Le soluzioni illuminotecniche adottate soddisferanno l'esigenza di rendere fruibile l'ambiente nei suoi molteplici aspetti storici ed artistici; il risultato sarà una sintesi di luce e di ombra che valorizzerà gli aspetti suggestivi e contemplativi dello spazio, assicurando una migliore percezione delle scene sacre dei dipinti e dei particolari architettonici.
Per quanto riguarda le opere in legno, si prevede il restauro dell'antico confessionale costituito da tre elementi: la bussola in legno che chiude lo spazio del confessore, il confessionale che separa il penitente dal confessore e la porta dipinta del presbiterio che chiude lo spazio dedicato al penitente; si prevede inoltre il restauro di una porta a due battenti nel corridoio adiacente al confessionale, che presenta diffuse aggressioni da tarlo su tutta la superficie, nonché il restauro di una porta esterna a due battenti che attualmente risulta murata. "Nei prossimi giorni - spiega l'assessore alla cultura, Andrea Ferrari - verrà effettuato il sopralluogo congiunto con l'impresa, quindi si procederà alla stipula del contratto: l'insediamento del cantiere dovrebbe concludersi due-tre settimane, mentre la durata effettiva dei lavori è prevista in circa tre mesi. Con questo intervento l'amministrazione comunale prosegue l'opera di recupero del prestigioso complesso conventuale di via delle Orfane, avviato anni fa su stimolo di un comitato spontaneo appositamente costituito, il cui impegno e la cui dedizione hanno consentito di restituire alla città uno spazio monumentale di grande valore e di guadagnare un nuovo spazio culturale di grande utilità".