Home  /  Cultura, Sport e Turismo- Tutte le notizie / ARTEinATRIO espone SEDUZIONI di Lorella Facchetti
 

DAL 20 MARZO al 7 MAGGIO 2024

FONDAZIONE BIPIELLE
da Lunedì a Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 16.30

Chiusa Sabato Domenica e festivi

INGRESSO LIBERO

INAUGURAZIONE
MERCOLEDÌ 20 MARZO ALLE ORE 17.00


 

“Arte in Atrio” è il titolo della rassegna artistica proposta dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi nella sua sede operativa situata nello Spazio Tiziano Zalli, la piazza interna del Centro Direzionale Bipielle progettato da Renzo Piano.
L’atrio della sede si propone come una vetrina espositiva dedicata agli artisti, aperta al pubblico.

 

LORELLA FACCHETTI

Nata a Bedizzole, cittadina in provincia di Brescia dove vive e lavora, Lorella Facchetti si è laureata in Architettura all’Università di Venezia. Ha insegnato disegno e storia dell’arte. Si occupa anche della progettazione e realizzazione di vetrate d’arte e pannelli trompe-l’oeil. Partecipa, su invito, a importanti fiere e rassegne d’arte sia in Italia che all’estero, conseguendo importanti premi e significativi riconoscimenti. Ha tenuto numerose mostre personali in luoghi prestigiosi. Le sue opere, riprodotte in cataloghi, libri, quotidiani e riviste, sono presenti in collezioni private.

 

L’infinita seduzione nelle opere di Lorella Facchetti

Scorrendo i quadri dell’artista bresciana si ha l’impressione che il rosso grondi sulla pelle morbidissima delle modelle. Sembra di poter toccare, sfiorare, assaporare quella pelle così dolce, così vellutata. E invece queste figure, figlie dell’incanto e del sogno, rimangono assorte sorte, chiuse nel loro silenzio infinito, appartate nel loro essere eternamente sospese.
Così si sviluppa ingegnosamente o meglio sarebbe dire amabilmente, il gioco sottilissimo della rivelazione introspettiva nelle opere di Lorella Facchetti. Le sue giovani donne, vestite con panneggi cangianti, fasciate con abiti preziosi ed eleganti tagliati secondo una foggia che ricorda la preziosità di certi abiti propri di una iconografia lontana ma sempre ben presente nei nostri occhi, come riflesso senza tempo di un apparente divenire.
Lorella Facchetti non descrive e non racconta, crea. Semplicemente. Intensamente. Il suo percorso realista muove verso barriere introspettive per cui il soggetto diventa estensione ideale dell’io creativo, metafora simbolica di un universo di cui l’oggetto è soltanto una parte, seppure fondamentale, ma non è né tutto né il tutto. Ed è per questo che le figure che nascono da un segno rapidissimo ed efficace, addirittura continuo, quello che lega la figura al suo sembrare soltanto immobile all’apparenza, si aprono verso geometrie impreviste, accordi e colloqui immaginati (immaginari?), compenetrazioni introspettive che turbano e allo stesso tempo attraggono misteriosamente.
Diceva Heinrich von Kleist: «quante cose si agitano in un cuore di donna che non sono fatte per la luce del giorno».
Simone Fappanni