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"Il potere dei senza potere - Interrogatorio a distanza con Vàclav Havel"

locandina dell'iniziativa

Mostra all'Ex chiesa dell'Angelo

Venerdì 6 Dicembre, alle ore 18.30, presso l'Ex chiesa dell'Angelo viene inaugurata la mostra “Il potere dei senza potere – Interrogatorio a distanza con Vàclav Havel”, promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione con Václav Havel Library  Foundation (Praga), Fondazione Polo del ’900 (Torino), Centro Ceco (Milano), DRFG Foundation (Brno), Consolato generale della Repubblica Ceca (Milano). Con il patrocinio della Camera dei Deputati. A cura di Ubaldo Casotto e Francesco Magni.

La mostra – composta da 35 pannelli – prende spunto dal volume Il potere dei senza potere pubblicato in Italia 40 anni fa e dall’elezione dello stesso Havel alla presidenza della Federazione Cecoslovacca, avvenuta nel 1989. A distanza di molti anni dalla pubblicazione del libro “Il potere dei senza potere”, l’attualità del tema trattato da Václav Havel, pur nelle mutate circostanze storiche, è evidente: il ruolo politico della verità, il protagonismo della società e la forza di cambiamento della vita nella verità. All’ideologia, per sconfiggerla, non si oppone un’altra ideologia, ma una vita che ha il coraggio delle sue ragioni, inevitabilmente “politiche”.

La mostra si sviluppa come una lunga intervista al leader politico: le domande sono formulate oggi, le risposte tratte liberamente dai suoi libri, per scoprire, attraverso la sua vita, le parole, il pensiero e le inquietudini che cosa può segnare davvero la vita di un popolo.
Testimonianze e contributi di giovani che leggono Havel oggi per la prima volta, e di personalità che lo hanno conosciuto metteranno in relazione le sue parole con la contemporaneità. 

La ricchezza del suo pensiero e la forza della sua testimonianza sono di una sorprendente attualità. Leggendo Havel, rivedendolo in video “storici”, nel senso che hanno fatto la storia, ognuno potrà paragonare le urgenze dell’oggi con il suo messaggio: tutto ricomincia dall’io.

Orari della mostra
da lunedì a venerdì: mattino su prenotazione - lunedì pomeriggio chiuso
da martedì a venerdì: 16.00 - 19.00
sabato e domenica: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00 (apertura anticipata alle pore 9.00 in caso di prenotazione da parte delle scuole)

Possibilità di visite guidate il Sabato e la Domenica: Tel. 0371.409410 - 0371.409384 / cultura@comune.lodi.it

Inaugurazione Venerdì 6 Dicembre, Ex chiesa dell'Angelo alle ore 18.30


 

Presentazione del libro "Vàclav Havel - Una rivoluzione esistenziale"

copertina del libro con immagine di Havel

di Stefano Bruno Galli

Martedì 10 Dicembre, alle ore 21.00 in Sala Granata

Stefano Bruno Galli (Bollate, 1966) è professore di Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche nell’Università degli Studi di Milano; ha insegnato anche all’Università degli Studi dell’Insubria -
polo di Como, all’Università “Luigi Bocconi” di Milano, all’Università degli Studi di Siena - polo di Arezzo. Studioso di autonomia e regionalismo, federalismo e costituzionalismo, collabora con diversi quotidiani e periodici e dal 2018 è assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia.

Václav Havel (1936 - 2011), poeta, drammaturgo, filosofo, dissidente, politico, è stato uno dei grandi personaggi che hanno segnato in profondità la storia del Novecento europeo. Protagonista di una parabola esistenziale che neppure lui – drammaturgo dell’assurdo – avrebbe mai pensato di scrivere: incarcerato dal governo cecoslovacco come dissidente sino a pochi mesi prima della Rivoluzione di velluto del 1989, divenne poco dopo il presidente della repubblica del suo paese. In questo libro, arricchito dalla prefazione di Michael Žantovský – già membro della segreteria politica della presidenza della Repubblica Ceca e amico intimo di Havel – Stefano Bruno Galli ripercorre la vicenda biografica e intellettuale di Václav Havel, segnata da grandi dissidi politici e altissimi risultati culturali: una figura che per intransigenza e coraggio è stata punto di svolta non solo nelle vicende del suo paese, ma per l’Europa tutta.

(27/11/2019)