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Raccolta differenziata della carta: da gennaio vietata l’esposizione nei sacchetti di plastica

Intervento dell’assessore all’Ecologia Alberto Tarchini

Come abbiamo reso noto da oltre un mese, a partire dall’1 gennaio di quest’anno, non è più possibile esporre la carta all’interno di sacchetti di plastica. 
Per il conferimento della carta, la pressoché totalità dei Comuni del territorio utilizza contenitori fatti dello stesso materiale e sappiamo che anche molte famiglie di Lodi sono già da tempo abituate a questo sistema, ritenendo probabilmente poco coerente l’utilizzo di sacchetti di altro genere. 
A rigor di logica, infatti, mischiare materiali differenti è una procedura quanto meno in contraddizione con la natura e lo scopo stesso della raccolta, appunto “differenziata”, tuttavia le ragioni che hanno reso non più tollerabile l’utilizzo della plastica sono per lo più di carattere economico e affondano le radici nel funzionamento della filiera dei materiali raccolti in ambito urbano. 
Il meccanismo di valorizzazione economica della carta offre oggi ai Comuni due possibilità: la vendita diretta del materiale sul libero mercato, normalmente più remunerativa, ma sottoposta a forti oscillazioni di prezzo e il conferimento presso impianti afferenti al Consorzio Comieco (uno dei consorzi di filiera che fanno capo al CONAI, il Consorzio Nazionale degli Imballaggi) che riconosce al Comune un corrispettivo per ciascuna tonnellata recapitata. Negli ultimi anni le condizioni di mercato della carta riciclata (ma anche di altre frazioni), per via di dinamiche internazionali che coinvolgono i principali acquirenti di questi materiali, hanno subito forti flessioni, spingendo molte Amministrazioni a prediligere le condizioni offerte dal CONAI, forse più modeste nelle fasi in cui il mercato “tira”, ma che rappresentano un porto sicuro in periodi di difficoltà come questo. 
Anche il Comune di Lodi, tramite Linea Gestioni, ha aderito a Comieco e conferisce agli impianti ad esso collegati la propria carta. Il corrispettivo tuttavia non viene concesso in modo sistematico, ma solamente a condizione che la frazione conferita mantenga un determinato livello di “purezza”, ossia se non è mista a una quantità eccessiva di altri materiali. 
Ecco dunque spiegato il motivo per il quale è necessario rinunciare ai sacchetti di plastica: avrebbero rischiato di farci perdere la possibilità di ottenere un guadagno dalla “nostra” carta, che poi il Comune impiega per ridurre il costo complessivo del servizio di igiene urbana. Nell’anno 2019, per esempio, la somma dei ricavi derivanti dalla valorizzazione delle diverse frazioni ha consentito di “scontare” di circa 385.000 euro le bollette TARI. 
Se da un lato è quindi necessario, per le motivazioni che ho espresso, adottare nuove disposizioni in materia di conferimento, appare altrettanto ragionevole fornire un supporto ai cittadini che hanno più difficoltà a reperire contenitori in carta idonei al mutato sistema di esposizione. Per questo motivo, nei prossimi giorni, insieme a Linea Gestioni, forniremo indicazioni sulle modalità di ritiro dei nuovi contenitori/bidoni carrellati bianchi per il conferimento della carta che saranno messi a disposizione sia delle utenze singole sia di quelle aggregate. 

Lodi, 8 gennaio 2020


Ultima Modifica: 25/05/2022